In Primo Piano
Blatte e bruchi a scuola: in sciopero gli studenti del “Rapisardi” di Paternò
Stop alle lezioni al liceo classico-artisitico, per la disinfestazione si attendono risposte dalla Città metropolitana

Hanno incrociato le braccia in segno di protesta, contro i silenzi che restano dalla Città Metropolitana. Niente lezioni oggi per gli studenti del liceo classico-artistico “Rapisardi”, che stamattina si sono presentati regolarmente a scuola, ma hanno deciso di non entrare in classe per manifestare tutto il loro dissenso, visto l’assenza degli interventi richiesti.
Come hanno spiegato i rappresentanti di istituto, Salvatore Russo e Claudia Risiglione, il motivo è legato al ritrovamento, sabato scorso, di blatte e qualche bruco, in diversi punti della scuola, con il timore che, questi ultimi, potessero essere esemplari di “processionaria”. Da qui la richiesta inviata alla Città Metropolitana di una disinfestazione del plesso scolastico.
Nonostante due pec inviate dalla direzione didattica, come ha spiegato la vicepreside Angela Pistorio, dall’Ente catanese non sono, però, arrivate risposte. “Abbiamo deciso di aspettare fino ad oggi – hanno evidenziato i rappresentanti d’Istituto -, ma dalla Città Metropolitana non arrivano risposte. E’ il nostro modo di chiedere attenzione, di chiedere interventi.”
Gli studenti hanno, comunque, deciso che oggi entreranno regolarmente in classe, in attesa che gli organi competenti si muovano.
Scuola chiusa, invece, nel fine settimana, per la media “Virgilio”. Per una derattizzazione dei locali, lezioni sospese venerdì 18 e lunedì 21 ottobre. Gli studenti rientreranno in classe, per le regolari lezioni, a partire da martedì 22.


Cronaca
Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna
La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.
Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.
“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.
In Primo Piano
Etna, sciame sismico nelle aree sommitali
I terremoti sono localizzati tra i comuni di Bronte e Adrano

Una serie di terremoti sono stati localizzati a partire dalle 18:24 di oggi nell’area sommitale dell’Etna. Al momento sono 28 le scosse registrate dagli strumenti dell’Ingv-OE di Catania con una magnitudo compresa tra 1.8 e 2.8 localizzati in zona Monte Lepre, Monte Intraleo, Monte Minardo e Monte Palestra. La profondità degli ipocentri varia tra 1 e 3,7 chilometri.
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