Connect with us

Cultura

Catania, 32ª Edizione delle Giornate FAI di Primavera

Un Viaggio nel Cuore della Storia della città

Pubblicato

il

Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, Catania si prepara a ospitare la 32ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, un evento che permette di scoprire e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese. In questa edizione, la città etnea sarà al centro di un percorso che vedrà l’apertura di numerosi luoghi di grande valore storico, tra cui il Palazzo Arcivescovile e la Cuba Bizantina, solitamente inaccessibili al pubblico.

L’importante evento è stato presentato presso il Salone dei Vescovi dell’Arcivescovado di Catania, un luogo che racchiude secoli di storia. Durante la presentazione, Mons. Vincenzo Branchina, Vicario Generale dell’arcidiocesi, ha espresso il proprio onore per la scelta di questo sito storico come sede dell’incontro. Il restaurato Salone di Sant’Agata, tra i luoghi aperti per l’occasione, ha rivelato scoperte sorprendenti che raccontano la storia dell’Europa post Congresso di Vienna, un periodo di nuova unificazione e riequilibrio tra gli Stati. “Un palazzo vescovile che racconta la storia di un’Europa unita”, ha sottolineato Branchina, riferendosi al tema ancora attuale dell’integrazione europea.

Un contributo significativo è stato dato dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, che, tramite un messaggio, ha posto l’accento sull’importanza storica del Palazzo Arcivescovile. Le recenti scoperte emerse durante i lavori di restauro, avviati dopo l’alluvione di due anni fa, hanno svelato scritte sotto strati di carta da parati che celebrano il Congresso di Vienna e il nuovo assetto dell’Europa, con riferimenti particolari alla Gran Bretagna, a Bentinck e Wellington. Un ritrovamento che, come sottolineato dall’Arcivescovo, rappresenta un “documento storico fondamentale non solo per Catania, ma per tutta la Sicilia e l’Europa”.

L’evento è stato moderato dalla Capo Delegazione FAI di Catania, Marilisa Yolanda Spironello, che ha ricordato le parole di Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI: “Custodire la bellezza dell’Italia significa custodire la nostra stessa anima”. Il FAI, nato nel 1975 ispirandosi al modello del National Trust inglese, ha come missione la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Il Sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha sottolineato come le Giornate FAI di Primavera siano un’occasione imperdibile per “conoscere e comprendere il nostro passato”, un gesto che deve motivarci a rendere Catania una città più evoluta e consapevole delle sue radici. Un’opportunità anche per mostrare il nostro orgoglio per una città ricca di storia e bellezza.

Durante il weekend delle Giornate FAI, cittadini e turisti potranno visitare siti storici spesso chiusi al pubblico, accompagnati dagli studenti apprendisti Ciceroni, che guideranno alla scoperta di tesori nascosti e racconti lontani. Tra i luoghi aperti al pubblico spiccano il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo degli Elefanti, la Cuba Bizantina a Castiglione di Sicilia e le Terme della Rotonda, tutti luoghi di indiscusso valore storico e culturale.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano così come un’occasione unica per immergersi nella storia e nella cultura di Catania, ma anche per riflettere sull’importanza di custodire il nostro patrimonio per le future generazioni.

amministrazione

Belpasso, “Giornata mondiale del rifugiato, il comune aderisce all’iniziativa

Inaugurata per tale circostanza una panchina dedicata ai rifugiati che si trova nel parco comunale antistante il Palazzo di città.

Pubblicato

il

Anche Belpasso ha celebrato ieri la “Giornata mondiale del Rifugiato”. Una data istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “proprio per farci riflettere sui principi fondamentali che tutelano chi è costretto a fuggire dalla propria terra in cerca di un futuro migliore” dicono dal comune. Per tale ragione la città di Belpasso si è unita alla giornata mondiale de rifugiato nel nome dell’inclusione e della speranza inaugurando una panchina dedicata ai rifugiati che si trova nel parco comunale antistante il Palazzo di città.

“Non è una panchina qualunque, ma un vero simbolo di speranza e accoglienza che ci ricorda la necessità che ogni “straniero” si senta parte di questo paese, che si senta a casa nel territorio che lo sta ospitando- hanno specificato dall’ente comunale-  E’ un invito a non sottovalutare mai l’opportunità legittima che tutti possono rinascere e costruire una nuova vita, anche lontano dalla propria terra e dalle guerre.

Ringraziamo la Cooperativa Iride per la sensibilità di questa iniziativa” Presenti all’iniziativa gli assessori Tony Di Mauro e Maria Grazia Motta

Continua a leggere

Cultura

Catania, il murale “Déjà-vu” di Ligama sulla circonvallazione della città

“Ho voluto rappresentare – ha spiegato l’artista – un’immagine familiare e allo stesso tempo destabilizzante: un ‘déjà-vu’. Un incontro con sé stessi, un gesto di cura in mezzo al caos urbano”

Pubblicato

il

È il verde, simbolo di natura, cura e rigenerazione, a dominare il nuovo eco-murales realizzato alla circonvallazione di Catania dall’artista Ligama.

L’opera, donata da Covei, storica concessionaria Volvo, in occasione dei quarant’anni di attività dell’azienda, è stata ufficialmente consegnata nella giornata di ieri alla città dall’Amministratore Delegato di Covei, Salvatore Gangi, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi e del docente dell’Accademia di Belle arti di Catania Salvatore Lo Giudice.

“Déjà-vu” si estende su una superficie di 150 metri quadri, dipinta su una parete ad alto scorrimento. L’opera è stata realizzata utilizzando colori al quarzo base acqua e innovativi colori fotocatalitici Airlite, rispettando i principi dell’economia circolare in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Un progetto che unisce arte e sostenibilità, trasformando un angolo urbano, ad alto traffico, in uno spazio di riflessione e bellezza condivisa.

Il murales di Ligama per Covei è nato come un cantiere a cielo aperto, accessibile e visibile alla cittadinanza fin dal primo giorno. Una partecipazione condivisa anche dall’Assessore all’Ambiente, Ecologia e Verde Pubblico, Massimo Pesce, che nei giorni scorsi ha voluto essere presente di persona al cantiere.

Studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania, guidate dai docenti Daniela Costa, Salvatore Lo Giudice e Giuseppe Puglisi, hanno affiancato Ligama nella realizzazione, partecipando attivamente a ogni fase. Al centro del murales, due figure femminili si osservano in silenzio, immerse in una rigogliosa vegetazione e illuminate dalla calda luce del tramonto. Una porge all’altra dei garofani bianchi e rosa: un gesto semplice ma intenso, che evoca gentilezza, cura, dialogo e riconoscimento reciproco.

La figura dai capelli dorati e carnagione chiara richiama Sant’Agata, patrona della città, simbolo di forza e devozione. Il titolo “Déjà-vu” evoca la sensazione di aver già vissuto quella scena, un riconoscimento imperfetto che richiama la natura ripetitiva e automatica della vita contemporanea. In questo contesto frenetico, l’opera si impone silenziosa e decisa tra il traffico, catturando per un attimo l’attenzione di chi passa e stimolando una riflessione profonda.

“Ho voluto rappresentare – ha spiegato Ligama – un’immagine familiare e allo stesso tempo destabilizzante: un ‘déjà-vu’. Un incontro con sé stessi, un gesto di cura in mezzo al caos urbano. L’opera invita alla consapevolezza, a rallentare e guardare davvero. Mi sono ispirato alla suggestione pittorica de ‘La riproduzione vietata’ di Magritte, per la sua forza visiva e concettuale”.

 

Continua a leggere

Trending