Due giorni intensi, tra letteratura, musica e arte. “Villa Ardizzone”, a Catania, ancora una volta, diventa fucina culturale: luogo dove si ascolta, ci si confronta, si ammirano opere d’ingegno, frutto del lavoro di laboriose mani; luogo di arricchimento, dove l’espressione delle diverse forme d’arte diventa tangibile.
Ad aprire gli eventi l’omaggio a Maria Callas, il più grande soprano di tutti i tempi, con “In ricordo di Maria Callas”. Nel centenario dalla nascita della “divina”, avvenuta il 2 dicembre del 1923, la Società catanese amici della musica (SCAM), ha organizzato un momento di confronto sulla figura del soprano, con relatrice la presidente della SCAM, Anna Rita Fontana. Altro evento culturale, poi, la presentazione del libro “La casa del carrubbo”, di Barbara Bellomo. A dialogare con l’autrice, Gabriella Congiu, con l’evento curato da Mondadori bookstore.
A far da cornice agli appuntamenti è stata l’esposizione d’artigianato tutta al femminile, denominata “In arte donna”, con la supervisione di Floreana Calì. Donne d’arte, tutte hobbiste, che hanno trasformato la passione per l’artigianato in una seconda missione nella vita, dando vita a creazioni esclusive. Dalla produzione all’uncinetto, alla bigiotteria d’arte con la realizzazione di gioielli, dai
profumi personali, agli accessori per la casa, dalle ceramiche, al tovagliato d’autore, dall’abbigliamento, agli accessori personali, ogni pezzo è unico, rigorosamente lavorato a mano.
«Noi ci occupiamo tutte di altro professionalmente – dice Floreana Calì -, ma abbiamo la passione per l’artigianato. Nel tempo libero e ognuna secondo le proprie capacità e inclinazioni, realizziamo le nostre opere d’arte. Da qui abbiamo deciso di riunirci, senza alcuna organizzazione alle spalle, per poter far vedere quello che sappiamo fare.»
Ed eccole le signore con i loro nomi d’arte: Aghi, Ciurì, Cognat Lab, FriulaneNanà, Giulia Leone, Il giardino segreto, Libra collection, Lilli creazioni, Mariterì, Sarah Miceli e Silvia Bonaccosi.
La due giorni è stata arricchita dall’esposizione delle tele della pittrice Mariella Auteri e da altri momenti di cultura, grazie all’intermezzo musicale, a cura del maestro Antonio Privitera; ed ancora, il laboratorio in cucina, a cura di Elena La Delfa e Laura Forzese e l’area food con “La fabbrica del gusto” e “Sicilyum” e l’evento beauty, a cura della make up artist, Cristina Strano.
«Sono stata davvero felice di ospitare questa mostra-evento – afferma Rosina Ardizzone, di “Villa Ardizzone” -. Mi sono domandata qual è il legame che unisce l’artigianato al Liberty.. In realtà esiste ed è molto profondo, perché lo spirito del liberty era quello di promuovere anche le arti minori, quindi la creazione di oggetti unici di vetro, in ferro e di qualsiasi altro materiale, in opposizione alla massificazione e alla produzione in serie della seconda rivoluzione industriale.»