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Cronaca

Bronte, controlli in una scuola superiore, carabinieri trovano marijuana e due grinder

Controllate classi, corridoi, bagni, cortile e altre aree comuni dell’istituto

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Continua senza sosta l’attività di controlli straordinari del territorio ad opera dei Carabinieri. Al centro la prevenzione e la repressione dell’illegalità diffusa.

Riflettori puntati dei militari dell’arma sui giovani e sugli ambienti da loro più frequentati, come le scuole al fine di garantire sempre luoghi sicuri e privi di pericoli per i ragazzi.

E in tale ottica i carabinieri, in sinergia con i colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi e d’accordo con il dirigente della scuola, hanno passato al setaccio un istituto scolastico superiore di Bronte. Controllate classi, corridoi, bagni, cortile e altre aree comuni dell’istituto, con l’obiettivo di individuare ed eliminare eventuali presenze di sostanze stupefacenti.

E’ stato il pastore tedesco “King” addestrato per la ricerca di droga che ha rinvenuto, nascosti nelle aree comuni della scuola-in particolare nei bagni e nel cortile – due grinder (trita-erba), alcuni spinelli  già confezionati e una confezione di tabacco contenente cartine e tracce di marijuana.

Non si esclude che il tutto sia stato rapidamente abbandonato alla visione dei militari nel tentativo di eludere i controlli, resi ancora più incisivi dalla presenza dell’unità cinofila.  Il materiale rinvenuto è stato sequestrato per la successiva distruzione.

Cronaca

Catania, tenta di rubare bici a “rider”, denunciata 23enne

Il proprietario del mezzo a due ruote ha sorpreso la donna mentre cercava di portare via la bicicletta

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A Catania una donna di 23 anni è stata denunciata per tentato furto. L’intervento dei militari è avvenuto intorno alle 20.30 nei pressi di via Bicocca, in seguito a una richiesta giunta alla centrale operativa da parte di alcuni passanti, che hanno segnalato una presunta aggressione in corso.

I carabinieri giunti sul posto sono riusciti ad intercettare una giovane che stava tentando di allontanarsi a piedi. Dopo un breve inseguimento i carabinieri sono riusciti a bloccarla e a ricostruire l’accaduto. Da quanto appurato dai militari la 23enne ha tentato di rubare la bicicletta elettrica di un “rider” 25enne di origini asiatiche, recatosi in quel palazzo per consegnare alcune pizze a un cliente.

Il giovane, dopo aver parcheggiato la bicicletta elettrica nell’androne condominiale e averla assicurata con una catena antifurto alla ruota posteriore, al suo ritorno ha sorpreso la donna mentre cercava di sottrargli il mezzo. Nel tentativo di impedirle il furto, l’ha afferrata,  ma la donna,  vistasi scoperta, si è divincolata fuggendo a piedi per essere poi intercettata dai carabinieri.

 

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Cronaca

Catania, l’ultimo saluto a Simone D’Arrigo

Una folla gremitissima ha dato l’ultimo saluto al giovane che ha perso la vita in un fatale incidente ad Etnapolis

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Una folla commossa ha dato oggi l’ultimo saluto a Simone D’Arrigo, il 16enne che ha perso la vita nella serata di sabato scorso ad Etnapolis, centro commerciale che sorge in territorio di Belpasso. Le esequie, si sono tenute all’interno della Chiesa “San Luigi”, in viale Mario Rapisardi a Catania, poco distante dall’abitazione dove la famiglia – originaria di Motta Sant’Anastasia – si era trasferita da qualche anno. Tanti gli amici, i parenti ed i conoscenti del giovane che hanno voluto rendergli omaggio con palloncini bianchi, magliette con il suo volto ed uno striscione con scritto “Simone vive – ti amiamo”. La bara, è stata più volte sollevata in aria dagli amici che hanno deciso di portarla in spalla nel percorso da casa verso la chiesa e, alla fine del rito funebre, verso l’auto che ha condotto Simone nel suo ultimo viaggio verso il cimitero.

Sul fronte delle indagini, ancora, nulla di nuovo. La Procura etnea aveva aperto un’inchiesta già nella serata del tragico evento, per cercare di far luce su quanto accaduto nei momenti precedenti la caduta di Simone D’Arrigo dal parcheggio superiore del centro commerciale Etnapolis. Al momento, le ipotesi più accreditate rimangono due: un fatale incidente o un tragico gioco di coraggio finito male. Il giovane, secondo quanto raccontato da alcuni amici sentiti subito dopo la tragedia, sarebbe caduto in un lucernaio che non avrebbe retto il suo peso.

 

 

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