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Cronaca

Catania, il neo Prefetto Pietro Signoriello incontra la stampa

“Il prefetto e tutta la prefettura debbano essere una rete di confluenza di tutta una serie di azioni da parte di altre istituzioni, da parte del contesto del terzo settore, da parte di tutto il mondo che interagisce con il contesto sociale della Comunità” ha detto SIgnoriello

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Il neo Prefetto di Catania Pietro Signoriello ha incontrato i giornalisti per il suo insediamento a Palazzo Minoriti, ribadendo lo stesso concetto diffuso ieri attraverso una lettera, ossia

“fare reteè la carta vincente e farò in modo che la Prefettura sia il luogo del confronto, dell’alleggerimento delle tensioni e dell’ascolto delle esigenze del territorio”. Questa mattina il Prefetto prima dell’incontro con la stampa ha avuto una riunione con i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

“Il prefetto e tutta la prefettura debbano in qualche maniera essere una rete di confluenza di tutta una serie di azioni da parte di altre istituzioni, da parte del contesto del terzo settore, da parte di tutto il mondo che interagisce con il contesto sociale della Comunità”. Signoriello ha specificato che inizialmente è importante l’ascolto per comprendere le dinamiche del territorio “anche da un punto di vista criminale, per poter poi mettere appunto le migliori strategie di prevenzione e contrasto”.

Sul tema della dispersione scolastica, che a Catania fa registrare uno dei tassi più alti d’Italia, Signoriello ha ricordato che “da questo punto di vista ci sono delle buone pratiche molto importanti” e ha aggiunto che sta “già studiando questi dossier e sicuramente sarà un’attività che dovrà essere, diciamo, non soltanto portata avanti, ma anche, per quanto possibile, incentivata”. Tema legato alla devianza minorile che per il prefetto di Catania è “uno dei tasti centrali dell’azione che noi dovremmo realizzare”, mettendo in campo “tutte quante le azioni di prevenzione possibili e in qualche modo anche maggiore diffusione possibile della cultura e della legalità” e avvicinando i giovani alle istituzioni, “rendendoci credibili e trasparenti e credibili, con un’azione da svolgere giorno per giorno”.

Signorello ha sottolineato di avere “sempre avuto un rapporto privilegiato con i Comuni” che sono “la cellula fondamentale della Repubblica”. E il primo di tanti incontri con i sindaci lo avrà nel pomeriggio col primo cittadino di Catania, Enrico Trantino.Signorello ha sottolineato che quella che ha “alle spalle, e che sosterrà l’azione del prefetto, è una struttura capace e rodata”. “Vedremo peraltro – ha detto – di irrobustirla ulteriormente anche con ingressi di ulteriori dirigenti, ci sono già in corso a questo riguardo alcune procedure”.

AGGIORNAMENTO ORE 15.40

Il segretario generale della Camera del lavoro, Carmelo De Caudo, e la CGIL di Catania, porgono “i più sinceri auguri di buon lavoro” al nuovo prefetto, Pietro Signoriello, in occasione del suo insediamento ufficiale.
“Le parole pronunciate dal prefetto nella sua dichiarazione d’avvio – improntate a spirito di servizio, impegno per l’interesse pubblico, ascolto costante del territorio e valorizzazione del dialogo interistituzionale, rappresentano una base importante per costruire un rapporto di collaborazione efficace e trasparente, nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e della coesione sociale del nostro territorio.
In un contesto complesso e talvolta segnato da disuguaglianze crescenti, riteniamo strategico il richiamo alla “rete” e al confronto costruttivo tra Istituzioni, parti sociali e società civile. Come CGIL Catania, assicuriamo sin d’ora la nostra piena disponibilità a un dialogo franco e leale, che sappia affrontare senza reticenze le criticità del mondo del lavoro, della sicurezza, della legalità e dei diritti”.

 

Cronaca

Paternò, vasto incendio nella zona di Pietralunga, rogo spento in serata

Non è stato possibile accertare le cause del rogo. Sempre a Paternò nella prima mattinata di oggi si è registrato un altro incendio nei pressi di contrada San Marco

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Pomeriggio di fuoco a Paternò nei pressi di contrada Pietralunga. In fiamme una vasta area caratterizzata da terreno incolto. L’allarme è scattato poco prima delle 13.30. Sul posto per domare le fiamme i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò nonché personale della protezione.

Il rogo si è esteso anche verso impervie. Necessario l’intervento di un mezzo aereo della forestale L’elicottero ha effettuato diversi lanci per spegnere l’incendio.

Fuoco aggredito quindi sia da terra che dall’alt. L’intervento dei pompieri e del personale della forestale ha permesso anche di evitare che le fiamme si estendessero ad una vicina masseria. Solo poco prima delle ore 19 le fiamme sono state spente. Non è stato possibile accertare le cause del rogo.

Sempre a Paternò nella prima mattinata di oggi si è registrato un altro incendio nei pressi di contrada San Marco.

 

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Cronaca

Catania, molestata in Metropolitana in pieno giorno: la denuncia di Donatella

“Era un giovane, visibilmente eccitato. L’ho allontanato e lui è fuggito”.L’aggressione è avvenuta in Metro, ai danni di una giornalista catanese

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foto Facebook

È ancora scossa Donatella, una giornalista catanese, che nel pomeriggio di ieri ha vissuto un’esperienza traumatica mentre usciva dalla fermata Galatea della metropolitana. Erano circa le 16:45 quando ha percepito una presenza alle sue spalle: un uomo la stava seguendo.“Nel primo momento ho pensato volesse la mia borsa”, racconta. “Non ho subito realizzato cosa stesse accadendo. Poi, quando mi sono girata, l’ho visto avvicinarsi con insistenza. Era un giovane, visibilmente eccitato. L’ho allontanato e lui è fuggito”.Un episodio che, ancora una volta, mette in luce il problema della sicurezza negli spazi pubblici, anche nelle ore diurne e nei luoghi frequentati. La molestia si è consumata in una zona centrale della città, davanti ad altri passeggeri, ma nonostante ciò l’aggressore è riuscito a dileguarsi.

Quella di Donatella non è un caso isolato. La sua testimonianza si aggiunge alle tante che emergono quotidianamente in Italia e nel mondo. Molestie, aggressioni e minacce a sfondo sessuale continuano a colpire soprattutto le donne, anche in contesti che dovrebbero garantire tranquillità e protezione.

Il mio schiaffo è stato troppo poco sei scappato tra le mie urla e quelle della gente che ha assistito alla scena. E facciamolo un video in tutte le lingue e diciamo che la Metropolitana a Catania è pericolosa come in tutte le città del mondo, del resto. Sono sconvolta, disgustata, senza fiato. Si può vivere avendo la paura di essere nata donna? Dove eri appostato fango d’uomo, non eri nel vagone con me. Da dove sei spuntato fuori gia’ pronto per l’uso? In mezzo a tante donne una vera e propria mina vagante pronta a fare danno ad uccidere anima e ragione.” 

Le parole della vittima sono un grido d’allarme e un invito alla responsabilità collettiva: delle istituzioni, dei gestori dei trasporti pubblici, dei cittadini stessi. “Bisogna parlare di queste cose. Denunciare. Pretendere rispetto e protezione”, conclude Donatella.

La sua voce si unisce a quella di molte altre donne che ogni giorno lottano contro un sistema ancora troppo spesso indifferente al tema della violenza di genere. Un sistema che va cambiato, con decisione e urgenza.

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