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Cronaca

Catania, gettano droga nel water, ma dimenticano 19 dosi sul tavolo, due arresti

Ad agire agenti della Polizia di Stato i quali, entrati dentro una stanza dove si trovavano i due uomini, hanno notato la presenza di un sistema di videosorveglianza che controllava le strade in modo da “verificare” l’arrivo delle forze dell’ordine

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Hanno cercato di disfarsi della droga prima del controllo, ma la polizia di Stato ha recuperato 19 involucri di marijuana, dimenticati su un tavolino. Due catanesi di 30 e 31 anni sono stati arrestati dagli agenti di una volante nel corso di un controllo, in via Scaldara, nel quartiere San Cristoforo.  Durante il controllo del territorio i poliziotti hanno notato un uomo che stava uscendo, in fretta e furia, dal cancello di un condominio. Alla vista della volante della Polizia, l’uomo è scappato tra le vie del quartiere, non accorgendosi di aver perso per strada un involucro di carta stagnola con all’interno evidenti residui di cocaina, probabilmente appena acquistata e consumata nell’edificio dove era stato intercettato dai poliziotti.

Per questo motivo, gli agenti della Questura, ritenendo fondato il sospetto che fosse in atto attività di spaccio, hanno deciso di effettuare un controllo nel condominio di via Scaldara per fare chiarezza e fugare tutti i dubbi.

All’interno dello stabile, hanno notato la presenza di grandi porte in ferro, una delle quali socchiusa; una volta aperta la porta, si sono trovati dentro una piccola stanza, al cui interno vi erano i due uomini che hanno ammesso di aver gettato, pochi istanti prima, della droga nello scarico del water. Ma l’attenzione degli agenti è stata catturata da un tavolino, posto in un angolo della stanzetta, sul quale sono stati trovati 19 involucri di marijuana, già suddivisa in dosi da spacciare, evidentemente dimenticate dai due catanesi.

Nel locale è stata notata l’esistenza di un sistema di videosorveglianza in grado di tenere d’occhio tutte le vie circostanti in modo da avvistare per tempo spacciatori e acquirenti di sostanze stupefacenti della presenza delle forze di polizia.

La perquisizione della stanza ha permesso di trovare materiale di diverso tipo impiegato per il confezionamento della droga, oltre a bilancini di precisione e ad un grosso mestolo con alcune tracce di una sostanza biancastra, probabilmente utilizzato per la produzione di crack.

I poliziotti hanno arrestato i due spacciatori trentenni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.

Cronaca

Adrano, denunciato un 21enne trovato in possesso di 10 grammi di marijuana

Il giovane è stato sorpreso in strada con altri due coetanei a “confabulare” tra di loro . Un atteggiamento che avrebbe insospettito i poliziotti che hanno deciso di controllare i tre ragazzi

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Ad Adrano la polizia di Stato ha denunciato un giovane di 21 anni fermato in strada, in compagnia di altri due coetanei, e trovato in possesso di 10 grammi di marijuana nascosti nelle tasche del giubbotto.  I tre amici stavano confabulando tra loro in una delle vie della periferia del centro cittadino, ma sono stati notati in considerazione dei loro precedenti di polizia giudiziaria dagli agenti di una volante del locale commissariato.

L’atteggiamento tenuto dai tre ragazzi è stato ritenuto particolarmente sospetto dai poliziotti che hanno deciso di fermarli per eseguire alcuni accertamenti. A tutti è stato chiesto di svuotare le tasche e, a quel punto, il 21enne non ha potuto fare altro che riconoscere di essere in possesso di una modica quantità di marijuana, prontamente consegnata ai poliziotti, probabilmente nel tentativo di mettere fine al controllo nel più breve tempo possibile.

Intuendo che il giovane potesse nascondere altra sostanza stupefacente, proprio in virtù del suo gesto particolarmente frettoloso, i poliziotti hanno ritenuto utile perquisirlo. Le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate dal momento che è stata trovata addosso al giovane ulteriore marijuana, 28 infiorescenze, per un peso complessivo di 10 grammi. Per tale motivo il 21enne è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti.

 

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Cronaca

Catania, rubano in un negozio di casalinghi, tra i ladri madre e figlio con un bimbo di 3 anni

Tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale

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A Catania la polizia di stato del commissariato di Librino hanno individuato e denunciato per furto aggravato tre catanesi che, nei giorni scorsi, hanno messo a segno due furti in un negozio di casalinghi di un centro commerciale dell’Asse dei servizi.

I ladri hanno portato via trapani e smerigliatrici per un valore commerciale di circa 500 euro, sfruttando un momento di confusione e di distrazione del personale addetto alla sorveglianza.  È stato il titolare dell’attività commerciale ad accorgersi dell’ammanco della merce, chiedendo l’intervento degli agenti di polizia.

Infatti, prima di chiudere, l’uomo ha rimesso a posto i diversi prodotti negli scaffali del negozio constatando la mancanza di diversi attrezzi da lavoro, soprattutto trapani e smerigliatrici, risultate rubate in due momenti diversi.

Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini per accertare i fatti e risalire all’identità degli autori del furto, acquisendo tutte le immagini di videosorveglianza presenti nel centro commerciale e nelle zone adiacenti. Da quanto ricostruito dai poliziotti in una prima occasione, sono state notate due persone, una donna e un uomo, che hanno fatto accesso nel negozio con un carrello con all’interno un grosso scatolo vuoto di un televisore. I due sono risultati madre e figlio, con al seguito pure un bambino di soli 3 anni.

Dopo aver fatto un giro tra gli scaffali, la donna ha tenuto d’occhio il carrello, al cui interno giocava il nipotino, mentre l’uomo ha prelevato diversi attrezzi da lavoro e li ha nascosti nello scatolone posto proprio al fianco del figlioletto. Senza dare nell’occhio, i due sono riusciti ad allontanarsi dal negozio, sfruttando un attimo di assenza del personale di sorveglianza.

A distanza di 24 ore, l’uomo, questa volta accompagnato da un complice di sesso maschile, è tornato nello stesso negozio per realizzare un nuovo colpo, rubando altra merce, nascosta nelle tasche del giubbotto. Inoltre, tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre, risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale.

 

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