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Cronaca

Catania, controlli da parte della polizia al MAS, sanzioni per oltre 30 mila euro

Attività disposta dal Questore etneo per verificare la tracciabilità dei prodotti presenti nei box del mercato e la regolarità della posizione lavorativa di tutti gli operatori delle 90 attività commerciali

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È scattata alle 4.30 di ieri mattina l’operazione di controllo coordinata dalla Polizia di Stato al Mercato Agroalimentare Siciliano di Catania, disposta dal Questore etneo per verificare la tracciabilità dei prodotti presenti nei box del mercato, la regolarità della posizione lavorativa di tutti gli operatori delle 90 attività commerciali, come pure le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, l’igiene degli spazi destinati alla conservazione delle derrate alimentari e la genuinità degli alimenti.

La complessa attività ha visto impegnati sinergicamente oltre 50 poliziotti appartenenti alla Divisione Anticrimine, alla squadra Volanti, alle Unità cinofili, al Reparto Mobile, al Reparto Prevenzione Crimine, alla Polizia Stradale, alla Polizia Scientifica, 15 operatori del Corpo Forestale dello Stato, unitamente ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, al personale dell’Asp Veterinaria, Igiene pubblica, dello Spresal e dell’Ispettorato del Lavoro. Complessivamente sono state identificate 1188 persone di cui 488 note alle Forze dell’Ordine e sono stati controllati 863 veicoli, alcuni sanzionati dalla Polizia Stradale e della Polizia Locale, per un importo totale pari a 3662 euro, per diverse irregolarità che hanno portato anche alla confisca di un camion in quanto privo di assicurazione e già sottoposto a fermo amministrativo per lo stesso motivo.  I poliziotti delle Unità Cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno trovato un sacchetto con della marijuana divisa in diverse dosi, probabilmente gettato via non appena i cani antidroga hanno fatto ingresso al mercato.

Sul tema del rispetto delle normative sul lavoro è al vaglio la posizione di diversi operatori delle attività commerciali presenti all’interno della struttura.  Sul tema della tracciabilità dei prodotti, il servizio di controllo ha permesso di rinvenire ben 18 tonnellate di prodotti ortofrutticoli privi di tracciabilità in alcuni box controllati dal Corpo Forestale. La mancanza di questo requisito non consente di conoscere l’esatta provenienza dei prodotti per cui è scattato immediatamente il sequestro, come pure sono state comminate le relative sanzioni amministrative per un totale di 12 mila euro.

Gli alimenti sequestrati sono stati sottoposti ad una verifica sulla salubrità che ha dato esito positivo per cui i prodotti sono stati donati al Banco Alimentare, presente nell’area mercatale con alcuni box, come pure sono stati distribuiti ad enti di beneficenza in modo da poter aiutare i meno abbienti.

Sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, diverse irregolarità sono state accertate dai Vigili del Fuoco per le vie di fuga non fruibili, perché ostruite da merce esposta alla vendita, per il parziale funzionamento delle luci di emergenza, per l’insufficienza degli estintori per l’area, peraltro solo parzialmente funzionanti e per la mancata manutenzione dell’impianto luci di emergenza. Invece, lo Spresal ha controllato ben 74 box e ha riscontrato varie irregolarità con verifiche documentali che termineranno nei prossimi giorni.

È stato controllato altresì il bar interno dell’area mercatale dove sono state contestate numerose violazioni di legge legate al rischio di elettrocuzione, alla presenza di attrezzature non conformi, alla mancanza di spogliatoio, con sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di 6500 euro. Inoltre, è stata imposta l’interdizione all’uso di attrezzature da cucina e dell’area antistante i servizi igienici. Sempre nel bar interno, l’ASP, servizio Igiene Pubblica e servizio Veterinario, ha proceduto a contestare ulteriori violazioni in materia di igiene, pulizia e procedure HACPP per un importo di oltre 2 mila euro, l’abusivo ampliamento dei locali con la contestazione di una sanzione di mille euro.  La stessa attività è stata sospesa dall’Ispettorato del lavoro per la presenza di 4 lavoratori irregolari, contestando sanzioni per 5 mila euro complessivi.

 

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

Belpasso, grave incidente:motociclista trasportato in elisoccorso

Impatto tra una Lancia Musa ed una Moto, ad avere la peggio il centauro, un 62enne di Nicolosi

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Grave incidente stradale  nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la circonvallazione di Belpasso, in via Giovanni Paolo II, nei pressi della rotonda che immette su via Scuole Medie.

Coinvolti una moto di grossa cilindrata (una Moto Guzzi 750) e una Lancia Musa, che secondo una prima ricostruzione procedevano nella stessa direzione di marcia quando, per cause ancora da accertare, sono entrati in collisione.

Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 62 anni residente a Nicolosi, che ha perso il controllo del mezzo ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, riportando gravi ferite.

Immediato l’intervento dei soccorsi.  Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio adiacente alle scuole medie. L’uomo è stato intubato e trasportato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova in condizioni critiche.

I veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono in corso a cura della Polizia Municipale di Belpasso, con il supporto dei Carabinieri della stazione locale, che si sono occupati della gestione del traffico.

La circonvallazione è rimasta temporaneamente chiusa al traffico, con deviazioni predisposte per agevolare le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.

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