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Cultura

Catania, al consultorio familiare di Librino il murale dell’artista Ligama

L’opera evoca la cura come dimensione fondamentale della condizione umana

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“Libera, natura, umana” è il titolo di un murale che l’artista siciliano Ligama ha realizzato all’ingresso del Consultorio familiare di Librino dell’Asp di Catania. Raffigura una grande dea alata che si prende cura della comunità, simboleggiata da ulivi con foglie e frutti verdi e rossi ed evoca la cura come dimensione fondamentale della condizione umana, della sua libertà e della sua diversità.

Con quest’opera Ligama invita a una riflessione sui diversi modi di prestare attenzione e di stare in relazione con sé stessi e gli altri, modi che guidano verso la promozione umana e relazioni generative.   Un messaggio voluto e condiviso anche dagli operatori del Consultorio familiare e dalla Direzione del Pta di Librino, che hanno promosso e sostenuto l’iniziativa, che ha registrato anche numerose adesioni, apprezzandone in particolare la finalità e il messaggio di benessere e coesione sociale per la comunità servita dal presidio sanitario.

“È un murale – da detto il direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Laganga Senzio – che parla di presente e di futuro, di vita e di cura. Aggiungiamo anche che l’opera è di un artista straordinario come Ligama, che con generosità ha risposto all’invito degli operatori del Consultorio. Sono tutti elementi che ci permettono di apprezzare il valore dell’opera in sé e la sua unicità nella relazione con il contesto per la quale è stata pensata e realizzata.

Siamo grati al maestro Ligama e a tutti i protagonisti di questa iniziativa che speriamo possa essere replicata anche in altre strutture”. L’artista ha anche impreziosito alcune stanze del Consultorio familiare con alcune opere che riprendono i suoi famosi Pixel e nelle quali sono raffigurati rami di ulivo e di carrubo simboli di rigenerazione, resistenza e bellezza.

ambiente

Nicolosi, Il laboratorio “Mount Etna” ripensa l’abitare sul vulcano

Un workshop internazionale esplora nuove soluzioni per l’integrazione tra natura e architettura

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L’Etna diventa il fulcro di un’importante iniziativa di ricerca internazionale volta a esplorare strategie innovative per la tutela del paesaggio, la riqualificazione dei ruderi e la valorizzazione del sottosuolo archeologico del vulcano attivo più grande d’Europa, riconosciuto come Patrimonio dell’UNESCO.

Dal 21 al 23 febbraio, la sede del Parco dell’Etna a Nicolosi ospiterà il laboratorio di architettura “Mount Etna. Abitare il vulcano, memorie, tecniche, natura”, promosso dall’Ente Parco dell’Etna in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia e con il patrocinio dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana. Il progetto vede anche il coinvolgimento dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Federico II.

L’iniziativa riunisce esperti e ricercatori provenienti da prestigiose università internazionali, tra cui Palermo, Catania, Napoli, Madrid, Barcellona, Smirne e Parigi, affiancati da cinque gruppi di progettazione etnei. Il programma di studi si concentra su un nuovo modello di ristrutturazione e fruizione dei ruderi, basato su un approccio filologico e critico, nel rispetto delle carte del restauro e delle moderne teorie architettoniche sul rapporto tra antichità e contemporaneità.

“Natura abitata” sarà il tema centrale del laboratorio, con l’obiettivo di individuare soluzioni architettoniche sostenibili per integrare il paesaggio etneo con la vita delle comunità locali. Il workshop vedrà la partecipazione di specialisti in vulcanologia, architettura, geologia e diritto, favorendo un dialogo interdisciplinare su storia, arte, ambiente e tecnologia.

Come sottolineato dall’architetto Francesco Finocchiaro, direttore del Dipartimento Architettura e Paesaggi di Archeoclub d’Italia, il progetto rappresenta non solo un’importante occasione di ricerca e sperimentazione, ma anche un’opportunità di cooperazione tra enti, studiosi e progettisti per ripensare il modo in cui l’uomo abita il territorio etneo, conciliando memoria, tecnica e natura.

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Cultura

Paternò, Presentazione del catalogo “Memorie Ritrovate”

Racconto del percorso espositivo curato dall’Archeoclub Ibla Major

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Stamattina l’Aula Magna del Liceo Statale “Francesco De Sanctis” di Paternò ha ospitato la presentazione del catalogo della mostra “Memorie Ritrovate”, un progetto curato dallArcheoclub d’Italia, sezione Ibla Major di Paternò. L’evento ha rappresentato la conclusione di un percorso che ha visto la scuola trasformarsi in un vero e proprio museo, ospitando 55 reperti archeologici di epoca greco-romana, provenienti da collezioni private e depositi museali.

La mostra, che si è svolta dal 29 aprile al 31 maggio 2024, ha avuto un impatto significativo sulla comunità scolastica e locale, offrendo agli studenti l’opportunità di approfondire la storia del loro territorio e di confrontarsi con il patrimonio culturale in modo diretto e coinvolgente. La dirigente scolastica, prof.ssa Santa Di Mauro, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per l’educazione alla bellezza e la valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Durante la presentazione del catalogo, sono intervenuti rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania, dell’Archeoclub d’Italia e gli autori del catalogo, che hanno illustrato il processo di recupero e valorizzazione dei reperti, nonché le metodologie didattiche adottate per l’allestimento della mostra. È stata inoltre discussa l’importanza della collaborazione tra istituzioni scolastiche, enti culturali e associazioni per la promozione e la tutela del patrimonio storico e archeologico.

Il catalogo, disponibile in formato PDF sul sito web del Liceo “Francesco De Sanctis”, rappresenta un’importante risorsa per studiosi, studenti e appassionati di archeologia, offrendo una panoramica dettagliata dei reperti esposti e delle attività didattiche svolte durante la mostra.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, evidenziando il ruolo fondamentale delle scuole nella promozione della cultura e nella formazione di una cittadinanza consapevole e attiva.

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