Connect with us

Cronaca

Calcio Serie D, pari a reti bianche al Falcone-Borsellino tra Paternò e Nissa

Gli ospiti, nonostante in 10 uomini per l’intera ripresa, ad inizio secondo tempo hanno avuto l’occasione di passare in vantaggio con un rigore calciato da Diaz ma magistrale la deviazione di Tosoni, mentre ai padroni di casa non concesso un penalty evidente

Pubblicato

il

Pari a reti bianche tra Paternò e Nissa nella gara giocata al Falcone- Borsellino. Una partita sostanzialmente equilibrata anche se la Nissa a tratti è stata più pericolosa e che ha giocato la sua partita, soffrendo al punto giusto e rendendosi pericolosa, nonostante dalla fine del primo tempo giocasse con un uomo in meno per il rosso diretto a Loza. Paternò ancora una volta ha mostrato di essere una squadra tosta e di carattere, nonostante il pareggio senza reti.

La cronaca. Parte bene il Paternò: cross tagliato dalla sinistra di Asero per Guida ma è anticipato dal portiere avversario; cinque minuti dopo colpo di testa di Retucci, su traversone dalla sinistra di Asero, ma finisce fuori di poco. Replica la Nissa con Maltese la cui conclusione finisce alla sinistra di Tosoni. Al 25’ angolo di Maltese che calcia direttamente in porta ma respinge il portiere etneo. Un minuto dopo Paternò pericoloso con Elia lanciato in profondità da Guida ma è bravo Elezaj in uscita a sventare la minaccia. Al 35’ punizione dalla distanza di Maltese para Tosoni; quest’ultimo si ripete quattro minuti dopo che respinge un tiro di Semenzin lanciato dalle retrovie. Al 44’ Loza è espulso reo di aver rifilato una gomitata a Retucci. Nel recupero della prima frazione di gioco, si registra  una incomprensione nella difesa etnea, prova a intrufolarsi Semenzin ma Tosoni legge bene e anticipa l’attaccante nisseno.

Ad inizio ripresa la grande occasione per i nisseni: Diaz in piena area di rigore si gira e calcia ma la sfera colpisce il braccio di Marino. Per l’arbitro è rigore. Dal dischetto lo stesso Diaz ma è bravo Tosoni ad intuire e respinge, riprende lo stesso Diaz che tira, ma ancora una volta Tosoni devia; la sfera arriva ad un attaccante avversario che calcia ma Marino salva. Al 16’ Viglianisi calcia dalla distanza ma Elezaj devia sulla traversa. Al 20’ Agnello tira una punizione da circa 25 metri ma Tosoni para. Al 27’ perde palla a centrocampo Marino ne approfitta Semenzin che, vedendo Tosoni fuori dai pali, cerca il goal della domenica dalla metacampo, ma la palla finisce fuori di poco. Al 28’ il Paternò reclama un rigore per un fallo di mano in area di rigore, ma l’arbitro, probabilmente è coperto e non vede, ma concede solo il corner. Al 37’ Asero defilato sulla sinistra calcia ma Elezaj para. Al 40’ occasione per il Paternò con Guida che viene anticipato da Elazaj, il portiere perde la sfera, la riprende lo stesso Guida che in scivolata cerca la rete, ma sulla linea Beito salva la propria porta.

TABELLINO

Paternò 0
Nissa 0

Paternò (3-5-2): Tosoni 7,5; Marino 6, Porcaro 7, Marco Greco 5,5 (24’st Gulli’6); Sinatra 6, Elia 5,5 (24’ st De Jesu Papito 6,5), Viglianisi 7, Puglisi 6,5, Asero 6,5; Retucci 6,5, Guida 6. A disp: Mileto, Panarello, Carmelo Greco, Bertella, Catania, Sanseverino, Montanaro. All. Catalano 6,5.

Nissa (4-3-3): Elezaj 7; Bieto 6,5, Barrera 6, Bruno 6,5, Loza 4,5; Maltese 6 (38’ pt Tuminelli 6), Agnello 6,5, Mannino 6 (19’ st Aluisi 5,5); Semenzin 7 (42’st Neri sv), Diaz 5,5 (25’st Samakè 6), Rotulo 5,5 (15’ st Dalloro 5,5). A disp: Privitera, Bollino, Natale, Cassano. All. Terranova 6,5

Arbitro: Davide Ammannati di Firenze 6 (Ferretti di Pistoia – Guiducci di Empoli).

Note: Circa 700 spettatori, un centinaio nisseni. Al 45’ pt espulso Loza per un colpo proibito a Retucci. Ammoniti: Agnello, Elazaj Tuminelli della Nissa, Retucci del Paternò. Angoli: 4-4. Recupero PT 7’, ST 6’.

Cronaca

Catania, rubano in un negozio di casalinghi, tra i ladri madre e figlio con un bimbo di 3 anni

Tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale

Pubblicato

il

A Catania la polizia di stato del commissariato di Librino hanno individuato e denunciato per furto aggravato tre catanesi che, nei giorni scorsi, hanno messo a segno due furti in un negozio di casalinghi di un centro commerciale dell’Asse dei servizi.

I ladri hanno portato via trapani e smerigliatrici per un valore commerciale di circa 500 euro, sfruttando un momento di confusione e di distrazione del personale addetto alla sorveglianza.  È stato il titolare dell’attività commerciale ad accorgersi dell’ammanco della merce, chiedendo l’intervento degli agenti di polizia.

Infatti, prima di chiudere, l’uomo ha rimesso a posto i diversi prodotti negli scaffali del negozio constatando la mancanza di diversi attrezzi da lavoro, soprattutto trapani e smerigliatrici, risultate rubate in due momenti diversi.

Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini per accertare i fatti e risalire all’identità degli autori del furto, acquisendo tutte le immagini di videosorveglianza presenti nel centro commerciale e nelle zone adiacenti. Da quanto ricostruito dai poliziotti in una prima occasione, sono state notate due persone, una donna e un uomo, che hanno fatto accesso nel negozio con un carrello con all’interno un grosso scatolo vuoto di un televisore. I due sono risultati madre e figlio, con al seguito pure un bambino di soli 3 anni.

Dopo aver fatto un giro tra gli scaffali, la donna ha tenuto d’occhio il carrello, al cui interno giocava il nipotino, mentre l’uomo ha prelevato diversi attrezzi da lavoro e li ha nascosti nello scatolone posto proprio al fianco del figlioletto. Senza dare nell’occhio, i due sono riusciti ad allontanarsi dal negozio, sfruttando un attimo di assenza del personale di sorveglianza.

A distanza di 24 ore, l’uomo, questa volta accompagnato da un complice di sesso maschile, è tornato nello stesso negozio per realizzare un nuovo colpo, rubando altra merce, nascosta nelle tasche del giubbotto. Inoltre, tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre, risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale.

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, esplosione a S. Giovanni Galermo, dichiarato dal governo regionale lo stato di crisi

Il provvedimento ha la validità di sei mesi e prevede un contributo di 329.658 euro per affrontare i costi degli alloggi delle famiglie che attualmente si trovano in strutture alberghiere e successivamente dovranno essere trasferiti in alloggi in affitto

Pubblicato

il

È stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel comune di Catania in seguito all’esplosione causata da una fuga di gas in una palazzina dell’Istituto autonomo case popolari nel quartiere di San Giovanni Galermo, lo scorso 21 gennaio. La giunta regionale, nella seduta di oggi, ha approvato la proposta del dipartimento della Protezione Civile a sostegno del comune di Catania che aveva fatto istanza di un contributo per agevolare la sistemazione abitativa temporanea dei nuclei familiari evacuati e garantire gli interventi necessari per mettere in sicurezza tutta l’area.

“Abbiamo accolto, cercando di ridurre al minimo le tempistiche, le istanze del sindaco di Catania – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – che pur avendo immediatamente attivato tutte le procedure per il soccorso e l’assistenza alle famiglie, ha segnalato la gravità dell’evento e la necessità di un supporto. Rispondiamo con un sostegno economico che aiuterà le famiglie evacuate da edifici pericolanti o che hanno visto crollare la loro abitazione, ad ottenere un alloggio sicuro e lontano da pericoli, mentre si provvederà a riportare in sicurezza l’area danneggiata dall’esplosione».

Il provvedimento ha la validità di sei mesi e prevede un contributo di 329.658 euro per affrontare i costi degli alloggi delle famiglie che attualmente si trovano in strutture alberghiere e successivamente dovranno essere trasferiti in alloggi in affitto. L’esplosione dello scorso 21 gennaio, causata da una perdita nella rete cittadina del gas, ha coinvolto le aree della città metropolitana di Catania comprese tra via Fratelli Gualandi e via Carmelo Salanitro e aveva causato 14 feriti, distrutto completamente due unità immobiliari e danneggiato diversi edifici dichiarati inabitabili e dunque completamente sgomberati.

 

Continua a leggere

Trending