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Cronaca

Belpasso, denunciati due cugini 20enni per detenzione e spaccio

Recuperati 10 grammi di marijuana già tritata, oltre a 5 dosi della medesima sostanza e una dose di cocaina. Inoltre uno dei due giovani trovato con oltre 1.440 euro in contanti

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Denunciati dai carabinieri del comando stazione di Belpasso due giovani ventenni, cugini tra loro: uno residente a Belpasso e l’altro a Biancavilla. Sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre il solo giovane biancavillese è stato denunciato anche per possesso ingiustificato di valori.

In particolare, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, una pattuglia dei carabinieri stava transitando lungo via I Retta Levante, quando ha notato un’auto parcheggiata ai margini della carreggiata con due giovani a bordo.

L’attenzione dei militari è stata attirata dal comportamento dei due ragazzi che, alla vista dei carabinieri, hanno assunto un atteggiamento chiaramente sospetto, cercando istintivamente di coprirsi il volto, nel probabile tentativo di evitare di essere riconosciuti.

Un atteggiamento che ha insospettito i militari dell’Arma, i quali hanno deciso di intervenire per approfondire il tutto. I due giovani sono stati fatti scendere dal veicolo e sottoposti a un accurato controllo.

I carabinieri hanno recuperato una bustina di plastica contenente oltre 10 grammi di marijuana già tritata, oltre a 5 dosi della medesima sostanza e una dose di cocaina, tutte confezionate e, verosimilmente, destinate alla vendita al dettaglio.

A rafforzare ulteriormente l’ipotesi di una probabile attività di spaccio, è stato anche il ritrovamento, nella disponibilità di uno dei due giovani, della cospicua somma di oltre 1.440 euro in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio, della cui provenienza e giustificazione il ragazzo non ha saputo fornire alcuna spiegazione.

 

Cronaca

Paternò, vasto incendio nella zona di Pietralunga, rogo spento in serata

Non è stato possibile accertare le cause del rogo. Sempre a Paternò nella prima mattinata di oggi si è registrato un altro incendio nei pressi di contrada San Marco

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Pomeriggio di fuoco a Paternò nei pressi di contrada Pietralunga. In fiamme una vasta area caratterizzata da terreno incolto. L’allarme è scattato poco prima delle 13.30. Sul posto per domare le fiamme i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò nonché personale della protezione.

Il rogo si è esteso anche verso impervie. Necessario l’intervento di un mezzo aereo della forestale L’elicottero ha effettuato diversi lanci per spegnere l’incendio.

Fuoco aggredito quindi sia da terra che dall’alt. L’intervento dei pompieri e del personale della forestale ha permesso anche di evitare che le fiamme si estendessero ad una vicina masseria. Solo poco prima delle ore 19 le fiamme sono state spente. Non è stato possibile accertare le cause del rogo.

Sempre a Paternò nella prima mattinata di oggi si è registrato un altro incendio nei pressi di contrada San Marco.

 

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Cronaca

Catania, molestata in Metropolitana in pieno giorno: la denuncia di Donatella

“Era un giovane, visibilmente eccitato. L’ho allontanato e lui è fuggito”.L’aggressione è avvenuta in Metro, ai danni di una giornalista catanese

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foto Facebook

È ancora scossa Donatella, una giornalista catanese, che nel pomeriggio di ieri ha vissuto un’esperienza traumatica mentre usciva dalla fermata Galatea della metropolitana. Erano circa le 16:45 quando ha percepito una presenza alle sue spalle: un uomo la stava seguendo.“Nel primo momento ho pensato volesse la mia borsa”, racconta. “Non ho subito realizzato cosa stesse accadendo. Poi, quando mi sono girata, l’ho visto avvicinarsi con insistenza. Era un giovane, visibilmente eccitato. L’ho allontanato e lui è fuggito”.Un episodio che, ancora una volta, mette in luce il problema della sicurezza negli spazi pubblici, anche nelle ore diurne e nei luoghi frequentati. La molestia si è consumata in una zona centrale della città, davanti ad altri passeggeri, ma nonostante ciò l’aggressore è riuscito a dileguarsi.

Quella di Donatella non è un caso isolato. La sua testimonianza si aggiunge alle tante che emergono quotidianamente in Italia e nel mondo. Molestie, aggressioni e minacce a sfondo sessuale continuano a colpire soprattutto le donne, anche in contesti che dovrebbero garantire tranquillità e protezione.

Il mio schiaffo è stato troppo poco sei scappato tra le mie urla e quelle della gente che ha assistito alla scena. E facciamolo un video in tutte le lingue e diciamo che la Metropolitana a Catania è pericolosa come in tutte le città del mondo, del resto. Sono sconvolta, disgustata, senza fiato. Si può vivere avendo la paura di essere nata donna? Dove eri appostato fango d’uomo, non eri nel vagone con me. Da dove sei spuntato fuori gia’ pronto per l’uso? In mezzo a tante donne una vera e propria mina vagante pronta a fare danno ad uccidere anima e ragione.” 

Le parole della vittima sono un grido d’allarme e un invito alla responsabilità collettiva: delle istituzioni, dei gestori dei trasporti pubblici, dei cittadini stessi. “Bisogna parlare di queste cose. Denunciare. Pretendere rispetto e protezione”, conclude Donatella.

La sua voce si unisce a quella di molte altre donne che ogni giorno lottano contro un sistema ancora troppo spesso indifferente al tema della violenza di genere. Un sistema che va cambiato, con decisione e urgenza.

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