Connect with us

Chiesa

Catania, l’Arcivescovo Renna dopo l’infarto torna a celebrare messa

Lo ha fatto, si legge sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi, che pubblica anche una foto, al Santuario di Mompileri

Pubblicato

il

Tornato a celebrare la Santa Messa l’arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Luigi Renna, dopo l’angioplastica a cui è stato sottoposto al Centro Cuore Morgagni di Pedara per un infarto al miocardio. Lo ha fatto, si legge sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi, che pubblica anche una foto, al Santuario di Mompileri, “in forma privata, per ringraziare il Signore e la Vergine Maria per il dono del presbiterato, 33 anni, e della salute ritrovata”.

 

Chiesa

Catania, migliorano le condizioni dell’Arcivescovo Renna, avviata la riabilitazione

Il Capo della Chiesa catanese dovrebbe tornare nel capoluogo etneo nella seconda metà di settembre

Pubblicato

il

“Finalmente ritorno a voi attraverso la Lettera di comunione per dirvi delle mie attuali condizioni di salute e per guardare fiducioso al nostro cammino futuro”. Comincia così la “Lettera di comunione” che l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, ha inviato ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi per informarli sul suo stato di salute dopo l’infarto avuto l’11 agosto scorso e per indicare alcune piste di cammino.

“Dopo l’infarto  curato con molta competenza nel centro cuore Morgagni di Pedara – scrive l’arcivescovo – ho iniziato la riabilitazione nello stesso centro e lì sto rimanendo, su consiglio dei medici, per una migliore osservazione dell’andamento del cuore. Attualmente, quindi, aspetto che siano i medici stessi a darmi l’ok per tornare a casa”.

Monsignor Renna anticipa, comunque, che il primo periodo di convalescenza lo trascorrerà nella residenza Santissimo Salvatore di Viagrande (ex villaggio Madonna degli Ulivi) “anche perché è vicina al centro per la riabilitazione. Conto di tornare a Catania, se le condizioni lo permetteranno – aggiunge – nella seconda metà di settembre”.

Nella lettera l’arcivescovo ringrazia tutti “per l’affetto e per la preghiera: ho sentito un vero abbraccio di tutto il presbiterio e di tutta la diocesi. È affetto che ricambio con la preghiera e con il desiderio di riprendere a servire questa nostra Chiesa con amore, ma certamente facendo tesoro del “segnale” che il cuore mi ha dato e quindi usando maggiore prudenza sia nella cura della salute sia nell’accumulare un numero eccessivo di impegni”.

Salute permettendo, l’arcivescovo dovrebbe incontrare i sacerdoti della diocesi il prossimo 13 settembre in Seminario e  in seguito potrebbe partecipare al convegno ecclesiale diocesano confermato per le date del 18 e 19 settembre al Santuario di Mompileri.

Continua a leggere

Chiesa

S.M. Di Licodia, al via i festeggiamenti per San Giuseppe

Scarsa la partecipazione dei fedeli durante l’uscita e la processione del fercolo di oggi

Pubblicato

il

Sono entrati nel vivo ieri sera i festeggiamenti in onore di San Giuseppe a Santa Maria di Licodia. A presiedere la celebrazione eucaristica di ieri che ha preceduto la tradizionale “sbarrata” il Vicario Generale don Vincenzo Branchina insieme al clero licodiese. Nella giornata di oggi la prima delle due processioni previste dal programma dei festeggiamenti che ha toccato le zone storiche del paese seppur con qualche variazione del percorso tradizionale a cui si è assistito negli ultimi anni. Ad animare le vie del paese la locale banda “G.Pacini” e gli sbandieratori dell’associazione Antica Ibla Major di Paternò.

Una partecipazione non particolarmente numerosa, quella di oggi dei cittadini licodiesi, che sembrerebbe diminuire di anno in anno. A testimoniarlo una piazza per nulla gremita all’uscita del fercolo così come anche la chiesa durante la celebrazione eucaristica del mattino e la processione. Particolarmente attesa e invece, la storica “cchianata de caseddi” con il fercolo che a corsa viene tirato lungo la ripida strada in basolato lavico di via Generale Pietro Napoli e la svelata del simulacro di ieri sera.

Disaffezione alle tradizioni o altro, si chiedono in tanti anche sui social. Una festa che comunque, negli ultimi mesi, ha vissuto nel suo dietro le quinte anche uno scontro tra il sacerdote Don Roberto Caprino Campana ed una parte del Comitato dei festeggiamenti culminato poi in una dura presa di posizione del sacerdote manifestata attraverso una lettera inviata – tra gli altri – al Sindaco e al Vescovo, attraverso la quale comunicava la gestione e l’organizzazione diretta della festa da parte della Parrocchia. Fatti che, probabilmente, non avranno contribuito positivamente a distendere il clima tra fedeli e chiesa.

Il mio” ha detto il sindaco Buttò dal suo consueto saluto alla cittadinanza dal balcone del palazzo di città “vuole essere un messaggio di auguri a tutta la cittadinanza perché oltre che la festa di San Giuseppe è anche il compleanno di Santa Maria di Licodia. Il nostro paese è nato nel mese di agosto del 1143 ed elevato a comune autonomo sempre ad agosto del 1840. La festa di San Giuseppe rappresenta per noi una tradizione ma è anche la festa per eccellenza per noi licodiesi. Auguro a tutti i cittadini di trascorrerla con gioia e come primo cittadino posso impegnarmi affinché S.M. Di Licodia possa rinascere e risorgere nel più breve tempo possibile”.

I festeggiamenti in onore del Patriarca Giuseppe procederanno nella serata di oggi con il concerto di una “Cover Band degli Abba” e di “Enea canta Mango”, vincitore di una puntata di “Tali e quali” e domani con il giro esterno del simulacro e la tradizionale asta conclusiva con i fuochi d’artificio a mezzanotte su Piazza Umberto I. Presenti in paese nei giorni dei festeggiamenti anche una delegazione della comunità di Rabat, Malta, che condivide con la comunità licodiese la stessa devozione per San Giuseppe.

 

Continua a leggere

Trending