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Catania, nasce lo Sportello Beni Confiscati, presidio civico finanziato con fondi PNRR

La nuova struttura offrirà accoglienza, orientamento e supporto alle realtà del terzo settore interessate alla gestione dei beni confiscati assegnati al Comune, oltre che a cittadini, studenti e ricercatori impegnati in attività di studio sul tema del riutilizzo sociale di patrimoni illeciti

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A Catania  in via Monte Sant’Agata il sindaco Enrico Trantino e l’assessore ai beni confiscati alla mafia Viviana Lombardo hanno inaugurato  lo Sportello Beni Confiscati, istituito dal Comune di Catania all’interno di un immobile sottratto alla criminalità organizzata e restituito alla collettività. Lo sportello sorge infatti nei locali di due unità abitative confiscate a un prestanome dei clan, completamente riqualificate grazie a un progetto promosso dall’Amministrazione Comunale e finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La nuova struttura, pensata come punto di riferimento operativo e informativo, offrirà accoglienza, orientamento e supporto alle realtà del terzo settore interessate alla gestione dei beni confiscati assegnati al Comune, oltre che a cittadini, studenti e ricercatori impegnati in attività di studio o di partecipazione civica sul tema del riutilizzo sociale di patrimoni illeciti. Si tratta di un presidio di legalità e trasparenza, innovativo per il contesto cittadino e di grande rilievo strategico nel percorso di rigenerazione urbana e contrasto alla cultura mafiosa.

Un evento di rilievo che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali della Prefettura, della Magistratura, delle Forze dell’Ordine e di numerose associazioni, nei locali completamente rinnovati di un edificio dei primi del Novecento, fino a poco tempo fa in grave stato di degrado strutturale e igienico-sanitario. L’immobile è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla sua rifunzionalizzazione come sede dell’Ufficio Beni Confiscati del Comune e come sportello informativo.

Il sindaco Enrico Trantino ha definito la scelta “lungimirante”, osservando che molti beni confiscati non vengono assegnati perché i bandi restano deserti, spesso per mancanza di informazioni sulla condizione degli immobili o per timori legati alla necessità di riqualificarli. Questo nuovo presidio intende invece offrire un punto di riferimento certo per chiunque sia interessato, mettendo a disposizione dati aggiornati, mappature, informazioni utili e possibilità di sopralluoghi. Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’impegno dell’assessore Lombardo e dell’intera Direzione comunale, che stanno lavorando con determinazione per superare le difficoltà e dare nuova vita a questi patrimoni. L’assessore Viviana Lombardo, dal canto suo, ha evidenziato il valore simbolico dello sportello, non solo per il servizio concreto che offrirà ai cittadini in cerca di informazioni, planimetrie, modulistica e supporto per accedere all’utilizzo dei beni confiscati, ora parte del patrimonio indisponibile del Comune, ma anche per la sua collocazione all’interno di un bene sottratto alla mafia.

All’ingresso dell’edificio sono stati esposti quadri raffiguranti autorità uccise per mano mafiosa e un elenco di vittime innocenti, non solo illustri, con la speranza che quell’elenco non debba mai essere aggiornato. All’evento hanno preso parte anche l’ex assessore Michele Cristaldi, recentemente nominato dal sindaco Trantino consulente a titolo gratuito per i beni confiscati alla mafia, e la direttrice della struttura Patrimonio Comunale, Marina Galeazzi, che ha coordinato gli interventi di riutilizzo.

I lavori, finanziati con 460 mila euro dal PNRR grazie a un progetto curato dalle ingegnere comunali Valeria Petrina e Roberta Parisi, hanno riguardato il consolidamento della muratura portante, il rifacimento delle coperture lignee con recupero dei coppi siciliani, la sostituzione degli infissi, il risanamento dei controsoffitti in camorcanna, la ricostruzione di un solaio ammalorato, la posa di nuove pavimentazioni coerenti con l’esistente, la realizzazione di tramezzi per una migliore organizzazione interna, nuovi servizi igienici, impianto elettrico con illuminazione a LED e un impianto di climatizzazione.

Lo sportello sarà attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, preferibilmente su appuntamento, e non si limiterà all’attività di front office ma svolgerà anche funzioni di animazione territoriale e comunicazione integrata sul tema del riuso sociale dei beni confiscati, offrendo inoltre un centro di documentazione dedicato agli immobili situati nella città di Catania.

 

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“Extra costi rifiuti e Servizi Asacom salasso per i comuni”, l’appello dei sindaci di Acireale e Misterbianco

“Chiediamo al Governo regionale di intervenire in sede di manovra finanziaria- dicono il sindaco acese Roberto Barbagallo e quello misterbianchese Marco Corsaro- altrimenti molti enti locali avranno difficoltà e la tenuta dei loro bilanci sarà a rischio”

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“Chiediamo al Governo regionale di intervenire in sede di manovra finanziaria su extra costi rifiuti e servizio Asacom, altrimenti molti enti locali avranno difficoltà e la tenuta dei loro bilanci sarà a rischio”.

Esordisce così una nota condivisa dal sindaco di Acireale e dal collega di Misterbianco rispettivamente Roberto Barbagallo e Marco Corsaro. I due primi cittadini si rivolgono direttamente al presidente della regione Renato Schifani e alla sua giunta, ponendo al centro la situazione critica per i Comuni e le famiglie e puntando l’attenzione su due punti: il primo gli extracosti legati al conferimento dei rifiuti in discarica ed il secondo sull’aumento del costo degli assistenti specializzati alla comunicazione (Asacom).

“L’emergenza extracosti per il trasporto e il conferimento dei rifiuti in discarica- hanno ribadito i sindaci – continua a minacciare la tenuta dei bilanci dei Comuni siciliani e il portafogli dei cittadini che pagano la Tari. Lanciamo un appello per un nuovo intervento compensativo della Regione, scongiurando così nuovi aumenti generalizzati della Tassa rifiuti per le famiglie siciliane, già provate dal caro vita. Senza un sostegno dalla Regione, moltissimi nostri colleghi non avranno altra scelta che scaricare gli extra costi sui cittadini, attraverso aumenti della Tari che sarebbero un salasso, qualcosa di socialmente ed economicamente inaccettabile”.

Scendendo nel dettaglio il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro ha sottolineato che “siamo arrivati a pagare 400 euro a tonnellata, per un totale di 1,2 milioni di euro in più l’anno rispetto al 2016, quando il costo era di appena 100 euro”.  “Anche ad Acireale – aggiunge il sindaco Barbagallo – la gestione dei rifiuti sta creando notevoli difficoltà in merito al costo in bolletta, quest’anno siamo riusciti ancora a mantenere il costo invariato, ma non si può continuare a pagare il trasporto e conferimento in discarica a 380€/t”.

Altro allarme lanciato è quello relativo all’aumento del costo Asacom, figure professionali che operano nel campo dell’assistenza e dell’integrazione di persone con disabilità, in particolare all’interno del contesto scolastico. “Nell’ultimo decennio – ribadiscono i due primi cittadini  – c’è stato un aumento da paura del costo del Servizio, ora chiediamo lo stanziamento di economie che alleggeriscano i nostri bilanci da un costo oramai fuori controllo e chiediamo al Governo Nazionale una riforma dell’assistenza scolastica, nonché al Ministero alla Pubblica Istruzione di farsi carico delle figure che servono ad aiutare i nostri ragazzi e le loro famiglie”.

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Adrano, sindaco Mancuso disciplina “intrattenimento musicale” e “vendita bevande”

Il primo cittadino ha firmato una apposita ordinanza che mira a “tutelare la vivibilità urbana, il riposo dei cittadini e la salute pubblica”.

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L’amministrazione comunale di Adrano ha attuato misure ad hoc per la vivibilità e per il decoro urbano: nuove regolamentazioni per intrattenimento e vendita bevande durante il periodo estivo.

In vista dell’ormai imminente stagione estiva, il comune ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente volta a disciplinare l’attività di intrattenimento musicale e la vendita di bevande, con l’obiettivo primario di tutelare la vivibilità urbana, il riposo dei cittadini e la salute pubblica.

L’ordinanza, firmata dal Sindaco, “nasce dalla consapevolezza che il periodo estivo porta a un significativo aumento della popolazione locale e dei visitatori in cerca di svago, inclusa la fascia giovanile. Questo incremento delle attività ricreative, se non opportunamente gestito, può generare disagi per la quiete pubblica e la salute dei residenti, in particolare a causa delle emissioni sonore”.

Il comune di Adrano ha già programmato un ricco calendario di attività di intrattenimento e musicali per l’estate, riconoscendo il valore della promozione del territorio e dell’offerta turistica come motore economico locale. “Tuttavia, queste iniziative debbono bilanciarsi con la necessità di garantire il diritto fondamentale alla salute e alla quiete pubblica”.

A tal fine, il provvedimento stabilisce orari precisi per l’intrattenimento musicale e la diffusione sonora, applicabili sia agli spazi interni che esterni dei locali:

  • Giorni feriali (dal lunedì al giovedì): fino alle 00:30 del giorno successivo.
  • Venerdì e sabato: fino alle 01:30 del giorno successivo.
  • Domenica: fino alle 01:00 del giorno successivo.
  • Durante le festività patronali (dall’1 al 5 agosto 2025): fino alle 01:30 del giorno successivo.

Inoltre, l’ordinanza impone limiti rigorosi per le emissioni sonore: le attività che comportano la diffusione sonora o musicale sono obbligate a dotarsi di apparecchiature di misurazione dei decibel (dB) per garantire il rispetto dei seguenti limiti:

  • 60 dB nell’orario diurno (dalle 06:00 alle 22:00).
  • 50 dB nell’orario notturno (dalle 22:00 alle 06:00).

Per quanto riguarda la vendita per asporto di bevande, è vietata la vendita di qualsiasi bevanda contenuta in vetro o in lattina da parte di esercizi commerciali, laboratori artigianali, circoli privati ed attività similari in genere, con l’unica eccezione degli esercizi di somministrazione automatica di alimenti e bevande. Un’ulteriore limitazione riguarda la diffusione di musica con impianti sonori di qualsiasi tipo durante gli eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale per l’estate 2025: tale attività è vietata nel raggio di 500 metri dalla sede della manifestazione.

L’ordinanza introduce anche specifiche obbligazioni per gli esercenti:

  • Posizionamento di idonei contenitori per il deposito di bicchieri di carta ed altro materiale, che non dovranno essere abbandonati su suolo pubblico o privato.
  • Effettuazione di una pulizia accurata degli spazi antistanti l’esercizio commerciale (inclusi strada e marciapiede) per un raggio di almeno 50 metri, al termine dell’attività.

“E’ chiaro che – fa presente il sindaco Fabio Mancuso – le misure adottate dal Comune di Adrano rappresentano un passo importante verso la creazione di un equilibrio tra le opportunità di svago e intrattenimento offerte dalla stagione estiva e la garanzia di un ambiente sereno e vivibile per tutti i residenti e i visitatori”.

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