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Blatte e bruchi a scuola: in sciopero gli studenti del “Rapisardi” di Paternò

Stop alle lezioni al liceo classico-artisitico, per la disinfestazione si attendono risposte dalla Città metropolitana

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Hanno incrociato le braccia in segno di protesta, contro i silenzi che restano dalla Città Metropolitana. Niente lezioni oggi per gli studenti del liceo classico-artistico “Rapisardi”, che stamattina si sono presentati regolarmente a scuola, ma hanno deciso di non entrare in classe per manifestare tutto il loro dissenso, visto l’assenza degli interventi richiesti.

Come hanno spiegato i rappresentanti di istituto, Salvatore Russo e Claudia Risiglione, il motivo è legato al ritrovamento, sabato scorso, di blatte e qualche bruco, in diversi punti della scuola, con il timore che, questi ultimi, potessero essere esemplari di “processionaria”. Da qui la richiesta inviata alla Città Metropolitana di una disinfestazione del plesso scolastico.

Nonostante due pec inviate dalla direzione didattica, come ha spiegato la vicepreside Angela Pistorio, dall’Ente catanese non sono, però, arrivate risposte. “Abbiamo deciso di aspettare fino ad oggi – hanno evidenziato i rappresentanti d’Istituto -, ma dalla Città Metropolitana non arrivano risposte. E’ il nostro modo di chiedere attenzione, di chiedere interventi.”

Gli studenti hanno, comunque, deciso che oggi entreranno regolarmente in classe, in attesa che gli organi competenti si muovano.

Scuola chiusa, invece, nel fine settimana, per la media “Virgilio”. Per una derattizzazione dei locali, lezioni sospese venerdì 18 e lunedì 21 ottobre. Gli studenti rientreranno in classe, per le regolari lezioni, a partire da martedì 22.

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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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