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Cronaca

Catania, sindaco chiede dimissioni del Cda della Sac, società che gestisce aeroporto

Una richiesta legata alla gestione dell’incendio nello scalo aereo catanese avvenuto lo scorso mese di luglio

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Chieste le dimissioni del Consiglio di amministrazione della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. A chiederle il sindaco del capoluogo etneo Enrico Trantino. Una richiesta legata alla gestione dell’incendio nello scalo catanese avvenuto lo scorso mese di luglio e avanzata da Trantino durante l’assemblea dei soci proprietari dell’aeroporto di Fontanarossa.

“Dopo avere esposto quelli che a mio avviso costituiscono gravi inadempimenti del management della società che gestisce l’aeroporto, ho chiesto le dimissioni dell’intero Cda e, in alternativa, l’intervento del collegio sindacale. Adesso – aggiunge il sindaco di Catania – saranno loro a doversi esprimere”. Non sitratta di una faida interna alle forze di centro destra: “La mia iniziativa è stata anticipata a tutte le forze di maggioranza, poiché non esiste altra ragione a base della mia sollecitazione, se non gli interessi della città e dell’intero distretto. Ho sempre sostenuto – osserva Trantino – che per le grandi infrastrutture strategiche debbano andare i migliori; e che chi è qualificato per condurre la propria azienda, non per forza deve avere competenze in ambito aeroportuale. A me non interessa chi indicherà il prossimo manager. Basta che individuerà il più bravo”.

Antonio Belcuore, commissario della Camera di Commercio del SudEst, quest’ultima socio della società aeroportuale, ha invece garantito il proprio sostegno all’attuale dirigenza. “Abbiamo sentito – dice Belcuore – dall’amministratore delegato cosa Sac ha fatto in occasione dell’emergenza e apprezzato la scelta della società di gestione, di mantenere lo scalo aperto piuttosto che chiuderlo, con inevitabili disagi, ma garantendo la continuità del volato su Catania. La richiesta avanzata legittimamente dal sindaco non ha trovato favorevoli gli altri soci che hanno riconosciuto gli sforzi profusi in occasione dell’emergenza, il coraggio e la determinazione del management, confermando la fiducia al Cda”.

Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Catania, annegato 20enne, avrebbe tentato di recuperare una palla caduta in mare

La tragedia nel pomeriggio di ieri. A recuperare il corpo senza vita una motovedetta della Guardia Costiera. Indagini in corso da parte della Polizia di Stato

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FOTO REPERTORIO

Tragedia nelle scorse ore a Catania dove una giornata di allegria si è trasformata in dramma. Un 20enne è morto annegato nel pomeriggio di ieri nelle acque antistanti Piazza Nettuno, nel capoluogo etneo, nei pressi del lungo mare di Ognina.  Si tratta di Simone Currò. A recuperare il corpo in acqua senza vita una motovedetta dalla Guardia Costiera.

Da una prima ricostruzione fatta dalle autorità competenti il giovane si sarebbe tuffato in mare per recuperare un pallone mentre giocava con un amico. Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Infatti scattata la segnalazione per la presenza in acqua di un corpo la motovedetta giunta sul posto l’ha recuperato e condotto presso il porticciolo di Ognina per affidarlo ai sanitari del 118.  Successivamente, il corpo senza vita del 20enne, e su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro. La polizia di stato ha avviato le indagini del caso.

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