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Calcio serie D, Paternò sconfitto dal Sambiase, ma sfiorando più volte il pari

Gli etnei pagano soprattutto alcune ingenuità sia in difesa che in attacco nonche le assenze di Viaglinisi e di Retucci

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Torna da Lamezia Terme con una sconfitta per 2 a 1 il Paternò di mister Gaetano Catalano nella trasferta contro il Sambiase, eppure se avesse agguantato il pari nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Il Paternò paga soprattutto alcune ingenuità e le assenze di Viaglinisi e di Retucci. Ma sarebbe il caso che la dirigenza rossoazzurra guardi al mercato di riparazione puntato in primis su un attaccante dal “piede caldo” da affiancare ad un ottimo Angelo Guida.

 

La cronaca. Pronti via ed è il Paternò a rendersi pericoloso con Asero che solo davanti al portiere calcia di sinistro e la palla va fuori di poco. Al 12’ ancora Asero su punizione la sfera sorvola la traversa. Al 18’ padroni di casa in vantaggio: tiro ravvicinato di Zerbo su cross di Umbaca, miracolo di Mileto che devia la sfera ma sulla quale si avventa Ferraro che sigla la rete del 1 a 0. Tre minuti dopo Paternò vicino al pari con Papito De Jesus la cui è fuori di poco. Attacca il Paternò che al 34’ reclama un rigore per un presunto tocco con un braccio da parte di un avversario ma per il direttore di gara è tutto regolare. Al 38’ padroni di casa pericolosi con Umbaca sulla corsia di sinistra ma è bravo Panarello a fermarlo. Al 41’ Guida per Carmelo Greco chiuso dalla difesa ospita prima di tentare un diagonale che avrebbe potuto creare qualche problema al portiere lametino. Allo scadere del primo tempo in pieno recupero contropiede del Sambiase ma Panarello e Marino lo chiudono in angolo.

 

Ad inizio ripresa i padroni di casa raddoppiano al 4’ approfittando di un errore a centrocampo degli etnei: Ferraro per Zerbo che batte Mileto in uscita. Il Paternò prova a reagire e al 10’ è pericoloso: Asero mette al centro una palla dove Guida non arriva per un soffio. Al 17’ il Paterno accorcia le distanze: Pinotti per Guida il quale è autore di un tiro a giro che si insacca all’incrocio dei pali. Ospiti che ci credono al paraggio e insistono. Al 23’ il Paterno reclama un altro rigore per un atterramento di Asero ma l’arbitro lascia proseguire. Al 41’ rossoazzurri vicino al pari: sugli sviluppi di una punizione, palla ad Asero che dalla distanza sfiora la traversa. Allo scadere della gara contropiede del Sambiase con la palla che finisce sopra la traversa della porta difesa da Mileto.

 

Sambiase 2

Paternò 1

 

Marcatori: Pt 18’ Ferraro; St 4’ Zerbo, 17’ Guida,

 

Sambiase (4-3-3): Giuliani 6; Marco Perri 6, Valentino Frasson 6, Strumbo 6, Santiago Frasson 5,5; Cataldi 6 (20’ st Carella 6), Piriz 6(11’ st Tiveron 6), Caporello 6; Ferraro 6,5, Zerbo 7, Umbaca 6,5(28’st Cozza 6). A disp: Grisendi, Morra, Dell’Acqua, Antonio Perri, Persico, Gassama, All.: Morelli 6.

 

Paternò (3-5-2): Mileto 6; Panarello 6, Porcaro 6,5, Marino 6,5; Sinatra 6 (13’ st Di Francesco 6), Carmelo Greco 6,5(13’ st Bertella 6), Puglisi 6, Marin 6 (7’ st Pinotti 6), Asero 6; Guida 7, Pato De Jesus 6,5 (45’ st Marco Greco sv). A disp: Tosoni, Catania, Sanseverino, Pappalardo, Merola. All.: Catalano 6

 

Arbitro: Nico Valentini di Brindisi 5,5(Caporto- Sorgente di Taranto)

 

Note: Ammoniti: Porcaro e Carmelo Greco per il Paternò, Piriz, Giuliani, Strumbo, Carella e Perri Marco per Sambiase. Angoli: 4-3 per i padroni di casa. Recuperi: PT 2′, ST 4′.

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

S.M.di Licodia, Carabinieri salvano un cittadino: l’encomio del sindaco

l 18 maggio scorso, due militari hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo

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Un intervento rapido e determinante ha evitato il peggio a Santa Maria di Licodia. Il 18 maggio scorso, due Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno salvato un cittadino che stava per compiere un gesto estremo. Protagonisti dell’operazione il Brigadiere Daniele Caserta e l’Appuntato Scelto con Qualifica Speciale Eugenio Catenazzo, in servizio presso la sezione radiomobile della compagnia carabinieri di Paternò.

Grazie alla loro prontezza e professionalità, i militari sono riusciti a sventare una tragedia, dimostrando ancora una volta il ruolo fondamentale dell’Arma sul territorio.

 Il gesto eroico ha ricevuto il plauso ufficiale del Sindaco di Santa Maria di Licodia, Giovanni Buttò, che ha espresso profonda gratitudine a nome dell’intera cittadinanza:

“All’Arma dei Carabinieri e ai due militari che hanno salvato la vita del nostro concittadino – ha dichiarato –  va il più sentito ringraziamento dell’amministrazione. Il loro intervento è la testimonianza concreta dello spirito di servizio che anima quotidianamente le nostre forze dell’ordine.”

Il Sindaco ha inoltre ribadito l’importanza di un sostegno costante e concreto all’Arma da parte delle istituzioni locali:

“Garantiremo sempre il massimo supporto logistico e operativo ai Carabinieri che lavorano ogni giorno per la sicurezza della nostra comunità. La collaborazione interistituzionale resta una priorità per costruire un territorio più sicuro e coeso.”

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