La Procura di Catania ha aperto una inchiesta su un presunto caso di malasanità che si sarebbe verificato all’interno dell’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale: una neonata è morta dopo due giorni al presidio ospedaliero del Cannizzaro di Catania, dove era stata trasferita dopo la nascita. La 36enne dello Sri Lanka che ha partorito la piccola è ricoverata in prognosi riservata al Cannizzaro. Indagini partite dopo che il padre della neonata ha presentato una denuncia ai carabinieri. A dare la notizia è l’emittente Rei Tv.
Le indagini sono coordinate dal sostituto Alessandra Russo, la quale ha disposto il sequestro della salma della piccola, della placenta e della cartella clinica. Attraverso l’autopsia e l’esame del liquido amniotico si potranno capire la presenza di alterazioni metaboliche che avrebbero provocato la morte della bambina.
L’uomo nella denuncia ha specificato che la donna avrebbe avuto una gravidanza senza problemi. Il parto cesareo fatto all’ospedale acese è stato deciso dai medici per il ritardo di circa 10 giorni oltre i nove mesi di gestazione. L’uomo ha specificato nella denuncia, che assieme alla consorte, dimessa il 18 gennaio dall’ospedale acese, si sono recati all’ospedale Cannizzaro, quello stesso giorno, per vedere la figlia che però è morto quella sera. Due giorni dopo, il 20 gennaio, la 36enne ha avvertito forti dolori e un improvviso aumento della temperatura corporea. Il marito della trentaseienne ha, inoltre riferito ai carabinieri, che l’ha accompagnata all’ospedale Cannizzaro dove gli sarebbe stato detto che la paziente aveva una forte infezione che sarebbe stata provocata dal parto. La donna è in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita.