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Cronaca

Catania, arrestato 35enne per maltrattamenti in famiglia

La compagna ha riferito ai poliziotti che le violenze sarebbero andate avanti da anni e l’uomo l’avrebbe minacciata di tagliarsi le vene e le avrebbe impedito più volte di uscire di casa.

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La Polizia di Stato ha arrestato un 35enne di origini polacche per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e della madre. In particolare lo scorso 25 dicembre, poco prima dell’ora di pranzo, una volante è intervenuti presso un’abitazione, ubicata nella zona di via Principe Nicola a Catania. Era giunta una chiamata in sala operativa da parte di una donna che aveva riferito di essere stata aggredita dal proprio compagno.

La donna ha raccontato ai poliziotti che l’uomo, un 35enne di origini polacche, avendo sentito il miagolio del gatto provenire da un’altra stanza della casa, si sarebbe alzato di scatto dal letto, recandosi in cucina dove avrebbe inveito contro la propria madre, e, poi, tornato in camera da letto, avrebbe urlato frasi minacciose e offensive nei confronti della compagna.  In tale occasione, la donna, originaria della Repubblica Dominicana, lo avrebbe colpito con uno schiaffo e il 35enne, di tutta risposta, l’avrebbe afferrata per i polsi strattonandola e le avrebbe stretto le mani intorno al collo.

L’uomo ha ammesso di fare da tempo uso di sostanze stupefacenti, come riferito anche dalla madre lì presente e dalla compagna, le quali hanno raccontato che, nell’ultimo periodo, il consumo eccessivo di droga lo avrebbe reso più violento, provocandogli scatti d’ira e sbalzi d’umore.  La compagna ha riferito ai poliziotti che le violenze sarebbero andate avanti da anni; l’uomo l’avrebbe minacciata di tagliarsi le vene e le avrebbe impedito più volte di uscire di casa.

Tuttavia, per amore del figlio avuto nel 2020 la donna non aveva mai avuto il coraggio di allontanarlo e denunciare, nonostante avesse effettuato delle segnalazioni a seguito delle quali era stato emesso nei confronti del compagno un provvedimento di ammonimento.

I poliziotti hanno ascoltato anche la madre del 35enne, che ha loro raccontato di essere stata più volte testimone delle condotte violente poste in essere dal figlio e di averle subite a sua volta, aggiungendo che l’uomo farebbe uso di sostanze stupefacenti ormai da tanti anni, avanzando continue richieste di denaro per poter comprare la droga, e che l’avrebbe aggredita fisicamente e minacciata di morte.Il 35enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e condotto presso la casa circondariale di Piazza Lanza in attesa del giudizio di convalida dinanzi al giudice.

 

Cronaca

Catania, ubriaco con passamontagna e coltello minaccia cassiere di un bar, arrestato

Si tratta di un 35enne originario dell’Algeria, già noto alle forze dell’ordine per precedenti contro il patrimonio. Ad allertare le forze dell’ordine un passante

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Si è introdotto in un bar con il volto coperto da un passamontagna e con un coltello in mano per minacciare i dipendenti nel tentativo di farsi consegnare l’incasso. A sventare la tentata rapina, poco dopo la mezzanotte, in un’attività commerciale di via VI Aprile sono stati gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti su segnalazione di un passante.

L’uomo, un 35enne originario dell’Algeria, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, era visibilmente ubriaco, ma ciò non gli ha impedito di minacciare il banconista, puntandogli contro un coltello. In quell’istante un uomo che stava passando davanti al bar ha visto tutta la scena e ha immediatamente chiesto l’intervento della Polizia.

In pochi istanti, la Sala Operativa della Questura ha diramato la segnalazione alla volante di zona. Non appena il 35enne ha sentito le sirene della volante è uscito dal bar per fuggire verso piazza Martiri della Libertà, riuscendo a disfarsi del coltello.

I poliziotti l’hanno rincorso senza mai perderlo di vista fino a quando l’hanno definitivamente bloccato, mettendo fine alla sua fuga durata soltanto una manciata di minuti.

Grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza del bar, i poliziotti hanno ricostruito la dinamica dei fatti, identificando con assoluta certezza il 35enne algerino che è stato denunciato dal banconista, perquisito e trovato in possesso del passamontagna utilizzato nel bar.

L’uomo è stato arrestato per tentata rapina aggravata ed è stato condotto in carcere in attesa del giudizio di convalida davanti al Gip.

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Cronaca

Catania, controllata una stalla “non idonea” nel rione San Cristoforo, denunciato 49enne

Il garage dove si trovava un cavallo non era idoneo a garantire il benessere dell’animale. Nei confronti dell’uomo è scattata una denuncia nonché delle sanzioni. L’equino è stato sequestrato

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La Polizia di Stato di Catania, assieme ai medici del Dipartimento di prevenzione veterinaria-Servizio di sanità veterinaria dell’Asp, hanno controllato una stalla situata nel quartiere San Cristoforo, dove era stata segnalata la possibile presenza di animali a causa del forte odore di letame sprigionato.

Dopo aver rintracciato il titolare, i poliziotti e i veterinari hanno fatto accesso all’interno della stalla per compiere tutti gli accertamenti del caso. Dalle verifiche compiute nell’immediatezza dai medici veterinari dell’ASP è stato possibile riscontrare che, nonostante il cavallo fosse in ottima salute, munito di microchip e di passaporto, il garage adibito a ricovero per l’equide era privo del codice aziendale e dei requisiti necessari per ottenerlo e comunque non era idoneo a garantire il benessere dell’animale.

Per tale ragione, l’uomo, un 49enne di Catania è stato denunciato per malgoverno di animali e nei suoi confronti sono state elevate sanzioni per un ammontare di oltre 4.500 euro. Il cavallo è stato sequestrato ed affidato ad un’azienda specializzata.

L’attività della Polizia di Stato e del Servizio veterinari dell’ASP si inserisce in un più ampio e costante monitoraggio effettuato dalla Questura di Catania relativamente al fenomeno delle stalle abusive che ha consentito, anche quest’anno, l’efficace tutela della salute e della vita di diversi cavalli, il sequestro di stalle abusive, nonché un’incisiva azione di prevenzione della macellazione abusiva e delle corse clandestine.

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