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Cronaca

Amministrative in 4 comuni della provincia, due sindaci riconfermati e due nuovi eletti

Riconfermati Scandurra ad Aci Castello e Russo a Zafferana Etnea, mentre a Motta Sant’ Anastasia è stato eletto Antonio Bellia e Nino Caruso a Ragalna

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Due riconferme e due nuovi sindaci. Questo in sintesi il bilancio dello scrutinio delle ammnistrative 2024, con i cittadini di 4 comuni della provincia etnea chiamati ad eleggere sindaco e  a rinnovare  i consigli comunali

A Ragalna, dove ha votato il 74,94% degli aventi diritto(3.633),  il nuovo sindaco è Nino Caruso che ha ottenuto 1579 voti pari al 59,54% dei votanti; ha superato l’altro candidato Lucia Saladdino, vice sindaco uscente, alla quale sono andati 1079 preferenze pari  al 40,46%. Con molta probabilità il neo sindaco si dovrebbe insediare nella giornata di domani e che dovrebbe procedere alla nomina di Emanuele Motta come assessore e vicesindaco nonche di Enzo Messina e Maria Rita Vitaliti.  “Felice per l’esito delle votazioni ringrazio i ragalnesi per la fiducia accordatemi a me e alla mia squadra. Siamo già a lavoro per dare risposte alla città” . Lucia Saladdino, invece, ha evidenziato di aver dato il massimo ed è “per questo che sono fiera del lavoro svolto, sia da me che dai miei 12 candidati, una squadra unita, esempi di onestà e lealtà. Ribadisco e rinnovo le mie congratulazioni al neo sindaco Nino Caruso e alla sua squadra, augurando a tutti buon lavoro per i prossimi 5 anni”.

Nino Caruso 

 

A Motta Sant’Anastasia, dove ha votato il 67,12% degli aventi diritto (10.115), è Antonio Bellia il nuovo sindaco; vice sindaco uscente della giunta guidata dall’attuale deputato nazionale della Lega Anastasia Carrà, Bellia ha avuto la meglio sugli altri due sfidanti : Nino Gulisano che ha ottenuto 2344 pari al 35,19 %  e Daniele Capuana  al quale sono andati 1624 voti  pari al 24,38%. Bellia ha nominato come assessori Anastasio Carràò , attuale deputato e sindaco uscente, Carmen Zappalà, avvocato e Sandro Distefano medico. “Devo ringraziare la Lega, che mi ha dato fiducia, Matteo Salvini, Anastasio Carrà, Giuseppe Zitelli, l’assessore regionale Andrea Messina, la mia amica Valeria Sudano, Luca Sammartino e Giuseppe Castiglione- ha detto Bellia- Oggi Motta non è un piccolo Comune della provincia di Catania, oggi Motta Sant’Anastasia arriva a Roma”. Daniele Capuana amareggiato ha scritto “Abbiamo dato tutto. Ed è stato bello mettersi al servizio di Motta Sant’Anastasia Bellissimo avere conosciuto persone meravigliose.  Mi congratulo con il nuovo sindaco: che possa essere quello di cui Motta ha di bisogno”  Da parte sua Nino Gulisano, l’altro sfidante sconfitto ha ringraziato amici e  elettori per il supporto durante le amministrative. “Comprendo la delusione di chi avrebbe voluto vedermi secondo.  Un ringraziamento speciale va a tutti i membri della nostra squadra e ai volontari che hanno lavorato instancabilmente durante tutta la campagna”.

Antonio Bellia

Ad Aci Castello, dove è andato al voto il 62,22% degli aventi diritto (16.116),  Carmelo Scandurra è stato riconfermato sindaco della città castellese. Il primo cittadino ha ottenuto 6.246 voti, pari al 64,3%. Scandurra ha avuto la meglio sugli altri due sfidanti: ossia Alberto Angelo Bonaccorso con 1741 voti, pari al 17,91% e a Filippo Maria Drago al quale sono andate 1732 preferenze pari al 17,82%. “La fiducia che avete deciso di accordarmi nuovamente è per me sprone a fare sempre meglio e sempre di più. Ogni singolo voto ricevuto ha il valore di un contratto da adempiere con perseveranza, lungimiranza, competenza e passione. Unico obiettivo: rendere la nostra meravigliosa Aci Castello sempre più bella e vivibile, con una amministrazione che sia sempre più efficiente, attenta, puntuale” ha detto Scandurra il quale aveva designato come assessori Salvatore Tosto (vice sindaco), Antonino Maugeri, Salvatore Bonaccorso e Salvatore Danubio.

Carmelo Scandurra

A Zafferana Etnea, dove ha votato 65,68% degli aventi diritto (8.406), è stati riconfermato alla guida della città Salvatore Russo che ha ottenuto 2897 preferenza, pari al 54,70%. Niente da fare per lo sfidante Alfio Vincenzo Russo votato da 2399 persone pari al 45,60%.

Salvatore Russo

 

Cronaca

Paternò, aggressione 15enni: Arrestato tunisino senza permesso di soggiorno

Nella notte, ignoti, hanno danneggiato un furgone alla tendopoli di Ciappe Bianche.Le reazioni delle istituzioni e dei cittadini

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Emergono nuovi inquietanti sviluppi sul caso delle aggressioni avvenute ieri pomeriggio a Paternò. L’uomo responsabile dei fatti è un giovane di 20 anni, di origine tunisina e irregolare sul territorio italiano. Dopo l’arresto, nella notte è stato danneggiato un furgone parcheggiato nei pressi della tendopoli di Ciappe Bianche, dove si ritiene fossero presenti persone legate all’aggressore. L’episodio ha acceso ulteriormente il clima di tensione nella città etnea, già profondamente scossa dai fatti accaduti.

La ricostruzione: un pomeriggio da incubo per alcune minorenni

Il pomeriggio di ieri, 16 maggio, si è trasformato in un incubo per diverse adolescenti. Tre gruppi distinti di ragazze, tutte quindicenni, sono stati presi di mira da un uomo che le ha seguite per strada, ha rivolto loro attenzioni non richieste e in alcuni casi è arrivato a baciarle con la forza.

Uno degli episodi è avvenuto in via G.B. Nicolosi, dove due atlete della Paternò Volley sono state aggredite senza che nessuno intervenisse. Le ragazze si sono rifugiate in un negozio, soccorse soltanto dal titolare. In un altro caso, una ragazza è stata colpita al volto.

La notizia delle aggressioni si è rapidamente diffusa, scatenando una reazione rabbiosa da parte di alcuni cittadini, culminata in una spedizione punitiva. Il giovane è stato rintracciato poco dopo, malmenato da una folla inferocita e infine bloccato dai carabinieri. Nella concitazione, uno dei militari è stato colpito con violenza all’addome mentre cercava di riportare la calma. Entrambi – l’aggressore e il carabiniere ferito – sono stati trasportati in ospedale.

Il ventenne tunisino è stato poi condotto in carcere con l’accusa di violenza sessuale. L’aggressione al mezzo nei pressi della tendopoli solleva ora timori di ulteriori episodi di ritorsione e tensioni sociali.

Le reazioni istituzionali e civili

La gravità dell’episodio ha suscitato una valanga di reazioni da parte del mondo politico e della società civile. Se da un lato si esprime solidarietà alle vittime e alle forze dell’ordine, dall’altro emerge con forza la richiesta di maggiore sicurezza, controllo del territorio e una riflessione più ampia sulle condizioni sociali della città.

Il deputato Ciancitto ha parlato di “fatto gravissimo” e ha lanciato un appello alla fermezza:

“Non possiamo limitarci alla sola indignazione. Serve una risposta concreta. Chiediamo tolleranza zero verso chi delinque, a prescindere dalla sua origine, e un maggiore presidio del territorio. L’Italia è terra accogliente, ma chi arriva deve rispettare le regole. Basta con il buonismo cieco che mette a rischio le nostre comunità”.

Il sindaco Nino Naso, profondamente scosso, ha espresso la posizione dell’amministrazione comunale:

“Condanniamo ogni forma di violenza, da chiunque provenga. Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro impegno, a cui offriamo piena collaborazione. Siamo vicini ai carabinieri feriti nell’esercizio del loro dovere”.

L’associazione APAS Paternò ha invitato alla calma e alla responsabilità, condannando qualsiasi rigurgito xenofobo:

“Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto. Esprimiamo solidarietà alle ragazze e alle loro famiglie. Invitiamo tutti a evitare qualsiasi forma di rancore e razzismo. Viviamo in uno Stato di diritto”.

L’associazione Andiamo Avanti ha invece espresso preoccupazione per un clima di crescente insicurezza:

Quanto accaduto è la goccia che fa traboccare il vaso. La situazione dell’ordine pubblico in città è da tempo rovente. Non si tratta di intolleranza verso gli stranieri, ma è giunto il momento di regolamentare la loro presenza. Chiediamo la convocazione immediata del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico”.

Il circolo locale di Fratelli d’Italia ha duramente criticato l’assenza di sicurezza in città:

“È l’ennesima violenza da parte di un nordafricano. Chiediamo la presenza di un gruppo interforze e un controllo rafforzato. Paternò non è sicura e non possiamo più restare in silenzio. Ora servono fatti, non parole”.

Il Movimento 5 Stelle ha parlato di “degrado e abbandono” e chiesto l’intervento della Prefettura:

“Le molestie alle ragazze e le ferite ai carabinieri sono il sintomo di un problema più ampio. La città è lasciata a sé stessa, serve un presidio interforze e politiche concrete contro il disagio sociale. Invitiamo tutti a collaborare con le autorità e a evitare vendette personali”.

Il Circolo PD di Paternò ha denunciato un doppio allarme: da un lato le molestie, dall’altro la reazione violenta della folla.

“È inquietante che due ragazze vengano molestate in pieno centro e che i cittadini arrivino al linciaggio. La città è priva di governo, il centro storico è ormai un ghetto, la presenza degli immigrati è fuori controllo e la criminalità locale ne approfitta. Diciamo no sia al degrado che a chi si fa giustizia da sé. Serve il ritorno dello Stato”.

L’associazione Voce Paternò:

“Un simile gesto è vile, inaccettabile e penalmente rilevante, soprattutto se le vittime sono ragazze di appena 15 anni. Condanniamo senza alcuna ambiguità l’aggressore, a prescindere dalla sua nazionalità o condizione personale: la violenza sessuale è un crimine, sempre”

Clima teso e timori per nuove tensioni

Mentre le indagini proseguono e si attendono sviluppi giudiziari, a Paternò cresce la preoccupazione per una possibile escalation. L’aggressione al furgone durante la notte è un segnale allarmante che suggerisce la necessità di un intervento immediato da parte delle istituzioni, sia sul piano della sicurezza che su quello del dialogo sociale. Il rischio è che l’episodio degeneri in una spirale di odio e intolleranza difficile da controllare.

Sui social, intanto, incontenibile lo stato d’animo dei cittadini che da ieri, commentano senza mezzi termini quanto accaduto. Un episodio che, inevitabilmente, porta a riflettere su quanto sia oramai difficile vivere sicuri e senza paura di attraversare le vie della città.

“Sindaco, fai qualcosa, il centro storico è diventato il posto più pericoloso e brutto di Paternò”

“Signor sindaco chiediamo più sicurezza per il nostro paese è inaccettabile che una mamma deve avere paura a fare uscire i propri figli per una passeggiata perché in tutte le vie si trovano extra comunitari ubriachi oppure ancora peggio drogati. Io non sono razzista ma credo che adesso si sia superato il limite l’altra sera ai quattro canti c’era un gruppetto di loro che litigavano con le bottiglie di vetro ed erano tutti lavati di sangue. Chiediamo più sicurezza”

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Cronaca

Catania, controllate nel quartiere San Berillo attività commerciali

Tre accertamenti sono stati eseguiti in 3 centri scommesse, nove gli esercizi commerciali, tra bar, chioschi e pub, controllati tra piazza Bellini, piazza Carlo Alberto, via Gemmellaro e piazza Sciuti.

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Poliziotti in campo nel quartiere San Berillo per un controllo straordinario del territorio finalizzato a prevenire fenomeni di illegalità diffusa, come disposto dal Questore Giuseppe Bellassai.

Gli agenti del Commissariato “Centrale” hanno passato in rassegna lo storico quartiere del centro catanese, insieme ai poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine e alla Polizia Locale.

Tre accertamenti sono stati eseguiti in 3 centri scommesse dove sono stati identificati alcuni avventori, alcuni con precedenti. Nove, invece, gli esercizi commerciali, tra bar, chioschi e pub, controllati tra piazza Bellini, piazza Carlo Alberto, via Gemmellaro e piazza Sciuti, luoghi particolarmente frequentati dai più giovani.

In quattro esercizi sono state rilevate alcune irregolarità per occupazione di suolo pubblico, come rilevato dalla Polizia Locale che ha contestato sanzioni per 1500 euro.

Durante un controllo in piazza Sciuti, sono stati fermati 2 giovani minorenni, a bordo di uno scooter 125 che andavano a velocità sostenuta nella stessa piazza, uno di essi sprovvisto di casco.

Il conducente stava circolando privo di patente poiché mai conseguita, senza assicurazione per la responsabilità civile e in sella ad uno scooter già sottoposto a sequestro.

I due sono stati accompagnati in Commissariato per le relative sanzioni per complessivi 6.300 euro e per il riaffidamento ai genitori.

Tra piazza della Repubblica e Corso Martiri della Libertà sono stati eseguiti alcuni posti di controllo che hanno portato all’identificazione di 168 persone, di cui una quarantina con precedenti, e agli accertamenti su 58 veicoli, sanzionando ancora una volta automobilisti indisciplinati, scoperti alla guida senza assicurazione del mezzo, senza revisione periodica, senza patente e con altre carenze documentali. In questo caso, sono scattate sanzioni per 8 mila euro.

 

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