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Calcio serie D, Paternò pareggia 1 a 1 in trasferta contro la Vibonese

Nell’ultima di campionato gli etnei disputano una buona partita in una gara in cui le squadre non avevano più nulla da chiedere al torneo. Rossazzurri scesi in campo in formazione rimaneggiata. Spazio a chi ha giocato meno.

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Nell’ultima partita di campionato il Paternò conquista un pareggio sul difficile terreno della Vibonese, prossima a disputare i play-off. Le due squadre sono scese in campo in formazioni rimaneggiate, con i rispettivi allenatori che hanno dato spazio ai calciatori che hanno giocato di meno nel corso del campionato. Un torneo, quello di serie D, che il Paternò chiude al settimo posto con 44 punti, frutto di 10 vittorie, 14 pareggi e 8 sconfitte. Ventisei reti fatte e 32 subite. Paternò che ha raggiunto quanto prefissato ad inizio stagione: una salvezza tranquilla, regalando delle soddisfazioni ai tifosi.

La cronaca. Dopo 10 minuti di “studio” sono i locali a creare la prima occasione da rete: botta dalla distanza di Terranova che sfiora il palo alla sinistra di Tosoni. Al 23’ Paternò pericoloso con Guida ma viene fermato in fuorigioco. Un minuto dopo Terranova della Vibonese prova sfondare ma Di Francesco lo chiude in angolo. Al 36’ Squillace mette al centro ma Marino è attento e manda in corner. Al 43’ intervento fondamentale di Marco Greco in difesa che chiude la porta su un’azione pericolosa della Vibonese. In questa prima frazione di gioco il Paternò ha tentato diverse sortite offensive ma sono state fermata dal direttore di gara per fuorigioco.

La ripresa si apre con il vantaggio del Paternò al 6’ con Floridia al termine di un’azione corale. Partita sostanzialmente equilibrata con i padroni di casa che agguantano il pari al 25’ con Giunta con un calcio di punizione che finisce all’incrocio dei pali. Partita che fino alla fine non dirà nulla di nuovo. Adesso si lavora per la prossima stagione. Magari puntando a qualche traguardo ambizioso. Vedremo.

TABELLINO

Vibonese 1

Paternò  1

 

Marcatori: St 6’ Floridia, 25’ Giunta.

 

Vibonese (4-3-1-2): Marano 6; Nunziante 5,5, Capone 6, Checa 6, Cosmano 5,5 (28’ pt Squillace 6); Palumbo sv (17’pt Napolitano 6- 33’ st Tarantino sv); Fragalà 6 (16’ st Varone 6), Atteo 6,5; Aronica 6 (11’st Giunta 6,5); Terranova 6,5, Alagna 5,5. A disp: Bolzon, Germinio, Cardinale, Castillo.  All. Michele Facciolo 6

 

Paternò (3-5-2): Tosoni 6,5; Pappalardo 6,5(37’st Merola sv), Marco Greco 7, Marino 6,5 (20’ st Retucci); Miggiano 6, Puglisi 6, Di Francesco 6,5, Carmelo Greco 6,5(20’st Bertella 6), D’Alessio 6 (25’ st Asero sv); Guida 6,5, Floridia 6,5 (20’st Panarello 6). A disp: Mileto, Sinatra, Francia, Porcaro. All. Catalano Gaetano 6,5.

 

Arbitro: Collier di Gallarate 6 (Napolitano di Caserta- Di Domenico di Salerno).

 

Note: Circa 800 spettatori di cui 15 provenienti da Paternò Ammoniti: Giunta e Atteo della Vibonese, D’Alessio del Paternò. Angoli 9-3 per la Vibonese. Recuperi: PT 4’, ST 5’

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Calcio serie C, il Catania batte il Giugliano e supera il primo turno dei play-off

Gli etnei mercoledì 7 maggio affronteranno in casa il Potenza: i rossoazzurri hanno a disposizione due risultati su tre

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foto pagina ufficiale "Facebook" Catania FC

Vittoria sofferta ma merita del Catania che supera al “Massimino” il Giugliano e accede al secondo turno di play-off per accedere in serie B. Il Catania ha avuto vita difficile con il Giugliano ma grazie al bomber Inglese e  alla capacità della squadra di saper soffrire e credere nei propri mezzi, ha sconfitto per 3 a 2 un coriaceo e mai domo Giugliano. Adesso il Catania mercoledì 7 maggio dovrà affrontare in casa il Potenza: i rossazzurri hanno a disposizione due risultati su tre per continuare ad andare avanti nei play-off.

La cronaca. Sin dai primi minuti di gioco è il Catania a fare la partita. Rossoazzurri che passano in vantaggio al 9’ grazie a Inglese: a seguito di un calcio d’angolo perfetto “passaggio” di Jimenez per Inglese il quale sotto rete batte l’estremo difensore ospite.   Gol convalidato dopo lungo consulto al VAR. Il Catania va vicino al raddoppio con Lunetta su una conclusione ravvicinata con la palla che sfiora il palo. Poco dopo la mezz’ora si fanno vedere gli ospiti con Del Sole il cui tiro dal limite dell’area di rigore mette i brividi ai tifosi etnei, visto che la palla non va lontano dai legni della porta difesa da Dini. Al 36’ ancora Giugliano con De Rosa che centra il palo con Dini battuto. Dopo il goal del pari annullato dal VAR per un presunto fallo di mano di un attaccante del Giugliano, gli ospiti ci credono e si buttano in avanti a capofitto per raggiungere il pari, sfiorato nel primo minuto di recupero con Balde, la cui conclusione ravvicinata è deviata da Dini e poi agguantato un minuto dopo, al 47’, con De Rosa con un tiro da oltre 25 metri che si insacca all’incrocio dei pali.

La ripresa si apre con il Giugliano che sfiora il raddoppio al 3’ con Nepi il quale, approfittando di uno scellerato retropassaggio di Di Tacchio, si invola verso la porta difesa da Dini bravo a sventare la minaccia. Scampato il pericolo il Catania due minuti dopo si porta nuovamente in vantaggio con Ierardi il quale calcia una bordata da circa 25 metri su cui Russo non può fare nulla.   Mister Toscano bulla nella mischia forze fresche. Così al 15’ il Catania trova la terza rete grazie ad un calcio di rigore realizzato da Inglese e concesso dall’arbitro per fallo di mano di De Rosa.  Il tecnico del Giugliano non ci sta a perdere. Al 34’ gli ospiti accorciano le distanze con Nepi che raccogli una cora respinta di Dini per trafiggerlo per la seconda volta.  Il Giugliano mette in campo forze fresche per assaltare al retroguardia avversaria. Al 43’ Giugliano ancora pericoloso con De Rosa, vera spina nel fianco per la difesa etnea, autore di un tiro che finisce non distante dai legni della porta difesa da Dini. Nella fase finale della partita Dalmonte solo davanti al portiere spara addosso a Russo. In pieno recupero, Stoppa si trova solo davanti a Russo ma il tiro dell’attaccante etneo si stampa sul palo.

TABELLINO

Catania-Giugliano 3-2

Marcatori: Pt 9’ Inglese, 47’ De Rosa (G); St 5’ Ierardi, 15’ Inglese su rigore, 34’ Nepi (G).

Catania (3-4-2-1): 57 Dini; 68 Ierardi, 15 Di Gennaro (VK), 3 Celli (40’st 63 Allegretto); 19 Raimo, 16 Quaini (1’st 8 Sturaro), 7 Di Tacchio (K), 33 Anastasio; 10 Jiménez (1’st 77 Dalmonte), 23 Lunetta (9’st 21 Stoppa); 9 Inglese (27’st 32 Montalto). A disposizione: 1 Bethers, 13 Farroni, 12 Butano; 5 Del Fabro, 24 Gega; 44 Guglielmotti, 6 De Rose, 20 Frisenna, 37 Forti; 11 De Paoli. Allenatore: Toscano.

Giugliano (4-3-3): 1 Russo; 77 Valdesi, 15 Solcia, 24 Caldore (VK), 3 Oyewale; 8 De Rosa (K), 6 Celeghin (32’st 80 Demirovic), 5 Vallarelli (9’st 17 Giorgione); 10 Del Sole (32’st 70 D’Agostino), 90 Nepi, 32 Balde (19’st 11 Njambe). A disposizione:30 Anacoura, 31 D’Aniello; 25 Galletta, 23 Minelli, 45 Nuredini; 19 Genovese; 72 Esposito. Allenatore: Bertotto.

Arbitro: Antonio Di Reda di Molfetta (Spagnolo di Reggio Emilia- Mastrosimone di Rimini).

Quarto ufficiale: Riccardo Tropiano di Bari.

Note: Ammoniti: Quaini, Dalmonte, Sturaro (C); De Rosa, Balde, Valdesi (G). Recuperi: PT 5’; ST 4’. Angoli 6-0 per il Catania

 

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Eventi

Concluso il “Catania Air Show 2025”, “sensazionale” la performance delle “Frecce Tricolori”

Organizzato dall’Aero Club del capoluogo etneo, con il patrocinio dell’Aeronautica Militare e del Comune, l’Air Show ha messo in scena uno spettacolo che ha “unito precisione militare, capacità operative e potenza scenica” dicono gli organizzatori

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È stato il suggestivo brano “Gli uccelli” di Franco Battiato ad aprire il primo “Catania Air Show”. Piazza Franco Battiato è stata lo scenario ideale per l’ evento che ha radunato una folla composta da migliaia di persone, famiglie, bambini e appassionati di ogni età.

Organizzato dall’Aero Club di Catania con il patrocinio dell’Aeronautica Militare e del Comune, l’Air Show ha messo in scena uno spettacolo che ha “unito precisione militare, capacità operative e potenza scenica” dicono gli organizzatori.

Ad assistere all’evento, anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, il generale Francesco Saverio Agresti e il colonnello Stefano Spreafico, comandante dell’aeroporto di Sigonella.

A rompere il silenzio iniziale sono stati i velivoli dell’Aero Club, seguiti da una spettacolare dimostrazione operativa dei Canadair impegnati in un lancio d’acqua, a simulare un intervento antincendio. Poco dopo, il cielo si è acceso con le evoluzioni acrobatiche di Augusto Fonti e del suo RV10: rotazioni, picchiate e risalite eseguite con estrema precisione e ritmo incalzante.

A dominare la scena, nella fase centrale, è stata la spettacolare sfilata degli elicotteri. Prima l’AW139 della Guardia Costiera, poi la formazione congiunta SH 90, H101 e AB212 del Maristaeli, a testimoniare il coordinamento delle forze navali. A seguito, il passaggio dell’AW139 della Polizia di Stato, poi il PH139D della Guardia di Finanza, la Guardia costiera ha simulato una verricellata per un recupero dalla scogliera, e infine l’AW169 dei Carabinieri, tutti impiegati in sorvoli perfettamente coordinati che hanno mostrato la versatilità dei mezzi nelle missioni di sicurezza e soccorso.

Il momento tecnico più coinvolgente è arrivato con la simulazione SAR (Search and Rescue) dell’Aeronautica Militare, durante la quale l’elicottero HH139 ha eseguito una manovra di recupero in mare in condizioni simulate di emergenza. Subito dopo, la manovra “Renegade” ha rappresentato uno scenario di difesa aerea reale: gli F2000-A Eurofighter del 37° Stormo e i P-72A del 41° Stormo hanno eseguito un’intercettazione tattica in volo che ha lasciato il pubblico col fiato sospeso.

Ma l’apice emotivo, spettacolare e simbolico è stato, come previsto, l’arrivo delle Frecce Tricolori. La “regia” era del comandante, il tenente colonnello pilota Franco Paolo Marocco del 313º gruppo addestramento acrobatico, all’opera da piazza Battiato. La performance si è aperta con una formazione compatta di dieci aeroplani, che ha eseguito una manovra iniziale per poi suddividersi in due sezioni distinte: la prima composta dai Pony 1 e dai Pony 5 (nel gergo l’appellativo identifica i piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), associato a un numero che individua la loro posizione all’interno della formazione) la seconda dai Pony 6 e dai Pony 9, a cui si aggiunge il solista, vera e propria “terza sezione” in termini narrativi. Da lì è iniziato un fitto alternarsi di figure e incroci mozzafiato.

Il programma ha accompagnato il pubblico in un crescendo di emozioni. Tra le figure più spettacolari, la “scintilla tricolore”: nove velivoli che si aprono contemporaneamente in ventaglio disegnando altrettanti spicchi di fumo tricolore, per poi ritrovarsi in un ricongiungimento tecnicamente complesso e visivamente magnetico. Una manovra il cui nome è stato scelto nel 2015.

A chiudere lo spettacolo la grande virgola nel cielo disegnata dalla pattuglia e attraversata verticalmente dal solista: una firma in aria, ormai simbolo inconfondibile della PAN. Il tutto raccontato dallo speaker ufficiale, Giovanni Lopresti, che ha illustrato in tempo reale ogni passaggio, mentre una colonna sonora selezionata -da “Con te partirò” a “Divenire” di Ludovico Einaudi fino alla Turandot di Puccini- restituiva al pubblico una dimensione quasi cinematografica.

Parallelamente allo show in volo, il Villaggio Azzurro ha ospitato stand informativi, simulatori delle Frecce Tricolori, attività per i più piccoli e momenti divulgativi curati dal 41° Stormo di Sigonella, consolidando il ruolo dell’evento anche come strumento di formazione civica e promozione della cultura aeronautica.

Per il primo cittadino, Enrico Trantino, “Il Catania Air Show 2025 ha trasformato i nostri cieli in un palcoscenico di orgoglio, speranza e rinascita. Le Frecce Tricolori e tutte le esibizioni aeree hanno acceso l’entusiasmo della città, dipingendo nell’azzurro sopra di noi la voglia di futuro che anima Catania. È stata molto più di una manifestazione: è un segnale potente, un’iniezione di fiducia collettiva. – ha detto il sindaco- Abbiamo visto la bellezza del lavoro corale, l’eccellenza delle nostre Forze Armate, la partecipazione viva dei cittadini. Ringrazio chi ha reso possibile tutto questo”

Soddisfatto il direttore della manifestazione, Giuseppe Lo Cicero.

“Siamo commossi per l’accoglienza della città, particolarmente fieri per l’esito della manifestazione. È merito della grande sinergia che ha visto impegnati, per mesi, civili e militari. Uno dei compiti fondamentali dell’Aero Club d’Italia è la promozione e diffusione della cultura aeronautica, un patrimonio che si fonda sull’ amicizia e la collaborazione. Ci auguriamo che Catania ospiti di nuovo questo grande evento”.

Per Antonello Calabrese, coordinatore militare dell’evento, non è stato solo uno spettacolo, ma una dichiarazione: Catania ha alzato lo sguardo, ha trovato nel cielo un nuovo spazio di coesione, di orgoglio e di futuro.

 

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