Troppe donne, sono davvero troppe le donne vittime della furia omicida maschile. E’ davvero giunto il tempo di cambiare, nella relazione uomo-donna, metodo, basi, approccio, esiti. Si avverte l’urgenza di un cambiamento. Un cambiamento che deve coinvolgere entrambi i sessi, uniti verso un unico scopo. Nasce da qui, l’iniziativa, prevista per il prossimo 19 aprile a Caltagirone, unica e dal forte significato simbolico, organizzata dal comitato #noncisonoscuse. L’evento, pensato per sensibilizzare la società civile sulla piaga della violenza di genere e dei femminicidi, mira a promuovere un profondo cambiamento culturale attraverso un gesto collettivo. Un evento, quello di Caltagirone, che vuole affidare, ora, anche agli uomini un ruolo centrale.
La manifestazione, infatti, prevede due cortei distinti che convergeranno in un momento di unione simbolica. Alle 16:30, un gruppo di soli uomini partirà da Piazza Risorgimento, percorrendo le vie della città con un messaggio chiaro e deciso contro la cultura della sopraffazione e della violenza. Successivamente, alle 18, le donne si uniranno al corteo maschile sul Ponte di San Francesco, per completare insieme l’ultimo tratto del percorso fino a Piazza Municipio.
L’idea del comitato nasce dalla consapevolezza che la battaglia contro la violenza di genere appartiene tanto alle donne quanto agli uomini e che l’azione di contrasto per l’abbattimento di quella sottocultura di prevaricazione del maschile sul femminile che, stando alla cronaca, resiste ancora nella relazione uomo-donna, non debba essere una battaglia esclusivamente femminile, come spiegato dall’avvocato Luca Cultrera, promotore dell’evento. “La violenza di genere ha radici profonde, ma coinvolge entrambi i generi. È necessario che anche gli uomini si assumano la responsabilità e il dovere di agire concretamente per un cambiamento,” ha dichiarato Cultrera.
“L’incontro con le donne, che attendono gli uomini quasi a fine corteo per poi percorrere l’ultimo tratto assieme – sottolinea Cultrera – è la metafora di un percorso che va fatto necessariamente assieme dopo il riconoscimento da parte dell’uomo che il cammino è lungo e che è rimasto indietro”.
L’evento non si limita alla denuncia, ma si propone come un momento di costruzione e impegno per il futuro. “L’educazione al rispetto, alla gentilezza, l’esempio e l’azione concreta devono diventare gli strumenti per un autentico cambiamento culturale,” ha sottolineato Cultrera. La piazza, dunque, ritorna a essere un luogo di riflessione e progettualità, un punto di partenza per un nuovo modo di stare insieme, non solo uomini e donne, ma anche bambini e ragazzi, coinvolgendo tutte le generazioni.
Il comitato #noncisonoscuse invita tutti a partecipare per testimoniare l’impegno comune nella lotta contro la violenza e per ribadire che la società può e deve fare la sua parte, con uomini e donne che sfilano fianco a fianco per costruire una cultura fondata sul rispetto reciproco e la solidarietà.