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Cronaca

Catania, movida sicura, controllo interforze nel fine settimana

Realizzati presidi e posti controllo in piazza Bellini, via Sangiuliano, via Landolina, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro e via Etnea

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Un articolato servizio di controllo interforze è stato attuato, anche in questo fine settimana, a Catania per garantire il sereno svolgimento della movida nel centro storico e, in particolare, nelle zone maggiormente frequentate da cittadini e turisti, nei pressi di locali ed attività di ritrovo.  Con queste finalità, sono stati realizzati presidi e posti controllo in piazza Bellini, via Sangiuliano, via Landolina, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro e via Etnea.

Complessivamente sono state identificate dalle pattuglie poste a disposizione della sala operativa della Questura 240 persone, di cui 51 con precedenti penali, e sono stati controllati 110 veicoli, tra auto e moto.

Le pattuglie appiedate hanno presidiato le aree pedonali del centro al fine di evitare l’accesso di mezzi a due ruote, garantendo la sicurezza dei pedoni e dei clienti delle attività commerciali, e hanno effettuato diversi controlli di gruppetti di giovani anche con la finalità di prevenire e contrastare il fenomeno dell’uso di droghe e dell’abuso di sostanze alcoliche. Al riguardo, in una viuzza che permette l’accesso a piazza Bellini, un 32enne catanese è stato trovato in possesso di due sigarette artigianali contenenti marjuana per un peso complessivo di 8.5 grammi e per questo motivo si è proceduto nei suoi confronti alla segnalazione amministrativa in Prefettura come “assuntore”. Analoga segnalazione è stata effettuata nei confronti di un catanese di 44 anni, che fermato da una pattuglia nei pressi di via Sangiuliano è stato trovato in possesso di una dose di cocaina.

Inoltre, sono stati elevati verbali nei confronti di altrettanti automobilisti che avevano parcheggiato le loro autovetture nei pressi di Piazza Stesicoro in divieto di sosta, noncuranti dei segnali stradali, rendendo peraltro difficoltosa la circolazione stradale e l’eventuale passaggio di mezzi di soccorso, 4 verbali nei confronti di conducenti di motocicli che circolavano senza il prescritto casco protettivo, con conseguente fermo amministrativo del mezzo, e ulteriori 5 verbali per mancanza della copertura assicurativa con conseguente sequestro amministrativo delle autovetture.

Inoltre, un 21enne catanese, cui era stato intimato l’alt da parte di una volante impegnata in un posto di controllo in Corso Sicilia, ha tentato di fuggire, ma è stato inseguito e raggiunto dai poliziotti, che hanno proceduto nei suoi confronti ad elevare apposito verbale per l’inottemperanza all’ordine con decurtazione di 3 punti dalla patente e a denunciarlo in quanto la vettura da lui guidata è risultata essere oggetto di appropriazione indebita.

Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Ne sono stati sanzionati 8, tutti già noti alla Polizia perché recidivi, trovati tra piazza Borsellino, via Dusmet, via Cristoforo Colombo e Corso Sicilia. Nei loro confronti, oltre alla redazione del verbale ai sensi dell’art. 7 comma 15bis del Codice della Strada e al sequestro delle somme illecitamente guadagnate, per un ammontare di 134 euro, si è proceduto all’adozione dell’ordine di allontanamento, come previsto dall’ordinanza prefettizia sulle cd. zone rosse, e al deferimento all’Autorità Giudiziaria per la violazione del Dacur, il provvedimento con il quale il Questore di Catania ha loro vietato di stazionare proprio nei luoghi dove sono stati individuati ad esercitare illecitamente l’attività di parcheggiatore. Cinque di essi sono stati denunciati anche perché inottemperanti ad un precedente ordine di allontanamento dalla medesima zona rossa in cui sono stati fermati.

Infine, il dispositivo interforze coordinato dalla Polizia di Stato ha proceduto al controllo di 4 attività commerciali di vendita di alimenti e bevande, 2 ubicate in via Vittorio Emanuele e 2 nei pressi di Corso Sicilia. Tutti e 4 i titolari sono stati sanzionati per aver occupato abusivamente il suolo pubblico e per la violazione degli obblighi di pubblicità degli alimenti, per un ammontare complessivo di circa 2000 euro.

Analoghi controlli sono stati svolti dall’Arma dei Carabinieri, che ha impiegato equipaggi della Compagnia di Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Catania. È stato messo in campo un dispositivo composto da pattuglie dinamiche, militari a piedi e Carabinieri con etilometro e drug-test, impegnati in posti di controllo lungo le vie a maggiore affluenza nel centro storico e, in particolare, a piazza Federico di Svevia, piazza Currò, Largo Rosolino Pilo e zone limitrofe, dove i militari dell’Arma sono stati impegnati in un’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa, tra cui lo smercio e la diffusione di droga tra i giovani e i reati predatori, nonché alla guida in stato di alterazione e a quelle condotte irrispettose del decoro urbano, come la sosta selvaggia nei pressi dei siti storici o in quelli di maggiore aggregazione.

In totale, sono state controllate 151 persone, delle quali 3 sono state denunciate in stato di libertà, e 67 veicoli, di cui 14 sono stati sottoposti a sequestro/fermo amministrativo.

Sono stati elevate 34 contestazioni, per un importo complessivo di circa 31.000 euro e la decurtazione di 81 punti patente.

In particolare, in zona piazza Alcalà, un 52enne ed un 33enne catanesi sono stati deferiti per inosservanza del Daspo Urbano, poiché colti ad esercitare abusivamente la professione di parcheggiatore, in violazione del “divieto di accesso alle aree urbane” pendente a loro carico. Il 33enne, inoltre, dopo la perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un manganello telescopico; per tale ragione nei suoi confronti è scatta anche la denuncia a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere.

Nella maglia dei controlli è finito poi un guidatore 37enne giarrese, denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; l’uomo, risultato positivo al precursore “drug-test”, si è rifiutato di sottoporsi alle analisi presso una struttura ospedaliera.

Infine, 3 catanesi sono stati sanzionati amministrativamente per guida senza patente poiché mai conseguita, a 4 giovani residenti del Capoluogo etneo sono state sospese le patenti perché conducevano le loro autovetture mentre stavano utilizzando il cellulare e altri 2 guidatori sono stati multati per aver superato un semaforo rosso.

L’azione di contrasto, in particolare, oltre ai divieti di sosta e sosta sulle strisce pedonali, ha prevalentemente colpito quei comportamenti irresponsabili di guida, che maggiormente possono mettere a repentaglio l’incolumità degli utenti della strada, come la guida col cellulare e senza casco, il transito con semaforo rosso, o il mancato uso delle cinture e dei sistemi di ritenzione per bambini; tra le varie sanzioni, anche 3 per mancanza della revisione periodica, 13  per mancanza della copertura assicurativa con sequestro dei mezzi ed 1 per guida di autovettura già sottoposta a sequestro con il contestuale nuovo sequestro per la definitiva confisca.

Riguardo ai servizi di prevenzione del fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, è stata organizzata una serie di posti di controllo nel centro storico da parte di diverse pattuglie del Nucleo Radiomobile. All’esito delle verifiche con l’etilometro, che hanno interessato 9 conducenti, di cui 3 nella fascia d’età tra i 18 ed i 22 anni, 3 in quella tra i 23 e 27 anni e 3 in quella tra i 28 ed i 32 anni, un neopatentato 21enne acese è stato sanzionato amministrativamente poiché trovato al volante in stato di ebbrezza. Infatti, benché il tasso alcolemico rilevato sia risultato pari 0.47 mg/l, lo stesso non poteva comunque porsi alla guida, proprio perché il tasso previsto per i neopatentati deve essere obbligatoriamente pari a zero. Ulteriori 3 automobilisti sono stati invece sottoposti ai controlli antidroga con i “drug-test” in dotazione, che hanno consentito di contestare ad una persona quanto sopra richiamato.

 

Cronaca

Adrano, chiede soldi ai familiari: minaccia la madre e picchia la zia, arrestato

L’uomo di 43 anni, fermato dagli agenti di polizia del locale commissariato, è accusato di atti persecutori, tentata estorsione aggravata e lesioni.

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Avrebbe picchiato l’anziano zia compendola con un pugno in faccia e avrebbe minacciato, ancora una volta, la madre di 79 anni dopo l’ennesima richiesta di soldi. Il tutto è successo ad Adrano dove agenti di polizia del locale commissariato hanno arrestato un 43enne accusato di atti persecutori, tentata estorsione aggravata e lesioni.

Da quanto ricostruito dai poliziotti adraniti, intervenuti dopo la segnalazione dell’aggressione, l’uomo si sarebbe presentato in casa della madre, dopo pranzo, già particolarmente esagitato, per chiederle una somma di denaro, con una certa insistenza, già manifestata, peraltro, in altre occasioni.

Esasperata dall’atteggiamento vessatorio del figlio, l’anziana non avrebbe più assecondato le sue continue richieste di soldi, anche per cercare di metterlo al riparo da eventuali abusi nella consumazione di alcolici, acquistati, probabilmente, proprio con il denaro ottenuto di volta in volta dai familiari.

Al rifiuto della donna, il 43enne sarebbe andato su tutte le furie, rivolgendole pesanti minacce fino al punto di tentare di aggredirla fisicamente; per fortuna, sarebbe intervenuta, appena in tempo, la sorella della signora, allarmata da quanto stava accadendo.

La donna, anche lei anziana, si sarebbe frapposta tra madre e figlio nel tentativo di proteggere la sorella terrorizzata e in lacrime e per cercare di convincere il nipote a fermarsi e a calmarsi, invitandolo ad andare via e a lasciarle in pace.

Per tutta risposta, il 43enne si sarebbe scagliato contro la zia, colpendola con un violento pugno in pieno volto, al punto da provocarle una copiosa fuoriuscita di sangue dal naso.

Nonostante tutto, la donna con il suo intervento sarebbe riuscita a distrarre il nipote per alcuni minuti, consentendo alla sorella di dare l’allarme e di chiedere aiuto attraverso il Numero Unico di Emergenza 112.  Giunta la segnalazione alla sala operativa del commissariato i poliziotti hanno immediatamente raggiunto l’abitazione, trovando le due anziane sorelle ancora visibilmente provate per la brutale aggressione, mentre il 43enne, nel frattempo, si era allontanato, facendo ritorno a casa sua. È qui che i poliziotti l’hanno trovato, chiuso in camera da letto.

Prima di ricostruire i fatti, i poliziotti hanno cercato di tranquillizzare le donne e hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 per prestare le necessarie cure sanitarie all’anziana aggredita fisicamente. Per lei si è reso necessario il trasferimento all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla dove è stata visitata e sottoposta ad alcuni accertamenti dai medici che hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.  Gli agenti hanno acquisito le testimonianze delle due donne e gli elementi utili per comprendere cosa fosse accaduto.

In passato, gli agenti della squadra volanti del Commissariato erano intervenuti per situazioni analoghe, scongiurando conseguenze più gravi per l’incolumità dell’anziana. Infatti, in un altro episodio, l’uomo si era presentato dalla madre visibilmente ubriaco e con un coltello a serramanico, avvertendola che, se non avesse consegnato subito i soldi richiesti, avrebbe dato fuoco alla sua abitazione.

Per questa ragione, il 43enne era stato denunciato e nei suoi confronti il Questore di Catania aveva emesso un provvedimento di ammonimento.

Considerate le modalità di richiesta di denaro a tutti gli effetti estorsive e vista la situazione degenerata in una vera e propria aggressione nei confronti della zia, l’uomo è stato arrestato dai poliziotti.

Sentito il PM di turno, il 43enne adranita è stato condotto in carcere a Catania, dove si trova attualmente ristretto su disposizione del Gip, che ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, ritenendo particolarmente elevato il rischio di reiterazione delle condotte violente.

 

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Cronaca

Catania, arrestati due uomini, tentano di disfarsi della cocaina buttandola nel water

Durante una mirata attività di pattugliamento nel quartiere San Cristoforo, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione locale all’interno di un immobile, nella disponibilità di entrambi gli uomini, dove era stato notato un anomalo via vai di persone che ne uscivano poco dopo.

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I Falchi della Squadra Mobile di Catania hanno arrestato due cittadini catanesi, di 28 e 32 anni, colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Durante una mirata attività di pattugliamento nel quartiere San Cristoforo, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione locale all’interno di un immobile, nella disponibilità di entrambi gli arrestati, dove era stato notato un anomalo via vai di persone che, una volta entrate all’interno, ne uscivano poco dopo.

Il tempestivo intervento ha consentito di aggirare i sistemi di difesa passiva predisposti dai pusher ed accedere all’interno dei locali dell’immobile. Quest’ultimo era stato adibito a base logistica di appoggio per il confezionamento e la cessione dello stupefacente a terzi ed era stato munito di sofisticato impianto di videosorveglianza per monitorare l’eventuale sopraggiungere delle Forze dell’Ordine.

All’interno è stato identificato il 28enne che si trovava davanti la postazione, un piccolo tavolino, utilizzata per il confezionamento della droga e per il monitoraggio delle telecamere che riprendevano l’esterno. Il complice, invece, identificato per il 32enne, accortosi dell’arrivo della Polizia, ha tentato di disfarsi della cocaina gettandola all’interno del water. L’intervento immediato degli agenti ha consentito di recuperare la droga. I pusher avevano ideato un inedito sistema per disfarsi della droga in caso di arrivo della Polizia, attraverso l’utilizzo di un servizio igienico svitabile.

A conclusione della perquisizione dello stabile, sono stati rinvenuti e sequestrati 10 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento e la pesatura e denaro contante provento dello spaccio.

In relazione a quanto accertato, i due soggetti sono stati arrestati. Per entrambi, dopo la convalida, sono scattata i domiciliari. I poliziotti hanno proceduto al sequestro dell’immobile in quanto base logistica di appoggio per lo svolgimento dell’illecita attività.

 

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