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Chiesa

Biancavilla, “intitolare slargo a padre Salvatore Nicoletti”

La proposta nasce da diversi cittadini e parrocchiani dell’Idria

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Uno slargo da intitolare a Don Salvatore Nicoletti. È questa la richiesta che verrà protocollata, entro settimana prossima, al comune di Biancavilla e indirizzata al primo cittadino Antonio Bonanno.
Primo firmatario, il medico biancavillese Pietro Scalisi, parrocchiano attivo all’interno della parrocchia S.M dell’Idria e membro del Cammino Neocatecumenale che, in queste ore, si sta facendo promotore dell’iniziativa, con il coinvolgimento di tanti cittadini. Ad essere individuata per l’intitolazione in memoria al sacerdote è l’area di Via Gemma, antistante alla casa parrocchiale, nota come Cortile Randazzo.

Alla base della richiesta, si legge nella nota indirizzata al Sindaco, il fatto “che il sacerdote Salvatore Nicoletti è stato parroco per 37 anni presso la parrocchia dell’Idria,  servendo i parrocchiani con dedizione e indefesso lavoro, spendendo la sua vita senza nulla pretendere e soprattutto attenzionando gli ultimi. La parrocchia in tutti questi anni ha dato alla Chiesa tante vocazioni presbiterali, oggi parroci nella provincia di Catania e due missionari in Africa e in Romania, ma anche tre vocazioni per la vita monastica: una suora clarissa nel monastero di Biancavilla, una suora benedettina nel monastero di Catania e una suora F.M.A.” . 

Associazionismo

Grammichele, tripudio di colori fede e tradizioni al III raduno delle Confraternite di Sicilia

Oltre 500 fedeli sono arrivati a Grammichele dalla Diocesi di Catania

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Un vero e proprio tripudio di colori, fede e tradizioni quello vissuto lo scorso fine settimana a Grammichele in occasione del terzo raduno delle Confraternite di Sicilia che ha portato nel centro calatino migliaia di fedeli provenienti da tutta la regione. Un programma di eventi intenso, che ha spaziato tra conferenze, mostre e spettacoli di intrattenimento, senza tralasciare anche i momenti di preghiera e di riflessione sul valore della fede oggi.  A partecipare all’evento, anche le confraternite del XIII vicariato ed in particolare quelle di San Giuseppe,  Madonna del Carmelo, Sacramento e San Luigi (Santa Maria di Licodia) e del Santissimo Sacramento, Annunziata, Rosario, Santa Maria dell’Idria, Mercede, San Giuseppe e Sant’Antonio (Biancavilla).

“Una giornata di fraternità e di partecipazione” ha commentato il presidente della Confederazione delle Confraternite della Diocesi di Catania Dino Laudani. “Le nostre Confraternite continuano a dimostrarsi vitali. La nostra Diocesi ha dimostrato con la nutrita delegazione di circa 500 fedeli, una grande voglia di rinnovarsi e di proporsi come esperienza di fede autentica. Le Confraternite non sono solo testimoni di un glorioso passato ma continuano ad essere un orizzonte certo per tutta la Chiesa”.

Soddisfazione anche da parte del Vicario Foraneo Don Agrippino Salerno. “Mi congratulo con tutte le confraternite della nostra città di Biancavilla che hanno vissuto la significativa esperienza del raduno regionale delle confraternite delle Chiese di Sicilia . È stata una gioia vedervi tutti a Grammichele e poter celebrare con tutti voi la celebrazione Eucaristica. Quanta ricchezza, quanta varietà e quanta vivacità! Le Confraternite sono una presenza significativa che dobbiamo sempre curare ed Amare! Esse custodiscono la tradizione e sono proiettati alla nuova evangelizzazione secondo le linee del magistero. Camminiamo insieme con gioia. Vi ringrazio per il Vostro fattivo impegno”. Le confraternite hanno partecipato al Cammino di Fraternità che ha attraversato tutto il centro storico e successivamente con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Calogero Peri vescovo della diocesi di Caltagirone. A concelebrare anche mons. Michele Pennisi, delegato da Papa Francesco quale assistenze spirituale delle Conferenza Nazionale delle Confraternite. Tra i partecipanti anche il presidente della Confederazione nazionale Rino Bisignano e il delegato per il giubileo Francesco Antonetti.

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Chiesa

S.M. di Licodia, festa di San Giuseppe tra devozione, tradizione e gioia

Il via dei festeggiamenti nella serata di ieri con la tradizionale “Sbarrata”. Oggi e domani i cittadini riabbracceranno San Giuseppe

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Sono entrati nel vivo nella serata di ieri, a Santa Maria di Licodia, i festeggiamenti in onore al santo patrono Giuseppe. Un programma all’insegna della tradizione, quello proposto dal Comitato per i festeggiamenti cittadino presieduto da Riccardo Spoto, che permetterà ai cittadini licodiesi di poter vivere diversi momenti dove fede e consuetudini popolari si intrecceranno in un’unica cosa. Un triduo che ha avuto inizio ieri sera presso il sagrato della Consolazione, con la celebrazione eucarestia presieduta dal Vicario Generale della Diocesi di Catania Mons. Salvatore Genchi. A precedere la tradizionale “Sbarrata” del simulacro di San Giuseppe, è stata la processione delle Confraternite licodiesi fino a piazza Umberto I che hanno portato a spalla la statua di Maria Santissima di Licodia realizzata nel 2020 ed ispirata alla Madonna del Robere Grosso, di origine bizantina, trafugata dalla chiesa Santissimo Crocifisso nel 1979.

Giornata di grande festa, invece, quella di oggi domenica 27 agosto, con il giro interno del simulacro ligneo lungo le vie del centro storico del paese. A precedere l’uscita del fercolo su una gremitissima piazza Umberto I, è stata la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo di Catania Luigi Renna, il quale ha toccato nella sua omelia diversi punti fondamentali sull’importanza della famiglia nel processo educativo dei figli – con diversi riferimenti ai fatti di cronaca avvenuti in questi giorni a Palermo –  cercando di proporre una chiave di lettura nuova alla luce dell’insegnamento della Santa Famiglia di Nazareth. Come di consueto, è stato poi il primo cittadino Giovanni Buttò a pronunciare il tradizionale messaggio augurale dal balcone centrale del palazzo comunale, rivolto alla cittadinanza. Particolarmente attesa la “cchianata de caseddi” con il fercolo in corsa e la benedizione dei bambini a piazza Torino con l’atto di affidamento al Santo. Ad animare la festa, le musiche della banda licodiese “Giovanni Pacini” e i tamburi imperiali di Militello Val di Catania.

La Festa Patronale di San Giuseppe, a Santa Maria di Licodia rappresenta certamente un’occasione per riflettere sulla forza delle tradizioni, sulla fede e sulla connessione con le proprie radici. È un evento che unisce passato e presente, avvicinando le diverse generazioni attraverso la condivisione di valori comuni. Preservare e onorare questa eredità culturale e religiosa è essenziale e necessario. Una festa Patronale che è molto più di una semplice celebrazione religiosa. È un momento di devozione, cultura e gioia condivisa che unisce la comunità in un legame indissolubile. I festeggiamenti religiosi si concluderanno nella serata di lunedì con la tradizionale asta ed i fuochi d’artificio in piazza Umberto I.

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