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Paternò, sicurezza: Il sindaco si appella agli onorevoli Ciancitto e Galvagno, è scontro politico

Ciancitto: “Attacchi inaccettabili da parte del sindaco, rispediamo le accuse al mittente.” Galvagno: “dispiace che il sindaco mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti.”

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Quanto accaduto ieri a Paternò ha generato una valanga di reazioni. Il primo cittadino ha convocato per domani, domenica 18 maggio, una giunta straordinaria e urgente per discutere di sicurezza, lanciando anche un messaggio importante alla comunità. Dai suoi canali social anche un video messaggio in cui chiama in causa il deputato nazionale di FdI, Francesco Cianciatto quanto il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno:

Quello che è accaduto ieri mi ha fortemente colpito e preoccupato. C’è anche la preoccupazione di una tensione sociale. Come primo cittadino mi sono posto il problema. Noi abbiamo alcune competenze, ma ce ne sono altre che spettano agli organi sovrastanti, a cui chiederemo di intervenire.Lo chiederemo anche a Ciancitto, che fa parte del partito di maggioranza in Italia, di portare le istanze che scriveremo al Ministro e al Governo nazionale, che si faccia portatore di queste richieste. Così come lo chiederemo al presidente dell’ARS, Galvagno. Noi siamo paternesi. Io vivo questa città, la mia famiglia vive questa città, vivo le piazze e le vie di Paternò, come voi cittadini. Non abbiamo bisogno di speculazioni da parte dell’uno o dell’altro partito. Non deve diventare la guerra dei poveri. I cittadini devono avere accanto tutte le istituzioni.Hanno bisogno d’aiuto anche le forze dell’ordine. Io non ho mai scaricato le mie responsabilità sugli altri, così come non lo deve fare nessuno. Se ci riempiamo la bocca di “Paternò”, allora collaboriamo tutti insieme. Se amiamo veramente Paternò, collaboriamo. Io lancio quest’altro messaggio: domani giunta urgente e straordinaria per la sicurezza della città e dei cittadini. La nostra comunità ha bisogno di serenità.Siamo vicini ai carabinieri feriti, alle ragazzine aggredite, alle loro famiglie. Siamo tutti famiglia.”


Le parole del sindaco hanno portato alla riflessione e alla risposta del presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, citato nel video-messaggio del sindaco Naso:

“Sono profondamente addolorato per quanto avvenuto ieri a Paternò, nelle stesse strade dove sono cresciuto. Faccio fatica a trovare le parole per descrivere il mio stato d’animo dopo un episodio così grave.

Desidero ringraziare le forze dell’ordine per il loro pronto intervento ed esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle ragazze e alla signora che hanno subito un trauma molto forte. È importante che ci sia un momento di riflessione su quanto sta accadendo nelle nostre comunità. La scia di violenza che sta interessando le città ci impone, infatti, di fare la nostra parte. Tutti, a partire da chi riveste ruoli istituzionali, dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente più sicuro e migliore. Anche per queste ragioni dispiace, in particolare, che il sindaco di Paternò mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti, senza aver mai sentito il bisogno di confrontarsi per provare a capire insieme le cause di così tanto malessere. Ciò che poteva succedere, è accaduto. E solo dopo c’è chi si sveglia e si batte la mano sul petto. Non mi sottrarrò mai al lavoro né al confronto! Invito tutti a unirsi a me in questo sforzo per costruire una comunità più solida e rispettosa, dove tutti possano sentirsi al sicuro e protetti.”

Reazione da parte del deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ciancitto, che ha così replicato alle accuse del sindaco:

Sono stato oggetto di attacchi inaccettabili da parte del sindaco di Paternò. Rispediamo le accuse al mittente. Fratelli d’Italia ha più volte denunciato pubblicamente lo stato di disordine e di criticità amministrativa in cui versa la città di Paternò, segnalando le problematiche anche agli organi istituzionali competenti. 

Tuttavia, ci è stato riferito con grande rammarico che l’amministrazione comunale si è mostrata sorda a ogni sollecitazione, continuando a ignorare le esigenze della comunità. In questo contesto, dunque, rispediamo al mittente ogni accusa lanciata nei miei confronti dal sindaco. È inaccettabile che un primo cittadino, anziché confrontarsi sulle reali questioni amministrative, ricorra a toni aggressivi e ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con il rispetto istituzionale e con il dovere di trasparenza verso i cittadini. Il nostro impegno è e resterà quello di agire con spirito di servizio, lealtà verso il territorio e coerenza con i valori di Fratelli d’Italia, mettendo al centro il dialogo costruttivo e l’ascolto delle esigenze della comunità. Le parole del sindaco di Paternò appaiono come un maldestro tentativo di coprire i limiti e le inefficienze della sua amministrazione.

Il confronto politico deve basarsi sui contenuti e non scadere in polemiche personali. Continuerò a lavorare con determinazione per il territorio etneo, senza farmi intimidire da provocazioni che screditano solo chi le pronuncia.”

Cronaca

Bronte, un incendio provoca danni ingenti ad una villetta di via Messina

Non accertate le cause del rogo. Sul posto pompieri di Randazzo e quelli volontari di Maletto

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FOTO REPERTORIO

Incendio abitazione questa mattina a Bronte. In fiamme una villetta ubicata in via Messina. L’allarme è scatto poco prima delle 07.15. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo e quelli volontari di Maletto. Da Catania è arrivata anche un’altra autobotte dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Le operazioni di spegnimento sono state rese difficili dalla zona piuttosto impervia in cui era ubicato la villetta. Il rogo ha procurato gravi danni alla struttura, la quale al momento dello scoppio dell’incendio non era abitata. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Randazzo. Solo poco prima delle 14.30 le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate dai pompieri. Ingenti i danni subiti dall’immobile. Non è stato possibile accertare le cause dell’incendio.

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Cronaca

Catania, emergenza sicurezza in città, preoccupati i deputati Marano e Carrà

“La questione sicurezza in città sta assumendo contorni sempre più preoccupanti” ha detto la deputata regionale M5stelle Jose Marano, mentre il deputato nazionale leghista Anastasio Carrà ribadisce che “non si possono tollerare episodi compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge”

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“Spaccio, rapine, risse. Ora anche l’accoltellamento sul bus di un giovane che solo per miracolo non è finito in tragedia: la questione sicurezza a Catania sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono certa di interpretare il pensiero di tantissimi miei concittadini che oggi non si sentono più al sicuro nella loro città e che hanno espresso, anche attraverso ripetute segnalazioni alle istituzioni e alla stampa, tutta la loro preoccupazione e tutto il loro sdegno”.

A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e componente della commissione Antimafia all’ARS, intervenuta dopo l’ultimo fatto di sangue a Catania: un colombiano di 28 anni ha accoltellato mentre si trovava su un bus cittadino un 26enne catanese: quest’ultimo avrebbe invitato lo straniero ad abbassare la voce e non essere molesto con gli altri passeggeri. Il colombiano è stato arrestato.

“Non possiamo restare a guardare – prosegue Marano – mentre la nostra città sprofonda nel più totale degrado. I cittadini hanno il diritto di camminare per strada senza sentire che è a rischio la loro incolumità. Non possiamo abbassare la guardia rispetto a fenomeni odiosi di criminalità che hanno bisogno di una risposta decisa, a cominciare da un serio piano di investimenti nella sicurezza”. “Per non parlare – conclude – del danno di immagine che ne deriva. Turisti accolti da rifiuti, scippatori e posteggiatori abusivi: Catania oggi si presenta nella versione peggiore di sé stessa”.

C’è da registrare la presa di posizione anche del deputato nazionale della Lega Anastasio Carrà: “Il taser si è dimostrato un ottimo deterrente, permettendo di arrestare immediatamente un colombiano che a Catania ha accoltellato un passeggero a bordo di un bus, colpevole di avergli chiesto di abbassare la voce e non essere molesto con le altre persone sul mezzo pubblico.

Fermo restando che non possiamo più tollerare il dilagare di episodi simili compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge e dell’ordine pubblico, è evidente che il taser sia uno strumento indispensabile che tutte le forze di polizia dovrebbero avere in dotazione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro a tutela dei cittadini.

È il modo migliore per dimostrare sostegno e gratitudine a chi ogni giorno opera sui nostri territori con grande professionalità per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre famiglie” ha concluso così il deputato nazionale Anastasio Carrà.

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