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Cronaca

Catania, arrestato dai carabinieri 17enne, avrebbe pubblicizzato la droga sulla chat

Il giovane avrebbe messo su WhatsApp e Telegram foto, video e prezzi dello stupefacente da vendere, gestendone la cessione.

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Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ il reato contestato ad un minore di 17 anni che è stato arrestato in flagranza dai carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante.  Il giovane, da quanto accertato dalle forze dell’ordine, avrebbe messo su chat di WhatsApp e Telegram foto, video e prezzi della droga da vendere, gestendone la cessione. Poi si sarebbe appostato vicino a un istituto scolastico in attesa dei suoi ‘clienti’. Per gli investigatori quella attuata dal giovane sarebbe stata una sorta di campagna ‘pubblicitaria’ per mettere in vendita il prodotto.

Il minorenne è stato controllato da militari del nucleo operativo della compagnia Piazza Dante mentre era su un motociclo posteggiato vicino a un istituto scolastico. In una tasca del suo giubbotto sono stati trovati 86 grammi di marijuana e 10 grammi di hashish. La droga è stata sequestrata assieme a 70 euro, ritenuti provento dello spaccio.     Durante una successiva perquisizione nell’abitazione di residenza, i carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato altri 40 grammi di marijuana e 70 grammi di hashish, oltre a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento e 1.820 euro, ritenuti anche questi un guadagno illecito.

Ispezionando le chat di WhatsApp e Telegram presenti nel cellulare del minorenne i carabinieri hanno scoperto che l’indagato avrebbe pubblicato  quotidianamente foto, video e prezzi della sostanza stupefacente, gestendone la compravendita con i suoi acquirenti. Dopo l’operazione, il 17enne è stato condotto in un Centro di prima accoglienza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  Dopo l’udienza di convalida dell’arresto è stato sottoposto alla misura della permanenza in casa, con “divieto di comunicare con terze persone, che non siano i familiari, anche a mezzo telefonico e telematico”.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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