Connect with us

In Primo Piano

Belpasso: il sindaco Carlo Caputo sulla riapertura del teatro comunale Nino Martoglio

46 mila euro per gli interventi di ripristino di un teatro che, con la riapertura, viene riconsegnato alla comunità belpassese.

Pubblicato

il

Dopo mesi di attesa è finalmente giunto il momento della riapertura dello storico teatro Nino Martoglio, momento tanto atteso dalla comunità belpassese.

Ieri sera, alla presenza di un folto e compiaciuto pubblico, l’inaugurazione con lo spettacolo “La Sicilia da raccontare… e da cantare”, una passeggiata artistica, tra musica e testi, che ha raccontato la nostra isola.
A condurre la serata il noto presentatore catanese Ruggero Sardo con la presenza di Gino Astorina, Luca Madonia e i Bellamorèa.

Avevamo assunto un impegno e l’obiettivo è stato centrato. Non è stato semplice ma, come ho ribadito più volte, il nostro teatro è una priorità. Dopo mesi d’attesa, infatti, è stato ripristinato e potenziato l’impianto di fornitura elettrica dello storico teatro, permettendo d’avere un sistema di climatizzazione completamente funzionante. L’impegno della spesa è stato di oltre 46 mila euro. Insieme all’assessore agli eventi Condorelli, abbiamo fortemente voluto riaprire in grande il nostro teatro Nino Martoglio”.-ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco di Belpasso Carlo Caputo. “Pochi i comuni ad avere un teatro attivo, noi abbiamo questa fortuna e quindi il dovere di mantenerlo”.- ha concluso il sindaco Caputo nel giorno dell’inaugurazione.

Parole di soddisfazione per l’obiettivo raggiunto sono arrivate anche dall’on. Zitelli: La riapertura del Teatro Comunale “Nino Martoglio” rappresenta, per la comunità di Belpasso, un evento di primaria importanza, che racconta la vivacità intellettuale del nostro territorio e apre le porte a nuovi scenari di sviluppo per un settore, quello dello spettacolo, che può contribuire in modo determinante a far crescere l’economia locale.
Credo che tutta la Sicilia, e non solo Belpasso, possa essere fiera di assistere alla rinascita di un’istituzione culturale dedicata a un nostro illustre concittadino, fine regista, sceneggiatore, scrittore e poeta, vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo.
Sono stato particolarmente felice di partecipare alla cerimonia di riapertura e ringrazio il sindaco Carlo Caputo per avere tenuto fede a un impegno preso con i belpassesi e l’assessore Massimo Condorelli per l’organizzazione della serata!”

In Primo Piano

Bronte: Carabinieri e NAS in azione per la Sagra del Pistacchio

Controlli e ispezioni tra stand e punti gastronomici per assicurare la salute dei numerosi visitatori

Pubblicato

il

Tempo d’autunno, tempo di sagre e a Bronte, negli scorsi fine settimana di ottobre, si sono tenuti eventi che mettono al centro l’oro verde del territorio: il pistacchio.

La Sagra del pistacchio, che si è svolta proprio a Bronte nei primi due fine settimana di ottobre e che ha attirato un notevole numero di visitatori  per la presenza di numerosi stand gastronomici e per il coinvolgimento dei numerosi bar e ristoranti attivi nella zona, ha anche allertato i militari dell’Arma territoriale e gli agenti del NAS che hanno intensificato i controlli allo scopo di prevenire e reprimere l’illegalità diffusa e per tutelare la salute di cittadini e turisti.

A seguito degli stringenti controlli, effettuati proprio nel corso principale, i Carabinieri hanno ispezionato un bar, di proprietà di un 78enne residente a Maniace, che è risultato privo del manuale di autocontrollo HACCP. Il manuale, che si basa sulle linee guida stabilite dal particolare protocollo, è fondamentale per la prevenzione dei rischi alimentari, perché permette agli operatori del settore di non perdere di vista i punti critici che si possono riscontrare nei processi di lavorazione svolti all’interno delle attività commerciali. Tale mancanza, ha fatto scattare per il titolare una sanzione di 2.000 euro per “omessa predisposizione delle procedure di autocontrollo relative al sistema haccp”.

 

 

Continua a leggere

In Primo Piano

Paternò, revocata seduta consiliare dal presidente Tripoli a poche ore dall’inizio, polemiche

Una decisione presa dopo una nota del sindaco Naso, accompagnata da un parere legale, indirizzata al presidente dell’assise civica, in quanto si sarebbe trattata di una convocazione illegittima per violazione dell’Art. 43 comma 1 dello Statuto Comunale

Pubblicato

il

Colpo di scena a Paternò dove due ore prima dell’apertura della seduta del consiglio comunale aperto alla città è stato revocato in autotutela dal presidente dell’assise civica Marco Tripoli, il quale nei giorni scorsi, su richiesta di 8 consiglieri di Fratelli d’Italia (Alfio Virgolini, Salvatore Frisenna, Tuccio Paternò, Giovanni Piana, Ionella Catena, Salvo Tomasello, Maria Barbara Benfatto e Lorenzo Terranova) aveva fissato per oggi alle 19 la seduta consiliare. Punto all’ordine del giorno “tutelare e salvaguardia l’immagine della città”. Fratelli d’Italia avrebbe dovuto presentare nel corso della seduta la mozione di sfiducia verso il sindaco.

Anche se non proprio espressamente definita nel punto all’ordine del giorno la discussione in consiglio si sarebbe potuta incanalare, come ha evidenziato in una nota il legale al quale si era rivolto il sindaco Naso,  con molta probabilità, su di un “giudizio morale del sindaco”; ossia una vicenda legata alla situazione giudiziaria del sindaco Nino Naso indagato nell’inchiesta Athena per scambio di voto politico- mafioso e con il Tribunale del Riesame che ha deciso per l’applicazione degli arresti domiciliari; quest’ultimi al momento sospesi fino a quando non si esprimerà in modo definitivo.

Il presidente dell’assise civica Marco Tripoli, dopo averla convocata, la revoca in autotutela perché si sarebbe trattata  di una convocazione illegittima per violazione dell’articolo 43 comma 1 dello statuto comunale che prevede sedute consiliari segrete quando vengano trattati “argomenti che implichino apprezzamento o giudizi delle qualità morali di persone o esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali e delle capacita professionali di persone”.

Revoca comunque preceduta da una lettera del sindaco Naso indirizzata al presidente del consiglio, in cui il primo cittadino parla di una seduta consiliare per “celebrare un processo mediatico e di piazza” e di una richiesta di convocazione contenente “affermazioni gravissime e calunniose”, pronto comunque a ricorrere ad azioni legali. Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini ha, in primis, informato dell’accaduto i vertici provinciali e regionali del partito. Gli stessi consiglieri comunali del partito di Giorgia Meloni, assieme ad altri militari del partito nonche ad esponenti del Partito Democratico che erano stati invitati alla seduta, hanno messo in atto a partire dalle ore 19 una sorte di sit-in dinanzi al Palazzo Alessi sede del consiglio comunale.

Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Angelo Calenduccia: “Vergognoso bavaglio- dicono Fratelli d’Italia-Il presidente del consiglio Marco Tripoli si sottomette totalmente alle velate minacce del sindaco. Un presidente del consiglio che ricordiamo dovrebbe essere super partes e che è invece completamente piegato alle sue volontà. Prima convoca il consiglio comunale (convocato a questo punto in maniera imprudente) e poi ritorna sui propri passi dopo la nota del primo cittadino. A Paternó non si è mai raggiunto un livello così basso e negare anche la possibilità di un confronto democratico rappresenta una vera e propria vergogna che sarà rappresentata a tutti gli organi competenti. Ritorneremo presto in consiglio comunale per stanare chi ama davvero la nostra città da chi ancora la violenta nella maniera più misera possibile. Non sarà una gentile concessione quella di confrontarsi in consiglio comunale ne da parte del sindaco ne del presidente del consiglio che già dice che a breve lo riconvocherà ma sarà il diritto di tutti i consiglieri che rappresentano la voce del popolo, quel popolo che non vuole più questa amministrazione” si legge nella nota a firma di Angelo Calenduccia.

Pronta la replica dei componenti del coordinamento del Movimento per l’autonomia di Paternò che difendono l’operato del presidente Marco Tripoli : “ Nessuna minaccia dal sindaco né alcuna imprudenza hanno ispirato la condotta del Presidente del Consiglio Comunale che, con grande senso di responsabilità istituzionale, ha deciso di revocare il Consiglio previsto per oggi. Questo anche a seguito della nota del sindaco che, supportata da un parere legale piuttosto argomentato, ha indotto lo stesso Presidente del Consiglio a revocare il Consiglio Comunale per maggiori approfondimenti che vanno soprattutto a tutela di tutti i consiglieri. Nei prossimi giorni ci confronteremo con tutte le forze consiliari perché si pervenga ad una seduta appositamente dedicata ai temi che una parte politica ha posto all’ordine del giorno, definendo quelle che sono le modalità consentite dalle norme regolamentari del Consiglio Comunale”.  Sulla revoca della seduta c’è pa presa di posizione del PD:  “Assistiamo a situazioni davvero ridicoli – è il commento di Salvatore Leonardi, segretario del Circolo PD che questa sera era stato invitato alla seduta consiliare – Non siamo venuti qua stasera per denigrare qualcuno, ma solo per denunciare le problematiche in cui versa la città di Paternò, ossia una città che sta morendo. Non eravamo qua per parlare di vicende giudiziarie. Noi comunque continueremo a chiedere l’accesso agli atti da parte della Prefettura. Non riusciamo ancora a comprendere il perchè dopo sei mesi dal caso non sono state effettuate le ispezioni previste per legge”.

Continua a leggere

Trending