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Chiesa

Belpasso, il Sacro Corpo di Santa Lucia in città

Ad accoglierlo migliaia di fedeli, a mezzanotte è stata celebrata la Santa Messa. Mentre questa mattina saranno celebrate messe alle 08:30 e alle 11:00.

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Sono ore di festa e di preghiere quelle che stanno vivendo in questo momento migliaia di fedeli e devoti di Belpasso per la presenza del Sacro Corpo di Santa Lucia giunto ieri pomeriggio intorno alle 14.30 da Carlertini; il Sacro Corpo della Santa si trova attualmente all’interno della Chiesa Madre; quest’ultima rimasta aperta per l’intera notte ha visto la presenza di tantissimi fedeli

A mezzanotte è stata celebrata la Santa Messa. Mentre questa mattina saranno celebrate messe alle 08:30 e alle 11:00. Il sindaco Carlo Caputo nel suo discorso ha sottolineato il fatto che la “visita del sacro corpo è un segno di speranza. Molti di noi non avranno forse mai la possibilità di partecipare a un evento simile, e per questo la nostra gratitudine è immensa. Riceviamo un dono e ci leghiamo a un dovere: quello di custodire e tramandare alle generazioni future il messaggio di Santa Lucia. Che questa giornata rimanga impressa nella nostra memoria, come segno di un cammino che prosegue con fede e speranza”

Ieri il Sacro Corpo di Santa Lucia, scortato dalle forze dell’ordine, è arrivato in via XII Traversa con migliaia di fedeli ad attenderlo alla presenza del primo cittadino Carlo Caputo nonche dei sindaci del territorio, deputazione nazionale e regionale, Mons. Luigi Renna arcivescovo di Catania, quello emerito dell’Arcidiocesi etnea Salvatore Gristina, il Vescovo di Siracusa Francesco Lomanto, Mons. Giovanni Lanzafame nonche il clero locale. A tirare il fercolo, dopo che l’urna contenente il Corpo è stato adagiato su di esso, tantissimi fedeli e devoti . Corteo preceduto da decina di ragazze con indosso l’abito verde rosso raffiguranti Santa Lucia. Il corpo di Santa Lucia è stato portato in processione fino in piazza Umberto. L’urna è stata portata a braccio sul sagrato della chiesa Madre per dare inizio al solenne pontificale presieduto da Mons. Luigi Renna.

Presenti per l’occasione il prefetto Maria Carmela Librizzi e i vertici delle forze dell’ordine della provincia di Catania con in testa il questore Giuseppe Bellassai A conclusione della celebrazione il “Sacro Corpo” è entrato in chiesa Madre; nel tardo pomeriggio è iniziata la veglia di preghiera animata dai giovani dell’Azione Cattolica e dagli Scout di Belpasso con la presenza di Mons. Luigi Renna.

“E’ una giornata storica per la città di Belpasso e per la nostra Arcidiocesi -ha detto Mons.Renna- I Martiri sono testimonia di speranza perche sono andati incontro alla morte con una grande fiducia in DIO con la certezza di trovare il Signore che li avrebbe accolti. Soni per noi un motivo di grande speranza sono esempi per noi e ci danno la giusta guida, ci indicano la strada da percorrere”.

Soddisfatti e pieni di emozioni don Nunzio Mauro Chirieleison, parroco Chiesa Madre Collegiata Maria SS. Immacolata di Belpasso e Orazio Leotta, Presidente Vicario Comitato Cittadino Festa Santa Lucia

 

Alle 14:00 è in programma la chiusura dei varchi di accesso e, alle 15:00, Santa Lucia inizierà il suo viaggio verso la Cattedrale di Catania dove arriverà in serata. Gli eventi hanno avuto il patrocinio del Comune di Belpasso e dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

Chiesa

Belpasso, dopo 120 anni risuona lo storico organo “Laudani-Giudici”

L’inaugurazione venerdì 4 Luglio nella chiesa S. Antonio Abate alla presenza dell’arcivescovo Renna. Strumento restaurato con fondi di Cei e Regione

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Venerdì 4 luglio alle ore 19, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, sarà inaugurato lo storico organo a canne “Laudani‑Giudici”, dopo il recente restauro. Costruito nel 1904‑1905 ad opera dell’importante bottega siciliana guidata da Alfio Laudani e Giovanni Giudici, venne realizzato per sostituire l’organo distrutto dal ciclone del 1902.
Il progetto di restauro è stato reso possibile grazie a finanziamenti congiunti della Cei (Conferenza episcopale italiana) attraverso i fondi dell’8×1000 della CEI e della Regione Siciliana. Fondamentale l’opera della ditta organaria F.lli Cimino di Aragona (AG), che ha curato le operazioni di pulitura, accordatura, revisione della tastiera e sincronizzazione delle canne metalliche.
Durante la cerimonia, l’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Luigi Renna e il Capitolo dei Canonici della Collegiata presiederanno la benedizione dell’organo. A seguire, il concerto inaugurale, proposto dal maestro Diego Cannizzaro – organista titolare della Basilica Cattedrale di Cefalù e figura di spicco nel panorama degli organisti siciliani – sarà accompagnato dalla Schola Cantorum Aetnensis e dalla Corale Canticum Vitae. “Lo strumento non è solo un ‘gioiello’ liturgico – commenta il parroco, padre Francesco Abate – ma un simbolo della vita storica e artistica di questa comunità e dell’intera città di Belpasso. La sua ritrovata presenza, dopo il restauro, restituisce un importante elemento di continuità con il passato e una nuova risorsa per la promozione culturale e spirituale attraverso il linguaggio della musica, con cui si esprime preghiera e bellezza”.

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Chiesa

Catania, Festa di Sant’Agata, protocollo d’intesa per candidarla a bene “Unesco”

A sottoscriverlo il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore Francesco Priolo e il presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, Carmelo Grasso.

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Conferire alla Festa di Sant’Agata un valore universale, rafforzare nella collettività la consapevolezza del suo significato religioso, storico, sociale e identitario, promuovere la tutela e la salvaguardia e accrescere la visibilità internazionale dell’evento. Sono questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato a Catania, nel Palazzo degli Elefanti, per l’avvio del percorso che porterà alla candidatura della “Festa di Sant’Agata” alla Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Alla firma del documento, nella sala giunta del Comune, hanno preso parte i vertici delle quattro istituzioni cittadine coinvolte nel progetto: il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo e il presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata, Carmelo Grasso.

Il sindaco Trantino ha sottolineato l’importanza del percorso che si sta avviando: “Sarà il Ministero della Cultura prima, e poi l’Unesco, a stabilire se abbiamo diritto a questo riconoscimento. Ma la proposta è già di per sé fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio, non solo dal punto di vista religioso, storico e culturale, ma anche per far comprendere quanto Sant’Agata debba essere un fattore di unione e coesione sociale in una città che ha vissuto troppo a lungo in uno stato di frammentazione. I cittadini sanno che Sant’Agata è la nostra patrona, ma spesso vivono la devozione soltanto in occasione delle date tradizionali – il 3, 4, 5 febbraio e il 17 agosto. Questo riconoscimento darebbe un ulteriore impulso a percepirla come presenza costante e significativa nella vita culturale e sociale della città, stimolando un senso di appartenenza che duri tutto l’anno.”

A fare eco al sindaco è stato l’arcivescovo Luigi Renna, che ha evidenziato il prestigio internazionale della candidatura: “È un grande onore pensare che la festa di Sant’Agata possa essere proposta come Patrimonio dell’Umanità. Sarebbe un riconoscimento internazionale che la pone tra le celebrazioni religiose più importanti del mondo – dopo solo una festa in Perù e la Semana Santa di Siviglia”.

Anche il mondo accademico ha dato pieno supporto all’iniziativa. Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha sottolineato la valenza culturale e scientifica della Festa: “Per l’Università è un onore sostenere questa proposta di candidatura. Sant’Agata non è solo un evento di fede, ma un momento di forte identità collettiva e coesione sociale, che unisce generazioni e comunità. Le ricerche dei nostri studiosi dimostrano come la festa sia un complesso intreccio di saperi, simboli, pratiche, gesti, musiche e narrazioni. Un oggetto di studio privilegiato per l’interdisciplinarità, che mette in relazione fede, spazio urbano, economia e cultura materiale”.

Ha partecipato all’incontro anche il professor Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra Unesco in Patrimonio culturale immateriale e Diritto comparato dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, che è intervenuto in collegamento da remoto: “Sostengo con grande entusiasmo questo percorso, anche con ottimismo, avendo seguito molte candidature Unesco. Ottenere il riconoscimento sarebbe un passo importante per la visibilità internazionale della Festa, ma ciò che conta di più è il processo di partecipazione e condivisione che si attiverà. Questo è l’aspetto più prezioso: rendere la comunità più consapevole del valore culturale, sociale e identitario della Festa.”

Il documento siglato fa riferimento anche al contesto culturale e territoriale unico della Festa di Sant’Agata. La Sicilia, infatti, può vantare già sette Patrimoni materiali Unesco, quattro immateriali e due Geoparchi. Il culto agatino e la sua celebrazione si inseriscono in modo naturale e coerente in questo quadro, legandosi strettamente a due patrimoni già riconosciuti: le “Città Tardo Barocche del Val di Noto” e l’“Etna”, entrambi scenari storici e geografici in cui si svolgono molti degli eventi legati alla Santa.

Il protocollo d’intesa prevede infine l’istituzione di un Comitato promotore, che avrà il compito di coordinare e dirigere tutte le attività connesse alla candidatura. Il Comitato sarà composto da rappresentanti del mondo istituzionale, religioso, accademico e sociale, e lavorerà alla redazione della proposta da presentare al Governo, che dovrà selezionare una sola candidatura italiana da sottoporre all’Unesco per ciascun anno.

 

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