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Cronaca

Catania, adesca turista polacca e tenta di approfittarne, 19enne denunciato

La donna è stata avvicinata dal giovane che le ha proposto un giro in scooter per esplorare i vicoli storici della città e la ragazza fidandosi ha accettato l’invito,ma poco dopo l’indagato avrebbe tentato di baciarla

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A Catania un 19enne è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni di una turista polacca di 45 enne.  In particolare la donna, che da qualche giorno soggiornava presso un b&b a Catania insieme a due amiche, si trovava nel centro della città per una serata di svago, che prevedeva prima la cena e poi bere qualcosa in un locale del centro. Proprio durante questo momento, la donna è stata avvicinata da un giovane, che le ha proposto un giro in scooter per esplorare i vicoli storici della città.

La turista, fidandosi delle buone intenzioni del ragazzo, ha quindi accettato l’invito. Tuttavia, quando la vittima ha chiesto di essere riaccompagnata, il giovane ha deciso di proseguire la marcia, fermandosi poco dopo in un vicolo poco distante la piazza Federico di Svevia. Qui il ragazzo, strattonandola per un braccio, avrebbe tentato di baciarla, senza il suo consenso.  Fortunatamente, la donna è riuscita a liberarsi dalla presa del suo aggressore e a fuggire, chiedendo aiuto.

Provvidenziale a quel punto l’intervento di un cittadino che si trovava nei paraggi e che, accortosi della situazione, è intervenuto in suo soccorso, chiamando il 112 NUE e consentendo così l’arrivo tempestivo della pattuglia dei carabinieri. I militari dell’Arma hanno subito soccorso la donna, affidandola alle cure dei sanitari del 118, ma non hanno trovato il 19enne, che dopo il fallito tentativo di violenza, è immediatamente scappato, sperando di farla franca. Ma la dettagliata descrizione fatta dalla vittima hanno consentito di identificarlo nel giro di poche ore.  Mentre quindi la turista, dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale San Marco senza aver riportato lesioni, si trovava in caserma per sporgere denuncia-querela, il 19 enne è stato denunciato e dovrà rispondere delle accuse di tentata violenza sessuale

Cronaca

Ss121, tamponamento in territorio di Belpasso

Sul posto un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia

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Un tamponamento si è verificato intorno alle 13:00 di oggi sulla Ss 121 in territorio di Belpasso, corsia di marcia direzione Catania, poco distante dal centro commerciale Etnapolis. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia per prestare soccorso ai feriti. Il traffico sta subendo al momento rallentamenti e sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Belpasso per procedere con i rilievi.

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Cronaca

Randazzo, tentata truffa ai danni di anziana di quasi 100 anni, sventata dai carabinieri

Denunciati due uomini di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale. I due avrebbero agito mettendo in atto la truffa del “finto carabiniere”

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Ancora una volta gli incontri tenuti dall’Arma nei luoghi di aggregazione frequentati soprattutto da persone ritenute più vulnerabili, finalizzati ad illustrare ai partecipanti le metodologie maggiormente utilizzate da malviventi specializzati in truffe a persone anziane, ha consentito ai carabinieri della compagnia di Randazzo, in sinergia con i loro colleghi della compagnia di Patti (ME), di denunciare due catanesi incensurati di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale.

Vittime di turno, stavolta, un 79enne di Bronte e, addirittura, un’anziana 99enne di Santa Domenica di Vittoria (ME), presi di mira dai due malviventi che dicevano di essere carabinieri al telefono, tentando di abbindolarli con la solita scusa: <<… sua nipote ha causato un grave incidente stradale ed è trattenuta in caserma …>>, con la successiva accomodante “proposta” di rilasciarla su cauzione a fronte della consegna di denaro e gioielli.

I due truffatori avevano agito nella mattinata, tanto che ai veri carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Randazzo erano già arrivate numerose segnalazioni di tentate truffe ai danni di anziani, sia nel territorio comunale sia in quello di Bronte. Tutti i tentativi erano falliti grazie alle informazioni diffuse dall’Arma di Catania durante gli incontri informativi con la cittadinanza. Appena ricevuta la notizia, i militari di Randazzo hanno immediatamente impiegato tutti gli equipaggi disponibili per individuare i responsabili e coglierli in flagrante, attivando diversi servizi di controllo sul territorio.

I due malviventi, però, avendo fatto terra bruciato in quelle località, si erano già spostati verso il messinese, a Santa Domenica Vittoria, dove hanno tentato la truffa ai danni di una 99enne. Provvidenziale è stato l’intervento dei vicini di casa e di un parente, che si sono accorti in tempo di quanto stava accadendo e hanno avvisato i carabinieri. I militari sono arrivati rapidamente sul posto, ma i due truffatori, notando la pattuglia, hanno abbandonato il bottino di 1.000 euro che stavano per ricevere dalla vittima e sono fuggiti a bordo di un’utilitaria a noleggio. Ne è scaturito un inseguimento durante il quale hanno anche rischiato di investire un carabiniere che aveva tentato di fermarli.

Allertati, quindi, tutti i Comandi limitrofi, gli investigatori dell’Arma delle due province hanno subito bloccato tutte le possibili vie di fuga dei malviventi, che correndo sulla SS116 hanno tentato di attraversare il viadotto Alcantara imboccandolo a folle velocità. Loro malgrado, a un passo dalla fine del ponte, sono stati dai carabinieri di Randazzo, che sono riusciti a bloccarli, costringendoli a fermarsi e a scendere dal mezzo.

I due sono stati perquisiti, ma non è stata trovata traccia di denaro o gioielli, evidente segno che i numerosi tentativi di truffa erano rimasti tali. Dall’analisi dei telefonini dei due giovani i dispositivi cellulari in loro possesso, gli investigatori del nucleo operativo hanno potuto rilevare messaggi e movimenti, dove si trovavano traccia dei loro tentativi di truffa. La loro partecipazione alla commissione dei reati, poco dopo però, è stata inoltre confermata dal riconoscimento da parte delle vittime e dei testimoni. I due giovani catanesi quindi, sono stati denunciati a piede libero per i reati di tentata truffa continuata, in concorso, e di resistenza a pubblico ufficiale.

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