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Chiesa

Catania, presentato programma Festa Sant’Agata

A fine dicembre, in città, il corpo di Santa Lucia. Prevista esposizione straordinaria busto reliquario di Sant’Agata

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Presentato a Catania il programma della Festa di Sant’Agata. “La presenza delle due Sante ci ricorda che la Sicilia è terra di testimonianza cristiana, che il martirio è generativo di testimonianza, come fu per Lucia che, secondo una tradizione, venne in pellegrinaggio sulla tomba di Agata, presumibilmente nel suo ‘dies natalis’, come i primi cristiani facevano per i sepolcri dei martiri”. Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Catania, Luigi Renna. L’apertura del Giubileo sarà impreziosita dalla presenza del corpo di Santa Lucia, che dopo Siracusa e Belpasso, sarà nel capoluogo etneo. Mons. Renna ha anche anticipato il tema della festa: “L’anno giubilare è il primo anno della liberazione di tutto ciò che appesantisce la nostra vita cristiana, le nostre relazioni, la vita ecclesiale e civile; diviene occasione per progettare ed attuare la liberazione da tante forme di schiavitù e dipendenze; che ci fa guardare a coloro che vivono in carcere annunciando loro la possibilità di riscatto e progettando un percorso concreto a cui stiamo lavorando con la Caritas e l’Ufficio di pastorale carceraria”. Il tema, ha anticipato l’arcivescovo, è “Sant’Agata segno di speranza e testimone di libertà”. “Le catechesi che terrò – ha aggiunto – saranno arricchite da testimonianze vive di chi sta facendo questi cammini di liberazione da tutto ciò che degrada la persona, inoltre non mancheranno il pellegrinaggio penitenziale nei santuari Agatini, che vorrei fosse partecipato di più». Infine la novità del “premio Sant’Agata testimone di fede, testimone di speranza, testimone di carità”: un premio che l’Arcidiocesi dà per mettere in luce la testimonianza di chi silenziosamente dà l’esempio di una fede viva. Sarà consegnato al termine della celebrazione per le associazioni agatine, domenica 26 gennaio, nella chiesa di san Giuseppe al Duomo. Il sindaco Enrico Trantino, nel suo intervento, ha voluto evidenziare alcuni segnali di “ripresa” della Città di Catania e l’esigenza di trasmettere alla cittadinanza messaggi positivi e di speranza: “Nelle precedenti S. Agata ho spronato i catanesi ad un livello di reazione migliore rispetto a tutti i problemi che affliggono la nostra città, il degrado in particolare. Oggi credo sia giusto essere più benevoli, constatare che un cambiamento sta avvenendo nella nostra città. Dobbiamo però imparare anche a pensare positivamente, poiché diversamente rischiamo di essere dei lottatori sconfitti in partenza”. Anche quest’anno il Sindaco di Catania lascerà a 3 giovani, selezionati da un concorso, il suo posto nella Carrozza del Senato.

Foto: Ansa

Chiesa

Paternò, processione “Bambino Gesù” fischiata da stranieri, indignazione in città

Alcuni consiglieri comunali hanno chiesto la convocazione di una seduta urgente dell’assise civica

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foto ALFIO SPAMPINATO

Chiedono una convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale, alcuni consiglieri comunali appartenenti ai gruppi Paternò On, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Richiesta avanzata al presidente del consiglio Marco Tripoli e al sindaco Nino Naso. Al centro i tristi fatti verificati durante la processione del Bambino Gesù dello scorso 1gennaio in città.

In quella occasione un gruppo di extra comunitari presenti in piazza Indipendenza avrebbe cominciato ad “inveire con urla e fischi al passaggio della processione” alla quale partecipava anche il primo cittadino paternese.  È inutile dire quanto sia sentita per la comunità tutta, la celebrazione del primo  gennaio ed è facile intuire quello che ha provocato tra i fedeli presenti questo atto indicibile.

Per questo i consiglieri richiedenti hanno chiesto urgentemente un dibattito sull’accaduto al fine di verificare i fatti per comprendere le dinamiche e le responsabilità; la Tutela delle tradizioni per garantire il rispetto delle celebrazioni religiose, simbolo della nostra identità storica e culturale e la Promozione del dialogo con le forze armate al fine di individuare percorsi di soppressione di questi eventi, intensificazione dei controlli sui soggetti che tutte le sere stazionano da piazza Indipendenza a Piazza Regina Margherita, sensibilizzazione dei responsabili delle comunità religiose di extracomunitari e integrazione per prevenire ulteriori tensioni sociali.

“Riteniamo urgente – scrivono nella richiesta di convocazione- affrontare l’accaduto non solo per rassicurare la cittadinanza, ma anche per definire eventuali interventi da adottare a tutela della convivenza civile, del rispetto delle tradizioni religiose del nostro territorio e della sicurezza dei nostri concittadini”. I consiglieri chiedono al presidente del consiglio e al sindaco di invitare alla seduta di consiglio i dirigenti rispettivamente di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale di Paternò e della Polizia di Stato di Adrano oltre che il vicario Padre Salvatore Alì e Padre Salvatore Patanè. Il caso è stato portato alla luce dal quotidiano “La Sicilia”.  Sul caso è intervenuto il deputato nazionale Francesco Ciancitto il quale sul quotidiano ha dichiarato che “bisogna intervenire con azioni mirate e sarebbe utile attivare la zona rossa, come accade in altre città in Italia, a tutela dei cittadini”. Il sindaco Nino Naso ha annunciato, sempre su “La Sicilia” che saranno “valutate le azioni da mettere in atto per eliminare le situazioni di pericolo” Rhida Khemiri, punto di riferimento per la comunità islamica a Paternò, parlando con La Sicilia, ha detto che “rispettiamo tutte le religioni e vogliamo ringraziare i paternesi che da sempre accolgono con grande slancio gli stranieri, dandoci tutto il loro supporto. Non vogliamo che l’azione di pochissime persone possa fermare il cammino verso l’integrazione che da anni stiamo percorrendo. Chi è ostile verso la comunità che ci ospita non è qui benvenuto”

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Chiesa

Capodanno, “Usa la testa per non rovinarti la festa”

I consigli per un capodanno sereno da parte delle organizzazioni cristiane dei Vigili del Fuoco di Cristo e Military Christian Fellowship Italia

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Le organizzazioni cristiane Vigili del fuoco per Cristo e Military Christian Fellowship Italia, hanno creato una locandina con alcuni consigli pratici per evitare che ci siano feriti (alle volte ahimè anche gravi) , dovuto ai botti di capodanno. Il vivo desiderio è che quest’anno nessuno possa finire all’ospedale o provocare incendi a causa dei botti. Le statistiche del passato in tal senso ci hanno lasciato molto dolore in Italia, a causa dei botti esplosi nelle mani , o altrove sulle persone, animali o cose. Purtroppo anche gli incendi a causa dei botti hanno innalzato le probabilità di roghi la notte del 31 Dicembre negli scorsi anni. Attenzione massima ai bambini e agli animali.

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