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Catania, arrestato 20enne, ha opposto resistenza durante controllo, feriti due agenti

Il ragazzo ha investito con uno scooter un agente nel tentativo di fuggire, il poliziotto ne avrà per 30 giorni avendo riportato la frattura della mano

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A Catania un agente di polizia ha riportato la frattura di una mano (ne avrà per 30 giorni) dopo che un ragazzo di 20 anni lo ha investito con uno scooter nel tentativo di fuggire durante un controllo nel rione Picanello. Lo scooter su cui viaggiava il ventenne si è schiantato contro la volante della polizia di stato danneggiandola.

Il ventenne ha tentato la fuga a piedi, ma è stato inseguito e bloccato da un agente, che il ragazzo ha più volte colpito nel tentativo di liberarsi. Il giovane è stato poi bloccato con l’aiuto di altre pattuglie delle volanti arrivati sul posto e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il secondo agente ha riportato delle contusioni in varie parti del corpo giudicate guaribili in cinque giorni.

Il 20enne era a bordo di uno scooter fermato dalla pattuglia delle Volanti della Questura di Catania nel rione Picanello. Il capo pattuglia, sceso dall’auto, gli ha, quindi, chiesto di esibire i documenti e di aprire il vano porta caschi per ispezionare il mezzo. A quel punto il giovane ha accelerato e per guadagnare la fuga ha investito l’agente.

 

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Sicilia, terremoto avvertito in tutta la fascia orientale

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Una scossa di terremoto è stata avvertita da gran parte della popolazione della fascia orientale siciliana alle ore 03:26. Epicentro del sisma nel mare Ionio Meridionale. Gli strumenti dell’Ingv-OE hanno registrato una magnitudo di 4.8 e profondità di 48km. La scossa sarebbe stata avvertita da Taormina a Siracusa e in tutti i paesi etnei.

NOTIZIA AGGIORNAMENTO ORE 7 

Arrivano le prime reazioni dalle amministrazioni comunali. Il sindaco di Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca, ha già annunciato la chiusura degli istituti scolastici per verificare eventuali danni strutturali.

“Da un primo giro sembra che non ci siano danni. In ogni caso ho predisposto ordinanza chiusura scuole per verificare meglio all’interno.
Per i ragazzi sarà una vacanza anticipata, per i genitori capisco invece che è disagevole doversi organizzare così su due piedi e mi dispiace. Probabilmente c’è qualche genitore che ancora non ha ancora avuto modo di venirlo a sapere, magari perché non si è neanche accorto del terremoto stanotte, vi prego pertanto di fare un passaparola.
Mi prendo io la responsabilità della decisione, che è dettata magari da un eccesso di zelo e prudenza ma anche dal fatto che in centro abbiamo due cantieri in corso proprio nelle scuole con attrezzature e scavi importanti e non voglio prendere alcun rischio.
Trattandosi di ordinanza per ricognizione danni, essa riguarda solo le scuole pubbliche, ogni istituto privato è libero di prendere la decisione che ritiene più opportuna in base allo stato delle proprie strutture”.
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Caltagirone: corteo di uomini contro la violenza di genere

Il Comitato #noncisonoscuse in corteo per le strade di Caltagirone per dire un forte no alla cultura della violenza di genere.

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Troppe donne, sono davvero troppe le donne vittime della furia omicida maschile. E’ davvero giunto il tempo di cambiare, nella relazione uomo-donna, metodo, basi, approccio, esiti. Si avverte l’urgenza di un cambiamento. Un cambiamento che deve coinvolgere entrambi i sessi, uniti verso un unico scopo. Nasce da qui, l’iniziativa, prevista per il prossimo 19 aprile a Caltagirone, unica e dal forte significato simbolico, organizzata dal comitato #noncisonoscuse. L’evento, pensato per sensibilizzare la società civile sulla piaga della violenza di genere e dei femminicidi, mira a promuovere un profondo cambiamento culturale attraverso un gesto collettivo. Un evento, quello di Caltagirone, che vuole affidare, ora, anche agli uomini un ruolo centrale.

La manifestazione, infatti, prevede due cortei distinti che convergeranno in un momento di unione simbolica. Alle 16:30, un gruppo di soli uomini partirà da Piazza Risorgimento, percorrendo le vie della città con un messaggio chiaro e deciso contro la cultura della sopraffazione e della violenza. Successivamente, alle 18, le donne si uniranno al corteo maschile sul Ponte di San Francesco, per completare insieme l’ultimo tratto del percorso fino a Piazza Municipio.

L’idea del comitato nasce dalla consapevolezza che la battaglia contro la violenza di genere appartiene tanto alle donne quanto agli uomini e che l’azione di contrasto per l’abbattimento di quella sottocultura di prevaricazione del maschile sul femminile che, stando alla cronaca, resiste ancora nella relazione uomo-donna, non debba essere una battaglia esclusivamente femminile, come spiegato dall’avvocato Luca Cultrera, promotore dell’evento. “La violenza di genere ha radici profonde, ma coinvolge entrambi i generi. È necessario che anche gli uomini si assumano la responsabilità e il dovere di agire concretamente per un cambiamento,” ha dichiarato Cultrera.

L’incontro con le donne, che attendono gli uomini quasi a fine corteo per poi percorrere l’ultimo tratto assieme – sottolinea Cultrera – è la metafora di un percorso che va fatto necessariamente assieme dopo il riconoscimento da parte dell’uomo che il cammino è lungo e che è rimasto indietro”.

L’evento non si limita alla denuncia, ma si propone come un momento di costruzione e impegno per il futuro. “L’educazione al rispetto, alla gentilezza, l’esempio e l’azione concreta devono diventare gli strumenti per un autentico cambiamento culturale,” ha sottolineato Cultrera. La piazza, dunque, ritorna a essere un luogo di riflessione e progettualità, un punto di partenza per un nuovo modo di stare insieme, non solo uomini e donne, ma anche bambini e ragazzi, coinvolgendo tutte le generazioni.

Il comitato #noncisonoscuse invita tutti a partecipare per testimoniare l’impegno comune nella lotta contro la violenza e per ribadire che la società può e deve fare la sua parte, con uomini e donne che sfilano fianco a fianco per costruire una cultura fondata sul rispetto reciproco e la solidarietà.

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