I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga, con il supporto dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro NIL di Catania, hanno denunciato in stato di libertà una 27enne residente a Trecastagni, amministratrice unica di una società operante nel settore edilizio, nell’ambito di un servizio mirato a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro sommerso e a verificare la corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nel corso di un’ispezione presso un cantiere in via Francesco Crispi a Catania, i militari dell’Arma hanno, infatti, accertato gravi irregolarità riconducibili alla violazione del decreto legislativo 81 del 2008, il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza. In particolare, è emerso che la ditta non aveva assicurato ai lavoratori la prescritta sorveglianza sanitaria, omettendo di sottoporli alle visite mediche obbligatorie previste per la prevenzione dei rischi professionali, quindi la donna è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria.
È stata, inoltre, riscontrata la mancata formazione in materia di sicurezza, poiché i dipendenti non avevano ricevuto l’addestramento necessario per operare in cantiere in condizioni di tutela adeguata. A tali violazioni si aggiunge la realizzazione di un ponteggio non conforme alle norme tecniche di sicurezza, potenzialmente pericoloso per l’incolumità degli operai impiegati nei lavori in quota.
Durante l’ispezione sono stati identificati due lavoratori, di cui uno è risultato impiegato “in nero”, privo di qualsiasi regolarizzazione contrattuale e copertura assicurativa. Per tale motivo è stato adottato anche un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e comminata una sanzione amministrativa complessiva pari a 14.000 euro.