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In Primo Piano

Bronte, sindaci del comprensorio uniti in difesa dell’ospedale Castiglione-Prestianni

Tutti gli amministratori degli enti comunali limitrofi a quello brontese condividono la strategia di continuare a lottare per assicurare i livelli essenziali di assistenza in un’area distante dal capoluogo di provincia

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In occasione di un vertice organizzato dal sindaco di Bronte Pino Firrarello, cui hanno partecipato i primi cittadini ed i rappresentanti dei Comuni che vedono nell’ospedale Castiglione Prestianni un importante punto di riferimento, i sindaci del comprensorio brontese hanno espresso l’intenzione di collaborare con il nuovo assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni, chiamata a definire la nuova Rete Ospedaliera.

Tutti, infatti, condividono la strategia da mettere in atto, concordata con la Direzione generale dell’Asp 3 di Catania, al fine di assicurare i livelli essenziali di assistenza in un’area distante dal capoluogo di Provincia. All’incontro, infatti, oltre al vicesindaco, Salvatore Pizzuto ed all’assessore alla Salute di Bronte, Angelica Prestianni, hanno partecipato i sindaci Antonio Stroscio di Floresta, Nino Panebianco di Malvagna e Gianfranco Orsina di Roccella Valdemone. Con loro i vicesindaci di Maletto e Mojo Alcantara, rispettivamente Luigi Parrinello e Giuseppe Cernuto ed in rappresentanza della Commissione straordinaria del Comune di Randazzo, la dottoressa Isabella Giusto.

“La Regione siciliana – ha affermato il sindaco Firrarello in apertura – deve capire che l’organizzazione della Sanità in Sicilia va rivista. L’accentramento di tanti ospedali a Catania ed il relativo impoverimento dei servizi ospedalieri nelle periferie non è più accettabile. Catania ha quasi 300 mila abitanti. Come si può pensare, mi domando, che gli altri 800 mila residenti nel resto della provincia debbano recarsi tutti a Catania per farsi curare? Ma non solo. – continua – Tanti Comuni del messinese oggi sono qui perché si servono dell’ospedale di Bronte. Non è possibile quindi – continua – privare le periferie di ospedali efficienti ed, essendo aperto il dibattito sulla nuova rete ospedaliera, questo è il momento in cui bisogna intervenire. Così insieme con l’on. Giovanni Burtone, sindaco di Militello in Val di Catania, abbiamo deciso di ascoltare i sindaci del Territorio certi di poter fare fronte Comune. Insieme proveremo a dialogare con l’Asp, affinché la nuova rete ospedaliera che si sta costruendo, garantisca Sanità vera anche nelle zone di periferia”.

E l’invito ha suscitato ampi consensi fra i presenti, a dimostrazione che il tema dell’ospedale è sentito in tutto il territorio. “Ufficialmente il nostro ospedale di riferimento è Patti, – ha affermato il sindaco di Floresta Stroscio – ma Bronte è molto più vicina. Per tanti Comuni del messinese come Roccella, Malvagna o Santa Domenica Vittoria l’ospedale di Bronte è fondamentale. Solo per questo meriterebbe di essere classificato Dea di primo livello”. “Ospedali efficienti in periferia – ha aggiunto il vice sindaco Parrinello – migliorerebbero le condizioni di assistenza anche degli ospedali di Catania, oggi drammaticamente ingolfati”.

“Massimo supporto da parte del Comune di Randazzo. – ha aggiunto la dottoressa Giusto – Ma io in qualità di commissario, e quindi di tecnico, vi ricordo che il problema è prettamente politico.  Da anni si assiste all’accentramento dei servizi sanitari verso le grandi città. Le periferie invece, distanti dai grandi centri, hanno bisogno di ospedali. Il versante nord dell’Etna è troppo lontano dalla Città. Per raggiungere Catania da Randazzo in auto spesso ci vogliono ore.Si rifletta, inoltre, – ribadisce – sui motivi che vedono da noi deserti i concorsi dei medici ed a Milano affollati. È necessaria – conclude – una programmazione seria della Sanità”. Concordi i sindaci adesso sottoscriveranno un documento istituzionale da inviare al Direttore generale dell’Asp 3 di Catania, chiedendo di poter contribuire nella pianificazione della rete ospedaliera in provincia di Catania.

 

In Primo Piano

Paternò, adeguamento sismico e efficientamento energetico, al via lavori plesso scolastico di “Via della Libertà”

Un intervento di circa 5 milioni e mezzo di euro. Si tratta di fondi che arrivano dal PNRR. Lavori che saranno eseguiti a step per non creare disagi agli studenti

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Consegnati questa mattina i lavori di adeguamento sismico, efficientamento energetico e adeguamento  impiantistico dell’immobile di Via della Libertà che ospita le classi della materna,  elementari e medie dell’istituto comprensivo “G.B. Nicolosi”.

Un intervento di circa 5 milioni e mezzo di euro. Si tratta di fondi che arrivano dal PNRR. Lavori che saranno eseguiti a step per non creare disagi agli studenti. Alcune classi saranno  trasferite, a giorni, nella alla sede centrale del comprensivo, sita  in via Scala Vecchia.

Presenti questa mattina alla consegua dei lavori il sindaco Nino Naso, l’assessore Roberto Faranda, il caposettore lavori pubblici del comune Domenico Benfatto, la dirigente della “G. B. Nicolosi” Melita Clemenza, nonche i progettisti e i responsabili della ditta che eseguirà i lavori.

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Chiesa

Catania, nel Porto del capoluogo etneo “La Via Crucis dei lavoratori”

“Condividiamo quelle che sono le ansie, le speranze del mondo del lavoro soprattutto dopo le notizie che ci dicono che c’è un aumento della povertà” ha detto Mons. Luigi Renna

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Si è svolta questa mattina a Catania presso il Porto del capoluogo etneo “La Via Crucis dei lavoratori”. L’evento è stato organizzato dall’Arcidiocesi di Catania -Ufficio Problemi Sociali e Lavoro e ha visto la partecipazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Catania, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e di altri enti legati alla realtà portuale.

“Condividiamo quelle che sono le ansie, le speranze del mondo del lavoro soprattutto dopo le notizie apparse sui giornali ieri che ci dicono che c’è un aumento della povertà: un italiano su quattro rischia di scendere nella deriva della povertà per salari insufficienti che vengono resi tali dall’aumento dell’inflazione”. A dirlo l’Arcivescovo Metropolita di Catania Mons. Luigi Renna che ha presieduto la “Via Crucis dei lavoratori.

“Occorrono politiche che possano allineare gli stipendi, che possano far avere in tempo i contributi statali per i pagamenti, che tante volte non arrivano in tempo, e politiche che possano contenere il peso delle bollette. Nella nostra realtà – ha concluso – ci sono tante di queste situazioni delle quali si sentiamo preoccupati e corresponsabili non perché possiamo decidere grandi cose ma perché non possiamo mettere la polvere sotto il tappeto. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

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