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Politica

Biancavilla, Antonio Bonanno riconfermato sindaco

Il netto divario tra i due candidati ha chiuso già la partita per la poltrona di sindaco. Adesso si attendono i risultati del consiglio comunale

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Gli elettori di Biancavilla hanno riconfermato Antonio Bonanno al ruolo di Sindaco della città. Secondo il trend dei voti che sin dai primi minuti sono arrivati al quartier generale di Bonanno dalle varie sezioni elettorali di Biancavilla, dove è in corso dalle 15:00 di oggi lo spoglio delle schede, è sempre apparso chiaro il netto distacco tra il candidato Andrea Ingiulla ed il sindaco uscente Antonio Bonanno.  Una maggioranza bulgara, quella emersa dalle urne, che ha sempre mantenuto le percentuali dell’80% a favore del sindaco Bonanno e del 20% per il suo sfidante. Durante queste elezioni, Antonio Bonanno di area centrodestra, era appoggiato  dalle liste Biancavilla che Lavora, Biancavilla in Azione, Biancavilla Mi Piace, Bonanno Sindaco-Fratelli d’Italia, Energie per Biancavilla, Mpa-Movimento per l’Autonomia, Noi per Biancavilla, Prima l’Italia. A sostegno di Ingiulla, invece, la lista civica “Pd-Biancavilla che Vogliamo-Ingiulla Sindaco”. Al candidato Ingiulla, il quale si sarebbe complimentato con Bonanno per il risultato ottenuto attraverso un messaggio, dovrebbe scattare il seggio personale in consiglio, occupando di diritto un posto nei banchi dell’opposizione insieme agli altri compagni di partito. Solo dopo la conclusione di tutte le operazioni di spoglio nelle 20 sezioni biancavillesi, ancora in corso, sarà possibile determinare la ripartizione dei consiglieri che andranno a costituire il nuovo civico consesso biancavillese. In tutto, sono stati 13.758 gli elettori ad essersi recati alle urne su 21.683 aventi diritto, pari al 63,58 %.

In Primo Piano

S.M. di Licodia, eletti i consiglieri dell’Unione Comuni Aree Interne

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Importante seduta consiliare, quella di ieri, all’interno del palazzo comunale di Santa Maria di Licodia, che prevedeva all’ordine del giorno l’elezione dei componenti del Consiglio dell’unione dei Comuni aree interne composto dai rappresentanti eletti all’interno dei civici consessi di Adrano, Biancavilla, Centuripe e Santa Maria di Licodia. Ancora una volta, a dettare la linea in aula, lo schieramento compatto di opposizione e indipendenti che hanno fatto quadrato contro l’amministrazione Buttò che aveva portato in aula il nome della consigliera Caterina Piemonte, la quale ha riportato 4 preferenze. A conquistare il posto all’interno del consiglio dell’area internta, sono stati invece consiglieri Grazia Ranno, Antonio La Delfa e Mariella Spalletta eletti con 7 preferenze ciascuno.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è una strategia avviata con il ciclo 2014-2020 basata su azioni di politica di coesione. Le aree interne, nascono con l’obiettivo di contrastare il declino demografico che caratterizza una porzione significativa del Paese, che corrisponde in larga parte ai territori montani, ma non solo. L’obiettivo è duplice: da una parte, si tratta di assicurare a tutti il pieno accesso ai diritti essenziali di cittadinanza (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari), dall’altro, di favorire lo sviluppo economico e migliorare la manutenzione del territorio stesso. La SNAI è sostenuta da risorse nazionali, prioritariamente indirizzate agli interventi sui servizi essenziali, e da fondi europei (FESR, FSE e FEASR), per il finanziamento di progetti di sviluppo locale.

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Cronaca

Bronte, per il sindaco Firrarello la metropolitana deve arrivare a Bronte

Secondo il primo cittadino brontese il tratto Adrano-Bronte sarà in superfice e meno costoso da realizzare

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“La metropolitana non può fermarsi a Paternò o fino ad Adrano, dobbiamo farla arrivare a Bronte e a Randazzo”. A dirlo è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello che si  rivolge al Ministero dei Trasporti, forte delle sensazioni positive ricevute in occasione dell’inizio dei lavori del tratto Piano Tavola- Paternò, dove il ministro Matteo Salvini, nel suo intervento, non ha escluso la possibilità che si chiudesse l’anello ferroviario attorno l’Etna. “Considero la realizzazione della metropolitana, almeno fino a Randazzo, l’infrastruttura che più di tutte è in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti e le potenzialità del territorio. Fino a qualche anno fa vedevo la Fce soltanto come il trenino della tradizione, guardato con affetto. I pendolari che da Bronte si spostavano fino a Catania, infatti, continuavano a scegliere l’auto. Con l’attuazione dei vari step di sviluppo che la Circumetnea ha registrato, mi sono reso conto che è un vettore di trasporto importante”.

Firrarello ha specificato che i comuni che in futuro saranno raggiunti da un servizio di metropolitana veloce dovrebbero ottenere notevoli benefici perché potranno comodamente in treno raggiungere l’aeroporto di Catania o il Porto.  “Una ferrovia veloce darà un contributo sostanziale alla sostenibilità del traffico, favorirà il processo di disurbanizzazione migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili. Valorizzerà l’intero comprensorio etneo, insomma, creando nuove opportunità di sviluppo economico e contribuendo al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale. Verrà valorizzato anche il patrimonio naturale e culturale – aggiunge – favorendo così i flussi turistici, senza considerare il contributo significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente” dice Firrarello, il quale sostiene che non ci sarebbero difficoltà nel trovare risorse economiche.

“ Il tratto Adrano-Bronte, che sarà in superfice per esempio, è il più semplice da realizzare e quindi il meno costoso. Ci sono poi delle norme che consentono al Ministero di investire in questa direzione. Per una di queste contribuì con un emendamento decenni fa l’on. Vito Bonsignore, ai tempi sottosegretario al Bilancio. Il fatto poi che la gestione della Fce è rimasta ministeriale è una garanzia. Ci ha provato in passato qualcuno a farla diventare una ferrovia regionale, ma la  Circum è rimasta sotto la gestione del Governo centrale. E così i direttori ed i commissari che in questi anni si sono succeduti sono stati di sicuro valore e spessore”.

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