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In Primo Piano

Biancavilla, consegnati lavori per la realizzazione di quattro mense scolastiche

Sorgeranno nei plessi della scuola materna “San Giovanni Bosco”, della scuola materna “Guglielmo Marconi”, nell’Istituto Comprensivo “Antonio Bruno” e nell’ex plesso “Giovanni Verga” di via Liguria

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Qualità dell’istruzione e supporto alle famiglie. Con questo obiettivo l’amministrazione comunale di Biancavilla guidata da Antonio Bonanno ha consegnato nelle scorse ore i lavori per la realizzazione di 4 mense scolastiche, finanziate con fondi Pnrr. Sorgeranno nei plessi della scuola materna “San Giovanni Bosco”, della scuola materna “Guglielmo Marconi”, nell’Istituto Comprensivo “Antonio Bruno” e nell’ex plesso “Giovanni Verga” di via Liguria.

“Con la realizzazione di queste mense scolastiche centriamo in pieno l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa delle scuole grazie all’estensione del tempo pieno scolastico- scrive il sindaco Bonanno- Per Biancavilla è un passo significativo che migliora la qualità dell’istruzione e supporta le famiglie, offrendo ai bambini un ambiente educativo completo e inclusivo. Grazie all’assessore Valentina Russo e all’ingegnere Liliana Leocata per il lavoro svolto” ha detto il sindaco.

La permanenza prolungata dei ragazzi in una struttura formativa adeguata, inoltre, favorisce tantissime famiglie che hanno la necessità di conciliare la vita personale e lavorativa delle famiglie.

In Primo Piano

Catania, sindaci Città Metropolitana chiedono al Governo regionale interventi su rifiuti e servizi ASACOM

Gli amministratori comunali sollecitano il governatore Schifani ad intervenire con uno stanziamento non inferiore a 50 milioni di euro per la questione rifiuti, nonché una misura economica strutturale per il servizio ASACOM, il cui costo è triplicato negli ultimi cinque anni

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Alla vigilia della votazione sulla variazione di bilancio dell’Amministrazione e dell’Assemblea Regionale Siciliana, i sindaci dell’area metropolitana di Catania si sono riuniti nella sede della Città Metropolitana, in presenza del sindaco metropolitano Enrico Trantino.

Al centro dell’incontro due gravi criticità che stanno mettendo in crisi la tenuta finanziaria degli enti locali: l’aumento delle tariffe TARI, determinato dagli extracosti per il trasporto e il conferimento fuori dalla Sicilia dei rifiuti; l’impossibilità per i Comuni di garantire il servizio ASACOM – assistenza all’autonomia e alla comunicazione per le persone con disabilità nelle scuole – a causa del progressivo aggravio sui bilanci locali.

“Le risorse annunciate per quest’anno ammontano a 20 milioni di euro, ma non sono sufficienti a coprire un costo complessivo per il conferimento dei rifiuti che continua a crescere e che grava in maniera sproporzionata sui cittadini siciliani – ha dichiarato Trantino, esprimendo la posizione unitaria degli amministratori etnei- Nel 2024, grazie a una variazione di bilancio, il Governo regionale ha stanziato 50 milioni di euro che hanno permesso di alleggerire l’impatto sulle tariffe per le famiglie. Oggi chiediamo che quella cifra venga quantomeno confermata.”

I sindaci della città metropolitana di Catania hanno quindi chiesto che nella prossima variazione di bilancio siano inseriti: uno stanziamento non inferiore a 50 milioni di euro, da ripartire tra i Comuni siciliani sulla base della spesa sostenuta l’anno precedente per gli extra costi legati ai rifiuti; una misura economica strutturale per il servizio ASACOM, il cui costo è triplicato negli ultimi cinque anni, pesando in modo insostenibile su bilanci comunali già fortemente vincolati.  “Si tratta- hanno sottolineato i sindaci- di un servizio essenziale per migliaia di studenti con disabilità che frequentano le nostre scuole e che meritano pieno sostegno e dignità educativa.”

Questo è il contenuto della lettera che sarà inviata al Presidente della Regione Renato Schifani e al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, con l’obiettivo di sollecitare interventi immediati e duraturi a sostegno dei Comuni e delle comunità locali.

 

 

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Cronaca

Catania, stretta della Polizia di Stato contro parcheggiatori abusivi e lavavetri molesti

Denunciati due lavavetri stranieri e quattro posteggiatori recidivi, tutti catanesi

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Una mirata attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi e dei lavavetri molesti è stata eseguita dalla Polizia di Stato in diverse strade e piazze, soprattutto nelle zone con maggiore densità veicolare e nelle aree vicine alle attività commerciali, a garanzia della legalità e della sicurezza dei cittadini.

Nello specifico, i poliziotti del Commissariato di Borgo-Ognina hanno sorpreso in via Vincenzo Giuffrida due stranieri, uno originario del Bangladesh e l’altro della Nigeria, entrambi risultati regolari sul territorio nazionale, intenti a svolgere l’attività di lavavetri.

I due avevano in mano spazzole e bottigliette con acqua e sapone e gironzolavano tra le auto ferme al semaforo, importunando gli automobilisti con insistenti richieste di denaro.

In alcuni casi, nonostante l’invito ad allontanarsi da parte dei conducenti, i due hanno comunque cosparso di acqua e sapone il parabrezza per fornire il servizio non richiesto, pretendendo poi il pagamento di una somma di denaro. Inoltre, tutto ciò ha rischiato di creare un intralcio alla circolazione stradale perché, nel frattempo, mentre i due erano intenti a lavare il parabrezza delle auto incolonnate, il semaforo è diventato verde.

Alla vista dei poliziotti, i due lavavetri hanno tentato la fuga, ma dopo un breve inseguimento sono stati bloccati e condotti in Commissariato, dove, una volta identificati, sono stati denunciati per il reato di accattonaggio molesto.

Ed ancora nei pressi del solarium di Ognina, in via Artale Aragona, in piazza Del Tricolore e in via Caronda, i poliziotti hanno identificato 5 parcheggiatori abusivi, tutti catanesi, sorpresi a compiere manovre e gesti inequivocabili ad alcuni automobilisti che tentavano di parcheggiare in stalli per la sosta libera e che, quindi, non prevedono il pagamento di alcuna somma di denaro.

Secondo quanto accertato sul posto, i parcheggiatori abusivi chiedevano soldi, tra 2 e 4 euro, per poter lasciare l’auto parcheggiata in strada.

Una volta fermati e identificati, quattro posteggiatori sono risultati recidivi e, come previsto dalla norma vigente, sono stati denunciati a piede libero. A tutti sono state confiscate le somme illecitamente percepite in virtù dell’esercizio dell’attività abusiva di parcheggiatore.

 

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