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Belpasso, insulti e offese al sindaco Caputo per le scuole aperte

Allerta arancione e ondata di insulti al sindaco. Dal maltempo alla violenza verbale, quando le emergenze sono da ricercare altrove

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“Ma lei è normale?”, “Sei scandaloso!”, “Ti guardi allo specchio la mattina?”

Ecco solo alcuni dei commenti esplosivi comparsi sui social all’indirizzo del sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, dopo la decisione di mantenere aperte le scuole il 15 maggio, nonostante l’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione Civile, pubblicati, soprattutto da giovanissimi studenti.

La scelta dell’amministrazione ha scatenato una valanga di reazioni, molte delle quali espresse con toni fortemente polemici e, in alcuni casi, apertamente offensivi. Tra insulti, accuse e sfoghi emotivi, si è acceso un dibattito che ha travalicato i confini della critica costruttiva, degenerando in attacchi personali e messaggi al limite dell’odio verbale. Messaggi che hanno acceso una serie di botta e risposta e che hanno dato vita ad un vero e proprio scontro generazionale.

“Una volta l’allerta meteo la decideva la mamma, a scuola andavamo a piedi” ed ancora, “quando andavo a scuola io non esisteva l’allerta meteo ma certamente esisteva l’educazione”

Di fronte a questa ondata di commenti, non sono mancate le voci a favore del primo cittadino. Numerosi utenti hanno difeso la decisione del sindaco, criticando invece la violenza verbale e il modo in cui, troppo spesso, i social media diventano una piazza dove sfogare rabbia senza filtri. Alcuni commentatori hanno anche lanciato l’allarme sul comportamento dei più giovani, che in molti casi sono gli autori di messaggi poco rispettosi.

Il sindaco Caputo ha risposto con parole ferme ma misurate:

“Le decisioni si basano su criteri oggettivi: seguo i bollettini ufficiali e il piano di protezione comunale. Con l’allerta arancione, non è prevista la chiusura automatica delle scuole. Non cerco consensi facili, cerco di fare ciò che ritengo giusto.”

Ma il primo cittadino ha voluto anche rivolgere un messaggio ai genitori:

“Mi colpisce leggere certi commenti scritti da ragazzini. Non me la prendo con loro, ma con gli adulti che dovrebbero educarli. Invito le famiglie a controllare di più: sapere cosa scrivono i propri figli online è importante, soprattutto se hanno meno di 14 anni. Parlare con loro è un dovere, per evitare che normalizzino l’aggressività verbale.”

A chiusura, un commento apparso tra le risposte favorevoli ha riassunto il senso di disagio condiviso da molti:

“Il problema più preoccupante non è il maltempo, ma il linguaggio usato da certi ragazzi. Se questo è il futuro, c’è davvero da riflettere.”

“leggo i commenti di questi ragazzini e ho paura, ma non del mal tempo. Imparate l’educazione”

Cronaca

Bronte, un incendio provoca danni ingenti ad una villetta di via Messina

Non accertate le cause del rogo. Sul posto pompieri di Randazzo e quelli volontari di Maletto

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FOTO REPERTORIO

Incendio abitazione questa mattina a Bronte. In fiamme una villetta ubicata in via Messina. L’allarme è scatto poco prima delle 07.15. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo e quelli volontari di Maletto. Da Catania è arrivata anche un’altra autobotte dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Le operazioni di spegnimento sono state rese difficili dalla zona piuttosto impervia in cui era ubicato la villetta. Il rogo ha procurato gravi danni alla struttura, la quale al momento dello scoppio dell’incendio non era abitata. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Randazzo. Solo poco prima delle 14.30 le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate dai pompieri. Ingenti i danni subiti dall’immobile. Non è stato possibile accertare le cause dell’incendio.

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Cronaca

Catania, emergenza sicurezza in città, preoccupati i deputati Marano e Carrà

“La questione sicurezza in città sta assumendo contorni sempre più preoccupanti” ha detto la deputata regionale M5stelle Jose Marano, mentre il deputato nazionale leghista Anastasio Carrà ribadisce che “non si possono tollerare episodi compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge”

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“Spaccio, rapine, risse. Ora anche l’accoltellamento sul bus di un giovane che solo per miracolo non è finito in tragedia: la questione sicurezza a Catania sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono certa di interpretare il pensiero di tantissimi miei concittadini che oggi non si sentono più al sicuro nella loro città e che hanno espresso, anche attraverso ripetute segnalazioni alle istituzioni e alla stampa, tutta la loro preoccupazione e tutto il loro sdegno”.

A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e componente della commissione Antimafia all’ARS, intervenuta dopo l’ultimo fatto di sangue a Catania: un colombiano di 28 anni ha accoltellato mentre si trovava su un bus cittadino un 26enne catanese: quest’ultimo avrebbe invitato lo straniero ad abbassare la voce e non essere molesto con gli altri passeggeri. Il colombiano è stato arrestato.

“Non possiamo restare a guardare – prosegue Marano – mentre la nostra città sprofonda nel più totale degrado. I cittadini hanno il diritto di camminare per strada senza sentire che è a rischio la loro incolumità. Non possiamo abbassare la guardia rispetto a fenomeni odiosi di criminalità che hanno bisogno di una risposta decisa, a cominciare da un serio piano di investimenti nella sicurezza”. “Per non parlare – conclude – del danno di immagine che ne deriva. Turisti accolti da rifiuti, scippatori e posteggiatori abusivi: Catania oggi si presenta nella versione peggiore di sé stessa”.

C’è da registrare la presa di posizione anche del deputato nazionale della Lega Anastasio Carrà: “Il taser si è dimostrato un ottimo deterrente, permettendo di arrestare immediatamente un colombiano che a Catania ha accoltellato un passeggero a bordo di un bus, colpevole di avergli chiesto di abbassare la voce e non essere molesto con le altre persone sul mezzo pubblico.

Fermo restando che non possiamo più tollerare il dilagare di episodi simili compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge e dell’ordine pubblico, è evidente che il taser sia uno strumento indispensabile che tutte le forze di polizia dovrebbero avere in dotazione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro a tutela dei cittadini.

È il modo migliore per dimostrare sostegno e gratitudine a chi ogni giorno opera sui nostri territori con grande professionalità per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre famiglie” ha concluso così il deputato nazionale Anastasio Carrà.

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