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Calcio serie D, il Paternò pareggia per 2 a 2 sul difficile terreno del Favara

Etnei che già assaporavano la vittoria, ma a pochi minuti dal termine della gara i padroni di casa hanno agguantato il pari con Varela. Alla fine un buon punto per la classifica

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Buona prova del Paternò sul difficile terreno del Favara. Porta a casa un punto al termine di una gara in cui gli ospiti sono stati più intraprendenti e per buona parte del secondo tempo in vantaggio. Paternò che già assaporava la vittoria, ma a pochi minuti dal termine della gara i padroni di casa hanno agguantato il pari. Adesso testa e gambe al prossimo incontro di campionato. Si gioca al Falcone – Borsellino contro il Ragusa. La cronaca.

Al 6’ prima occasione della gara con Palma il cui tiro finisce sopra la traversa. Per un quarto d’ora le due squadre giocano prevalentemente a centrocampo. Al 19’ è il Favara che si rende pericoloso con Vaccaro con uno spiovente che sfiora l’incrocio dei pali. Al 26’ il direttore di gara fischia un calcio di rigore per i padroni di casa per un fallo di Pappalardo su Vaccaro. Dal dischetto Baglione che sigla la rete del vantaggio. Il goal subito scuote il Paternò che agguanta il pari 5’ minuti dopo con un colpo di testa di Farinhas imprendibile per Scuffia. Etnei una volta raggiunta la parità provano a controllare il gioco. Al 44’ tiro dalla distanza di Puglisi con la palla che va fuori. Al 45’ al tramonto della prima frazione di gioco il Paternò passa in vantaggio grazie ad un calcio rigore siglato dal bomber Guida.

Nella ripresa i padroni di casa sembrano determinati ad agguantare il pari e si gettano in avanti. Al 13’ diagonale di Amore ma Mileto para. Infantino manda in campo forze fresche e prova a scuotere i suoi. Al 25’ si fa vedere in avanti il Paternò Farinhas spizzica per Guida che salta in mezzo a due difensori ma la palla finisce fuori. Al 30’ Farinhas è pericoloso con una conclusione deviata in corner. Al 35’ gran botto di Vaccaro dalla distanza ma Mileto si supera e respinge la palla. Un minuto dopo ci prova La Piana il cui finisce alt. Al 38’ arriva il pari del Favara con Varela che insacca a pochi passi da Mileto su passaggio di Baglione. Dopo il pari le squadre sembra accontentarsi e non rischiano più di tanto.

TABELLINO

Castrum Favara 2

Paternò 2

 

Marcatori: Pt 27’ Baglione (rig.), 32’ Farinhas, 45’ Guida (rig.); St 38’ Varela

 

Castrum Favara:(3-3-3-1): Scuffia 6; Lo Duca 6 (20’ st La Piana 6,5), De Min 6, Vaccaro 5,5; Tavella 6 (26’ st Frangiamone 6), Palermo 6,5, Sticenko 6 (20’ st Di Cristina 6); Mal 5,5 (1’ st Amore 6), Palma 6,5 (42’ st Mudasiru sv); Baglione 7, Varela 6,5. A disp: Pietrolungo, Cannino, Cammilleri, Bontà. All.: Infantino 6.

 

Paternò (3-5-2): Mileto 6,5; Pappalardo 6, Porcaro 6,5, Marino 6,5; Panarello 6,5, Puglisi 6 (44’ st Viglianisi sv), Francia 6, Di Francesco 6, D’Alessio 6; Farinhas 6,5 (37’ st Retucci sv), Guida 7(44’ st Marco Greco sv). A disp: Tosoni, Sinatra, Carmelo Greco, Bertella, Floridia, Miggiano. All. Catalano 6,5.

 

Arbitro: Noce di Genova 6 (Troina di Genova – Frunza di Novi Ligure)

 

Note: Spettatori circa 400 di cui una quindicina provenienti da Paternò. Ammoniti: Palermo e Mal del Castrum Favara, Farinhas, Panarello e Guida del Paternò.  Recuperi: PT 5, ST 4

Cronaca

Sicilia, ondate di calore, stop ad attività lavorative a rischio con temperature elevate

Il divieto riguarda le aziende agricole, florovivaistiche, edili (e affini) e le cave. Lo stop scatterà dalle 12,30 alle 16 nelle aree e nei giorni in cui verrà segnalato, nella fascia oraria, un livello di rischio “alto”

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Stop alle attività in alcuni settori produttivi durante le ore più calde nelle giornate e nelle aree ad alto rischio per le elevate temperature. È quanto prevede un’ordinanza firmata  dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e che resterà in vigore fino al 31 agosto.

Il divieto riguarda le aziende agricole, florovivaistiche, edili (e affini) e le cave. Lo stop scatterà dalle 12,30 alle 16 nelle aree e nei giorni in cui verrà segnalato, nella fascia oraria, un livello di rischio “alto” dalla mappa “Lavoratore al sole e attività fisica intensa”.

“Abbiamo voluto riproporre anche quest’anno l’ordinanza – spiega il presidente Schifani – perché non possiamo restare indifferenti davanti ai rischi estremi causati dal caldo, soprattutto per chi lavora all’aperto e senza protezioni. Questo provvedimento è un atto di civiltà e rispetto nei confronti dei lavoratori per proteggerli e prevenire tragedie annunciate. È una misura concreta, basata su dati scientifici, che richiede la massima collaborazione da parte delle imprese e dei datori di lavoro. La sicurezza non può e non deve essere mai considerata un optional”.

In caso di interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia dell’incolumità, l’ordinanza non verrà applicata alle amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori, anche se i datori di lavoro dovranno intervenire con specifiche misure organizzative e operative per tutelare il personale.

 

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etna

Catania, riunione in Prefettura, potenziare presidio nei pressi crateri sommitali Etna

Nel corso dell’incontro si è parlato delle modalità di fruizione delle zone sommitali dell’Etna e alla definizione delle misure di prevenzione e gestione delle emergenze connesse all’attività eruttiva del vulcano

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Si è tenuta ieri a Catania nella sede della Prefettura una riunione convocata e presieduta dal Prefetto, Pietro Signoriello, d’intesa con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, finalizzata all’esame delle modalità di fruizione delle zone sommitali dell’Etna e alla definizione delle misure di prevenzione e gestione delle emergenze connesse all’attività eruttiva del vulcano.

All’incontro hanno preso parte, oltre al Dirigente del Dipartimento Regionale della Protezione Civile di Palermo, i rappresentanti della Città Metropolitana di Catania, i Sindaci dei Comuni dell’area etnea, i vertici delle Forze dell’Ordine, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’INGV, della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Commissione Straordinaria del Comune di Randazzo, nonché i responsabili delle strutture territoriali dell’ANAS, del Parco dell’Etna, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, e del Collegio Regionale delle Guide Alpine e Vulcanologiche della Sicilia.

Nel corso della riunione, è stata condotta un’attenta analisi dei profili connessi alla sicurezza, alla viabilità e all’incolumità pubblica, con riferimento sia alle aree di maggiore afflusso turistico sia ai tratti stradali di accesso alle zone più esposte del vulcano. È stata, in particolare, condivisa l’esigenza di adottare misure preventive e tempestive di gestione delle eventuali situazioni di rischio derivanti da fenomeni eruttivi o da altre emergenze vulcaniche. Il Prefetto ha invitato ad attenzionare i profili di comunicazione preventiva agli utenti e il tema dell’inibizione degli accessi in caso di allarme. Sul punto, assumono un ruolo fondamentale, da un lato, le ordinanze immediate dei sindaci, da diffondere avvalendosi di tutti i possibili strumenti offerti dalla tecnologia, dall’altro, l’organizzazione di un sistema programmato e composito di turnazione ai cancelli, in maniera da realizzare un automatismo che inibisca gli accessi in situazione di preallarme e renda il sistema resiliente a qualunque scenario.

Il capo della protezione civile regionale Salvo Cocina ha evidenziato come, nell’ultimo evento piroclastico del 2 giugno scorso, nonostante il tempestivo allarme diramato dalle 5:30 del mattino dal suo dipartimento a seguito di comunicazione di INGV, diverse persone si trovavano in aree interdette e situazione di grave pericolo. Ciò conferma la necessità di potenziare il sistema di controllo attraverso la prioritaria pianificazione di turnazioni per il presidio delle vie di accesso alle aree a maggior rischio.

Cocina ha quindi comunicato che il dipartimento ha definito le nuove procedure di allertamento aggiornate con i nuovi scenari di rischio elaborati da INGV comprendenti ad esempio quello dei notevoli flussi piroclastici del 2 giugno. La protezione civile regionale sta inoltre valutando un sistema di allarme con sirene come già installato a Stromboli. Cocina ha confermato la disponibilità del volontariato di protezione civile da associare alle forze dell’ordine per il presidio dei cancelli e l’assistenza alla popolazione nonché di contributi finanziari per i comuni per consentire le attività in extra orario delle polizie locali per i cancelli.

Sul punto, il Prefetto ha ribadito che occorre mettere in campo tutte le forze disponibili (forestali, ANAS, Polizia locale, Vigili del fuoco, volontariato e quant’altro possibile) perché presidino e inibiscano il transito nell’ambito di un coordinamento curato dalla Questura e, in particolare, dalla specialità della Polizia stradale, quale capofila di un sistema complesso che provveda alla calendarizzazione di una turnazione semestrale. In merito, ha invitato a ragionare come sistema per superare le difficoltà, anche di ordine economico, opposte dai Comuni relativamente all’impiego di personale di Polizia municipale al di fuori dei territori di competenza.

Le istituzioni coinvolte hanno convenuto sull’opportunità di rafforzare il coordinamento operativo tra tutti gli enti territorialmente competenti, al fine di garantire una fruizione sicura dell’Etna da parte di cittadini e visitatori, anche attraverso la predisposizione di specifici protocolli di intervento e l’adozione di strumenti di monitoraggio costante dell’attività vulcanica. Il direttore della Sezione Osservatorio Etneo dell’INGV, Stefano Branca, ha confermato che l’Etna dispone del primo sistema automatico di allerta per eventi parossistici al mondo.

L’Etna negli ultimi decenni è cambiata sia come modo di eruttare sia come assetto morfologico. In merito Branca ha prospettato la diversità di due profili: da un lato, le aree sommitali, in relazione alle quali il sistema di allerta automatico ha efficacemente ristretto i tempi di comunicazione dei livelli di allerta; dall’altro, la zona di pericolosità permanente, in cui possono verificarsi eventi imprevedibili e alla quale dovrebbe essere sempre precluso l’accesso.

In conclusione, il Prefetto, ha chiesto l’avvio di un Tavolo speditivo per individuare i punti in cui realizzare i cancelli e, in immediata successione, l’attivazione di un Tavolo tecnico, aperto a un coinvolgimento massimo, finalizzato a pianificare un sistema di turnazione semestrale nel presidio delle vie di accesso. Il tavolo sarà convocato dalla protezione civile regionale già martedì due luglio.

 

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