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In Primo Piano

Catania, massiccio intervento dei CC per tutelare sicurezza urbana e legalità

Su disposizione del Prefetto di Catania, si sta intensificando l’azione di prevenzione contro ogni forma di illecito: controllati 35 veicoli e 44 persone, multe per 3 mila euro.

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Si fa sempre più fitta e sistematica l’azione di controllo esercitata dai CC di Catania. Alta l’attenzione sia nel centro storico che altrove. Su disposizione del Comando Provinciale di Catania i Carabinieri, infatti, stanno svolgendo una serie di mirati servizi al fine di garantire ed innalzare la percezione di sicurezza reale e percepita nella popolazione.

In tale contesto, i Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno effettuato nei giorni scorsi una incisiva attività di controllo straordinario nel centro cittadino; perlustrate dagli agenti anche le 6 cosiddette “zone rosse”, ovvero 6 specifiche aree del centro cittadino individuate dalle autorità competenti come particolarmente sensibili per la sicurezza urbana; la massiccia azione di controllo ha interessato i luoghi di maggiore afflusso e aggregazione nonché le aree periferiche.

Ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, sono stati 3, alla fine, i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria e sanzioni per oltre 3.000 euro.

Nello specifico, vista la disposizione del Prefetto di Catania che vieta nelle suddette 6 “zone rosse” lo stazionamento a soggetti che, per condotte moleste, aggressive o minacciose, o comunque ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, siano stati destinatari di specifici provvedimenti di allontanamento, una pattuglia che stava percorrendo Corso Sicilia ha riconosciuto e fermato un 31enne di origini egiziane, che già lo scorso 11 marzo era stato colpito da un ordine di allontanamento proprio in riferimento a tali disposizioni. L’uomo, dunque, non avrebbe potuto trovarsi in quella zona, perciò è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Un 21enne di Mascalucia, invece, al quale era stato notificato il foglio di via dal Comune di Catania, è stato individuato dai Carabinieri in Piazza Federico di Svevia, area particolarmente sensibile poiché frequentemente teatro dell’attività di parcheggiatori abusivi.

I militari dell’Arma, in particolare, si sono posizionati in modo defilato per non attirare l’attenzione, riuscendo così a documentare come l’uomo, in violazione del provvedimento a suo carico, si aggirasse tra le auto in sosta fornendo indicazioni agli automobilisti in cerca di parcheggio, ricevendo successivamente un compenso in denaro.

Al termine dell’accertamento, il 21enne è stato fermato e denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria.

Un’ulteriore denuncia a piede libero ha riguardato un 43enne catanese, sorpreso alla guida di un veicolo nonostante fosse già stato precedentemente fermato, nell’arco degli ultimi due anni, per la medesima violazione. L’uomo, infatti, non ha mai conseguito la patente di guida, risultando quindi recidivo rispetto a comportamenti già accertati in passato.

Sono state in tutto 44 le persone controllate e 35 i veicoli fermati con l’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di oltre 3.000 € a carico di automobilisti indisciplinati. Sarà utile ricordare che i controlli del territorio verranno intensificati anche nei prossimi fine settimana, in previsione delle festività pasquali che sicuramente richiameranno in città numerosi turisti.

Cronaca

Mineo, incidente mortale sulla SS 417, deceduta donna di 34 anni

La donna, residente a Grammichele, al momento del sinistro si trovava alla guida della sua moto, una KTM, e viaggiava assieme ad altri motociclisti sulla statale. Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro della compagnia di Palagonia

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Altro incidente mortale questa mattina sulle strade del catanese. Dopo la morte di Gaspare Calì il 35enne di Camporotondo Etneo, morto in un tragico sinistro sulla SS121 in territorio di Misterbianco intorno alle 2.30 mentre viaggiava su uno scooter Piaggio Beverly, un’altra persona è deceduta in un tragico incidente stradale. Si tratta di Eleonora Cozzetto 34 anni.

Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro registratosi all’altezza del Km 33 della SS417(Catania- Gela) in territorio di Mineo. La donna, residente a Grammichele, al momento del sinistro si trovava alla guida della sua moto, una KTM, e viaggiava assieme ad altri motociclisti sulla statale.  Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro della compagnia di Palagonia.

La trentaquattrenne è caduta rovinosamente sull’asfalto. A lanciare l’allarme gli altri colleghi motocilisti della donna. Sul posto personale medico del 118. Inutili i tentativi di rianimarla. Profonde le ferite riportate dalla ragazza. Il magistrato di turno ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio del Policlinico di Catania di Via Santa Sofia.

 

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In Primo Piano

Paternò, sicurezza: Il sindaco si appella agli onorevoli Ciancitto e Galvagno, è scontro politico

Ciancitto: “Attacchi inaccettabili da parte del sindaco, rispediamo le accuse al mittente.” Galvagno: “dispiace che il sindaco mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti.”

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Quanto accaduto ieri a Paternò ha generato una valanga di reazioni. Il primo cittadino ha convocato per domani, domenica 18 maggio, una giunta straordinaria e urgente per discutere di sicurezza, lanciando anche un messaggio importante alla comunità. Dai suoi canali social anche un video messaggio in cui chiama in causa il deputato nazionale di FdI, Francesco Cianciatto quanto il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno:

Quello che è accaduto ieri mi ha fortemente colpito e preoccupato. C’è anche la preoccupazione di una tensione sociale. Come primo cittadino mi sono posto il problema. Noi abbiamo alcune competenze, ma ce ne sono altre che spettano agli organi sovrastanti, a cui chiederemo di intervenire.Lo chiederemo anche a Ciancitto, che fa parte del partito di maggioranza in Italia, di portare le istanze che scriveremo al Ministro e al Governo nazionale, che si faccia portatore di queste richieste. Così come lo chiederemo al presidente dell’ARS, Galvagno. Noi siamo paternesi. Io vivo questa città, la mia famiglia vive questa città, vivo le piazze e le vie di Paternò, come voi cittadini. Non abbiamo bisogno di speculazioni da parte dell’uno o dell’altro partito. Non deve diventare la guerra dei poveri. I cittadini devono avere accanto tutte le istituzioni.Hanno bisogno d’aiuto anche le forze dell’ordine. Io non ho mai scaricato le mie responsabilità sugli altri, così come non lo deve fare nessuno. Se ci riempiamo la bocca di “Paternò”, allora collaboriamo tutti insieme. Se amiamo veramente Paternò, collaboriamo. Io lancio quest’altro messaggio: domani giunta urgente e straordinaria per la sicurezza della città e dei cittadini. La nostra comunità ha bisogno di serenità.Siamo vicini ai carabinieri feriti, alle ragazzine aggredite, alle loro famiglie. Siamo tutti famiglia.”


Le parole del sindaco hanno portato alla riflessione e alla risposta del presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, citato nel video-messaggio del sindaco Naso:

“Sono profondamente addolorato per quanto avvenuto ieri a Paternò, nelle stesse strade dove sono cresciuto. Faccio fatica a trovare le parole per descrivere il mio stato d’animo dopo un episodio così grave.

Desidero ringraziare le forze dell’ordine per il loro pronto intervento ed esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle ragazze e alla signora che hanno subito un trauma molto forte. È importante che ci sia un momento di riflessione su quanto sta accadendo nelle nostre comunità. La scia di violenza che sta interessando le città ci impone, infatti, di fare la nostra parte. Tutti, a partire da chi riveste ruoli istituzionali, dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente più sicuro e migliore. Anche per queste ragioni dispiace, in particolare, che il sindaco di Paternò mi chiami in causa con un video social a fatti compiuti, senza aver mai sentito il bisogno di confrontarsi per provare a capire insieme le cause di così tanto malessere. Ciò che poteva succedere, è accaduto. E solo dopo c’è chi si sveglia e si batte la mano sul petto. Non mi sottrarrò mai al lavoro né al confronto! Invito tutti a unirsi a me in questo sforzo per costruire una comunità più solida e rispettosa, dove tutti possano sentirsi al sicuro e protetti.”

Reazione da parte del deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ciancitto, che ha così replicato alle accuse del sindaco:

Sono stato oggetto di attacchi inaccettabili da parte del sindaco di Paternò. Rispediamo le accuse al mittente. Fratelli d’Italia ha più volte denunciato pubblicamente lo stato di disordine e di criticità amministrativa in cui versa la città di Paternò, segnalando le problematiche anche agli organi istituzionali competenti. 

Tuttavia, ci è stato riferito con grande rammarico che l’amministrazione comunale si è mostrata sorda a ogni sollecitazione, continuando a ignorare le esigenze della comunità. In questo contesto, dunque, rispediamo al mittente ogni accusa lanciata nei miei confronti dal sindaco. È inaccettabile che un primo cittadino, anziché confrontarsi sulle reali questioni amministrative, ricorra a toni aggressivi e ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con il rispetto istituzionale e con il dovere di trasparenza verso i cittadini. Il nostro impegno è e resterà quello di agire con spirito di servizio, lealtà verso il territorio e coerenza con i valori di Fratelli d’Italia, mettendo al centro il dialogo costruttivo e l’ascolto delle esigenze della comunità. Le parole del sindaco di Paternò appaiono come un maldestro tentativo di coprire i limiti e le inefficienze della sua amministrazione.

Il confronto politico deve basarsi sui contenuti e non scadere in polemiche personali. Continuerò a lavorare con determinazione per il territorio etneo, senza farmi intimidire da provocazioni che screditano solo chi le pronuncia.”

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