Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi regionale e deliberato la richiesta dello stato di emergenza nazionale per i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito con nubifragi e alluvioni la fascia orientale della Sicilia dal 10 al 14 novembre. Lo ha deliberato la Giunta regionale su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
“Abbiamo fronteggiato la situazione con i primi interventi – afferma il presidente Schifani – e lo stato di crisi regionale ci consentirà di attivare ulteriori iniziative per le quali sarà commissario il dirigente generale della Protezione civile. La devastazione apportata dai fenomeni atmosferici ci impone di chiedere anche l‘aiuto dello Stato. Siamo certi che il governo nazionale si attiverà per consentirci di mettere in sicurezza il territorio”.
Ingente la mole di danni rilevati a infrastrutture pubbliche e private, alla viabilità e alle attività produttive e commerciali, segnalati dalle amministrazioni comunali o verificati con appositi sopralluoghi dei tecnici regionali. La stima complessiva dei danni, in alcuni casi ancora in corso, si attesta intorno a 75 milioni di euro, dei quali quasi 7 milioni sono necessari per interventi di somma urgenza, alcuni già eseguiti per un importo di 1,4 milioni, mentre altri sono in corso o da avviare per oltre 5,5 milioni.
Sono 39 i Comuni interessati dal provvedimento.
Città Metropolitana di Catania: Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande.
Città Metropolitana di Messina: Forza D’Agrò, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti.
Libero Consorzio di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Siracusa.
“Apprendo con soddisfazione che il Governo Schifani ha accolto l’appello che avevo lanciato poco meno di un mese fa ed ha richiesto lo stato di emergenza nazionale per 39 Comuni della Sicilia orientale colpiti dalla terribile ondata di maltempo registrata tra il 10 e il 14 novembre. Si tratta di un primo segnale di attenzione al territorio e ai cittadini”.
A dirlo è Jose Marano, deputata regionale del Movimento Cinquestelle e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Assemblea regionale siciliana.
“Adesso però la palla passa a Roma – chiosa Marano – che dovrà garantirci adeguato sostegno confermando la richiesta avanzata dal governo regionale, altrimenti ben poco si potrà fare per uscire dall’emergenza”.
“Colgo l’occasione per ricordare al governo regionale solo una seria strategia di pianificazione e prevenzione del rischio idrogeologico permetterà a questi Comuni di ritornare ad una situazione di normalità. Normalità significa disporre delle condizioni per cui il territorio sviluppi gli anticorpi, attraverso adeguati interventi di messa in sicurezza, per arginare gli effetti devastanti degli eventi calamitosi, oggi sempre più violenti e imprevedibili”, conclude la deputata.