Un po come i rintocchi della mezzanotte ma non quelli dell’orologio bensì botti e fuochi d’artificio che oramai sono diventati una vera e propria abitudine, bizzarra oseremo dire, di chi in preda all’euforia dei festeggiamenti del compleanno si dà alla pazza gioia, ogni notte. Sette giorni su sette.
Abitudine bizzarra, dicevamo che a macchia d’olio si espande nei centri dell’hinterland etneo da Paternò a Biancavilla passando per i centri limitrofi. Il primo cittadino biancavillese Antonio Bonanno non ci sta più, in una nota infatti dichiara “Cari giovani, si può festeggiare con una bottiglia di spumante, non c’è bisogno di esplodere fuochi d’artificio. A Biancavilla rischia di diventare una consuetudine questa ‘trovata’ rumorosa di festeggiare il compleanno con i botti (prima o dopo mezzanotte poco importa).
Svegliati di soprassalto – continua il sindaco – dall’esplosione dei fuochi molti cittadini mi segnalano la fastidiosa invasione sonora che trova nell’area di Piazza Sgriccio e zona Solaris le location ideali, ma anche in altre zone.
Non le manda a dire Bonanno che conclude “ricordo che l’articolo 659 del Codice Penale prevede una sanzione per il reato di disturbo alla quiete pubblica.
Ho chiesto alle forze dell’ordine di vigilare affinché le ‘feste coi botti’ smettano di essere la fastidiosa abitudine che stanno per diventare”. Fin qui Bonanno.
Ma come dicevamo la trovata rumorosa, oltre che incivile, per i festeggiamenti sui generis di feste e compleanni non riguarda solo Biancavilla, anche a Paternò per esempio ormai è diventata una vera e propria abitudine il “disparo” notturno. E parecchi cittadini di Paternò proprio a seguito della nota del sindaco biancavillese ne hanno approfittato per “lamentare” sui social l’insistenza dei botti notturni ed una mancata presa di posizione da parte di chi di dovere. Insomma il capodanno è bello sì ma solo UNA VOLTA L ANNO!