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Calcio serie D, il Paternò rischia di non iscriversi al prossimo campionato

Il presidente Ivan Mazzamuto, attraverso una nota, ha specificato che da solo “non riesce a sostenere l’intero torneo”. In alternativa sarebbe disposto a “cedere il Paternò Calcio, a costo zero, a persone serie che garantiranno il proseguo del cammino in Serie D”

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Temporali in arrivo per il calcio a Paternò. La società rossazzurra del presidente Ivan Mazzamuto dopo l’appello lanciato, una settimana addietro, agli imprenditori del territorio per sposare il progetto del Paternò calcio in serie D, ha constatato che fino adesso c’è stato un assoluto silenzio sul progetto calcio in città.

“E’ passata un’altra settimana di silenzio e la società ci tiene ad aggiornare la piazza, la tifoseria e gli addetti ai lavori sullo stato delle cose” si legge in una nota diramata dalla dirigenza del Paternò calcio la quale ha sottolineato che la situazione rimane preoccupante. “Purtroppo in città la diffusione di notizie non corrette continua a destabilizzare tutto l’ambiente, in special modo da chi dimostra di non volere il bene di questi colori.

Questa società gestita e diretta dal presidente Ivan Mazzamuto, non riesce a sostenere interamente un campionato di Serie D, per tal motivo si sono fatte altre ipotesi, ma senza arrivare al fallimento che escludiamo in partenza- si legge nella nota stampa- soprattutto per tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni regalando alla piazza la ribalta delle cronache nazionali. Una scelta quasi obbligata per evitare spiacevoli sorprese a stagione in corso”.

In alternativa il presidente Ivan Mazzamuto sarebbe disposto a cedere il Paternò Calcio, a costo zero, ribadendo che la società “è sana, con la garanzia che il club verrà ceduto a persone serie che garantiranno la continuità e il proseguo del cammino in Serie D conquistato con sacrifici, amore e passione”. Intanto il comune di Paternò ha avviato i lavori per la sistemazione e messa in sicurezza dello stadio “Falcone- Borsellino”.

 

Cronaca

Biancavilla, piantine di cannabis nella terrazza di casa, arrestato 19enne

I poliziotti del commissariato di Adrano hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione, in una zona a forte densità abitativa. Da qui il controllo nell’abitazione

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A Biancavilla gli agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato un 19enne per produzione e detenzione ai fini spaccio di marijuana. In particolare i poliziotti hanno scoperto quattordici piantine di marijuana, sistemate in appositi vasi, coltivate con cura sul tetto di casa dal 19enne.

I poliziotti hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione di Biancavilla, in una zona a forte densità abitativa. Per fugare ogni sospetto sulla natura delle piantine, i poliziotti si sono presentati al portone dell’abitazione per effettuare un controllo approfondito, intervenendo con tempestività in modo da impedire qualsiasi forma di occultamento o di distruzione delle piante. Ad aprire la porta di casa è stata la madre del 19enne.

La perquisizione ha confermato le intuizioni dei poliziotti che, giunti nella terrazza a copertura dell’edificio, hanno individuato e recuperato, complessivamente, quattordici vasi con le piantine di cannabis.

Sul posto è stato trovato tutto l’occorrente per la coltivazione, come terriccio e fertilizzante, segno di una meticolosa cura prestata nelle fasi di produzione della cannabis. I poliziotti del commissariato di Adrano hanno ritenuto opportuno estendere la perquisizione anche agli altri ambienti dell’abitazione, rinvenendo nella stanza da letto del 19enne 2,8 grammi di marijuana contenuti in una boccia di vetro e diversi semi di cannabis per un peso di poco più di 14 grammi, per un valore commerciale di circa 15 euro a seme. Sulla sostanza è stata effettuata la verifica con il narcotest che ha confermato la presenza del principio attivo della marijuana.

Sempre all’interno della stanza sono stati trovati un bilancino di precisione e la somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.  Agli agenti non è sfuggita la presenza di altre quattro bocce in vetro, vuote ma ancora intrise di residui di sostanza stupefacente.

Il giovane, presente in casa, si è assunto la responsabilità di quanto ritrovato e ha sottolineato che nessuno in famiglia fosse a conoscenza della sua attività illecita. Il 19enne su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della Questura di Catania, dove è rimasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato.

 

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Cronaca

Paternò, 37enne brontese spacciava a piede in centro, arrestato

L’uomo è stato notato dai carabinieri vicino ad un gruppo di giovani in via G.B. Nicolosi. Sottoposto a controllo all’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi

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I carabinieri della compagnia di Paternò hanno arrestato un 37enne residente a Bronte, per “detenzione ai fini di spacci di sostanza stupefacente”.  In particolare, era circa l’una, quando la pattuglia ha scorto l’uomo mentre, con fare guardingo, percorreva a piedi via Gian Battista Nicolosi, stringendo nella mano qualcosa, per poi raggiungere un gruppo di ragazzi fermi poco più avanti.

Avendolo riconosciuto, l’uomo ha precedenti di polizia giudiziaria, i carabinieri hanno deciso di procedere ad un controllo ma, alla vista dei militari, alcuni dei giovani presenti nelle vicinanze si sono rapidamente allontanati. Raggiunto il 37enne, che è apparso subito nervoso per quell’accertamento, i militari hanno deciso di perquisirlo, scoprendo che aveva nascosto, nel pugno della mano, una dose di marijuana da 1,5 grammi.

All’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri trasparenti contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi e due ritagli di carta di alluminio, utilizzati per il confezionamento delle dosi.

L’uomo è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. e obbligo di dimora nel Comune di Bronte, mentre la droga sequestrata è stata trasmessa al laboratorio competente per gli accertamenti qualitativi e quantitativi.

 

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