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Cronaca

Catania, dopo l’incendio allo scalo aereo in corso la riorganizzazione dei voli

In corso accertamenti da parte dei pompieri che dovranno stabilire le cause dell’incendio, che potrebbe essere partito da un condizionatore malfunzionante

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Situazione più tranquilla oggi all’aeroporto Fontanarossa di Catania rispetto a ieri , dove si sta procedendo alla riorganizzazione del traffico aereo dopo l’incendio che la notte tra domenica e lunedì ha danneggiato il terminal A dove ci sono gli arrivi. Da ieri sera l’aeroporto Fontanarossa è nuovamente operativo ma solo parzialmente. Lo comunica la SAC la società che gestisce lo scalo aereo etneo: “La società di gestione dell’Aeroporto di Catania comunica che, verificate le condizioni tecniche per un riavvio delle attività di volo e in accordo con Enac ed Enav, da ieri  l’aeroporto è nuovamente operativo con due arrivi l’ora operati dal terminal C. Seguiranno info sui voli che saranno operati. I passeggeri sono comunque invitati a rivolgersi alle compagnie aeree per avere informazioni in merito” è stato specificato in una nota dalla SAC.

La notte scorsa intorno alle 3 è decollato il primo volo dal terminal C, con destinazione Casablanca. Nell’aerostazione si è tenuto  un vertice con Assoclearance – l’ente che stabilisce gli slot e chi vola e da dove – nel quale sono stati stabilite le partenze dal terminal riaperto ieri. Sono in corso le operazioni di pulizia del terminal A, danneggiato nell’incendio. I vigili del fuoco sono al lavoro per gli “ulteriori e più approfonditi accertamenti tecnici” che dovranno stabilire origini e cause dell’incendio, secondo i primi accertamenti partito da un condizionatore, sul quale la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta Dalle prime indiscrezioni si parla di uno scoppio che ha preceduto l’incendio, probabilmente derivato dal malfunzionamento di un condizionatore d’aria, avvenuto in un punto del Terminal A in cui vi era allocato il gestore di un noleggio auto.

Quello che però sarebbe sotto valutazione è il  funzionamento dell’impianto antincendio che non sarebbe entrato in azione. “L’impianto ha funzionato perfettamente – ha detto Nico Torrisi amministratore delegato della SAC- l’allarme è stato dato dai nostri collaboratori che hanno segnalato la presenza del fumo e quindi del rogo. Il sistema ha retto benissimo. Ringrazio i vigili del fuoco che hanno prontamente arginato l’incendio e domato le fiamme. Nessuno si è fatto male. Si stanno facendo i dovuti accertamenti ma ripeto, i sistemi hanno funzionato perfettamente”.

Intanto la SAC ha comunicato che “l’Aeroporto di Catania, per andare incontro alle esigenze dei passeggeri cercando di limitarne i disagi, ha approntato in accordo con Enac e con il supporto del presidente della Regione, Renato Schifani, un servizio di navette gratuite dallo scalo etneo per Comiso, Palermo e Trapani, secondo le informazioni fornite dai vettori e a riempimento. I primi autobus sono partiti stamani verso le tre destinazioni: altri autobus sono a disposizione dell’utenza per l’intera giornata pronti a trasportare i passeggeri. Il servizio proseguirà nei prossimi giorni.I passeggeri cono comunque invitati a contattare le compagnie aeree per avere informazioni sul proprio volo”.

Cronaca

A18, incidente tra Giarre e Fiumefreddo, coinvolta una cisterna di gasolio, traffico a rilento

Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118

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Incidente stradale sull’A18 tra Giarre e Fiumefreddo nella mattinata di oggi poco dopo le ore 10: coinvolta nel sinistro una cisterna di gasolio. A tal proposito sono intervenuti i pompieri del distaccamento di Riposto per mettere in sicurezza i mezzi. Nello scontro sono rimasti coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante adibito al trasporto di gasolio.

I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza i veicoli, evitando ulteriori rischi dovuti alla presenza del carburante.  Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118.

L’autostrada è rimasta transitabile su una sola corsia, in attesa dell’arrivo di un’autogru privata e di un mezzo per il travaso del gasolio dalla cisterna incidentata. Sul posto anche la Polizia Stradale e i sanitari del 118 per i rilievi e l’assistenza.

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Cronaca

Paternò, arrestati due giovani per spaccio di stupefacenti e detenzione arma clandestina

Rinvenuti all’interno di una casa di via Circumvallazione oltre 450 grammi di droga, una somma di 2300 euro in contante nonché un fucile a canne mozze modificato

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I militari dell’Arma del nucleo operativo della compagnia di Paternò hanno arrestato due soggetti, di 25 e 20 anni, entrambi residenti a Paternò, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina.

L’operazione ha preso avvio da una indagine che ha portato a individuare un’abitazione situata in via Circumvallazione, segnalata per un anomalo andirivieni di giovani. I carabinieri hanno, quindi, disposto un servizio di “osservazione” , notando l’arrivo di un’autovettura di piccola cilindrata, dalla quale sono scesi due individui. Uno di loro ha aperto la porta dell’immobile con una chiave, seguito subito dopo dal complice.

I militari hanno deciso di entrare in azione non appena il 25enne, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di rapina aggravata e porto abusivo d’arma, è uscito dall’abitazione. L’uomo è stato immediatamente bloccato, mentre contestualmente altri militari hanno fatto irruzione all’interno dei locali, sorprendendo il 20enne, anch’egli già conosciuto per reati legati agli stupefacenti.

L’immediato controllo ha permesso di scovare, nel soggiorno dell’immobile, 442 grammi di marijuana, suddivisi in 14 confezioni pronte per la vendita, 4 grammi di cocaina in pietra e 13 grammi della medesima sostanza in polvere, suddivisi in 7 involucri termo sigillati.

Inoltre, all’interno di un cassetto è stata trovata e, naturalmente, sequestrata la somma in contanti di oltre 2.300 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Nel bagno dell’abitazione gli investigatori, occultata sul piatto doccia, hanno scoperto un’arma da fuoco clandestina, precisamente un fucile a canne mozze artigianalmente modificato, privo di matricola e di qualsiasi segno identificativo, accompagnato da 5 cartucce calibro 16.

Con il taglio delle canne e del calciolo, l’arma acquista una marcata pericolosità per la maggiore capacità lesiva e, al contempo, una notevole facilità di occultamento, rendendola particolarmente adatta a un impiego rapido e offensivo. Sequestrati, inoltre, tre bilancini di precisione perfettamente funzionanti e ulteriore materiale per il confezionamento delle dosi, tra cui bustine in plastica, nastro adesivo, cellophane e forbici. I due sono stati rinchiusi in carcere.

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