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Cronaca

Calcio Eccellenza, Paternò perde in casa col Milazzo, la capolista Enna vola a +7

Una partita stregata quella di oggi al Falcone Borsellino contro il Milazzo che esce con i tre punti della vittoria, mentre i rossazzurri masticano amaro anche per via di una terna non all’altezza della situazione

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Seconda sconfitta consecutiva per il Paternò, il quale cosi si allontana dalla capolista Enna la quale adesso ha 7 punti di vantaggio sui rossazzurri. Una partita stregata quella di oggi al Falcone Borsellino contro il Milazzo che esce con i tre punti dallo scontro con il Paternò, battendo i padroni di casa, grazie ad una ripresa in cui il Paternò ha commesso due errori sfruttati al meglio dall’undici rossoblù ospite. Da parte sua il Paternò ha disputato un primo tempo “asfissiante” per la retroguardia del Milazzo, prima frazione a senso unico in cui i padroni di casa hanno segnato due reti, entrambe annullate dalla terna apparsa non all’altezza della situazione.

La cronaca. Paternò privo degli squalificati Romano e Belluso, sostituiti da Coriolano e Grasso, cinge d’assedio la trequarti avversaria. Al 13’ tiro cross dalla sinistra di Miamone para il portiere; un minuto dopo Grasso sempre dalla sinistra impegna Quartarone che devia in angolo. Al 17’ break del Milazzo con La Spada che in area di rigore viene contrastato efficacemente da Mollica: La Spada cade nei sedici metri avversari e reclama il rigore. Per l’arbitro è tutto regolare. Al 23’ Paterno in goal con Micoli ma l’arbitro annulla per un presunto fallo di mano commesso dallo stesso attaccante. Al 38’ Paterno nuovamente in rete sempre con Micoli bravo a raccogliere una corta respinta del portiere, ma la terna annulla per un presunto fuorigioco. Al 40’ tiro dalla distanza di Grasso ma para Grasso.

La ripresa si apre con il Paterno in attacco: cross di Godino ma Tosolini nel tentativo di rinviare sfiora l’autogol. Al 3’ Milazzo pericoloso Isgrò in contropiede supera Intzidis, passa a La Spada che tira di prima intenzione, Coriolano c’è e devia in angolo. Al 7’ tiro cross di Grasso con Quartarone che respinge; sull’angolo a seguire che un rimballo tra i giocatori e la sfera sta per finire in rete ma il portiere toglie la sfera dalla porta che stava per finire in rete. Al 13’ punizione di Maimone, palla fuori di un soffio. Un minuto dopo Isgrò si invola sulla destra, si accentra calcia con la palla che finisce fuori di poco. Al 20’ Milazzo in vantaggio. Dalla bandiera calcia Gatto diretta in porta calcia verso la porta e trova l’angolino. Coriolano non è apparso esente da colpe. Passano due minuti è il Paternò pareggia:   cross dalla destra di Napoli, Dama nel tentativo di anticipare Giannaula tocca male e devia dentro la propria porta. Al 25’ punizione di Maimone per Valencia che calcia da buona posizione e spara alto. Alla mezz’ora il Milazzo passa in vantaggio: Cambria per La Spada che ti testa fulmina Coriolano. Al 32’ Cambria calcia dalla distanza il portiere di casa devia in angolo. Al 34’ Giannaula sotto porta tira ma il portiere devia in angolo. Sull’angolo battuto da Maimone la palla danza davanti alla porta ma nessuno degli attaccanti del Paternò scossa il tiro vincente. La partita che si chiude mestamente con il Paterno che prova ad attaccare ma senza convinzione.

 

Paternò 1

Milazzo 2

 

Marcatore: St 20’ Gatto, 22’ Dama(autorete), 30’  La Spada.

 

Paternò (3-5-1-1): Coriolano 5; Mollica 5,5 Intzidis 6, Godino 6; Napoli 6 (43’ st Greco sv), Viglianisi 6 (17’st Giannaula 6), Valenca 6, Maimone 6, Asero 5,5; Micoli 6; Grasso 6,5 (35’ st Fratantonio sv). A disp: Truppo, Messina, Sangarè, Panarello, Virigllito, LO Monaco. All.: Filippo Raciti (squalificato) in panchina Pino Truglio 6.

 

Milazzo(4-3-3): Quartarone 7; Agolli 6, Dama 5,5, Tosolini 5,5, Insana 6; Presti 6, Gatto 6, Scolaro 5,5;  Isgrò  6 (47’st Spaticchia sv), Ten Lopez 5,5 (28’st Cambria 6,5), La Spada 6,5 (41’ st Pitale sv).  A disp.: Catelli, Mattinella, Gitto, Errante, Frassica, Bucolo. All.: Gaetano Venuto 6,5.

 

Arbitro: Gabriele Framba di Torino 5,5 (Di Venti di Enna- Firera di Ragusa)

 

Note: Spettatori circa 300. Ammoniti Micoli per il Paternò, Quartarone e Pitale per il Milazzo.   Angoli: 13-3 per il Paternò. Recuperi: PT 2′, ST 5’

Cronaca

Catania, rogo a Fontanarossa, concluse indagini avvisi per due persone

Si tratta dell’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio e dell’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’, accusati entrambi di rogo colposo

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La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari all’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello, accusati entrambi di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò. all’aeroporto di Catania. A scriverlo è il quotidiano “La Sicilia”.

Nel fascicolo inizialmente risultavano sette indagati, sei dei quali mancano nell’avviso di conclusione indagini: la loro posizione è stata stralciata e si sta valutando di depositare al Gip una richiesta di archiviazione. Secondo la Procura etnea il rogo ebbe origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi.

Secondo le accuse, i due “in cooperazione tra loro, per colpa cagionavano, o contribuivano a cagionare, un incendio che si originava all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e si sviluppava all’interno del termina arrivi”.  Per la procura Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri. In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore”.

Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio”. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione”.

 

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Cronaca

Catania, controllo carabinieri con i colleghi del NAS a tutela di catanesi e turisti

Personale del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Catania hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona della “Pescheria”

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La sicurezza alimentare al centro dei controlli effettuati dai carabinieri del comando proviniciale di Catania.  Nei giorni scorsi, i militari della compagnia di Piazza Dante, insieme con i colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania,  hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona nota ai piu come la “Pescheria” di Catania.

All’interno della prima attività commerciale, i militari hanno accertato che non sarebbero  state compilate le tabelle relative alle temperature a cui i cibi devono essere conservati e che anche il processo di congelamento dei prodotti sarebbe  stato effettuato con procedure non regolari ed all’interno di apparecchiature refrigeranti non idonee al mantenimento della “catena del freddo”. Cosi ben 40 kg di pesce è stato sequestrato. Ma c ‘è di piu, la proprietaria, una 52enne catanese, non avrebbe  comunicato alla clientela, mediante apposite iscrizioni nel menu previste dalla normativa, che alcuni prodotti erano congelati e non freschi.

Stesso modus operandi anche per il titolare del secondo ristornate, un 59enne che anche lui, come la collega del primo locale, avrebbe servito ai clienti alimenti decongelati spacciandoli per freschi.

Dal terzo locale al centro del mirino dei militari sono stati sequestrati e distrutti 18 kg di pesce non idoneo al consumo in quanto privo di tracciabilità. Inoltre nel laboratorio di preparazione delle pietanze, sarebbero state riscontrate carenze igienico sanitarie derivanti dalla presenza di blatte e altri insetti. il proprietario, un 47enne di Catania avrebbe  adibito a deposito bevande un locale attiguo, non consono, seconod i NAS,  a quel tipo di attività di stoccaggio.

I tre titolari dei ristoranti sono tutti ritenuti responsabili di frode in commercio, oltre che di violazioni nel settore igienico-sanitario ed in totale sono state emesse sanzioni per quasi 50 mila euro.

 

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