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Cronaca

Catania, stop dell’ASP per due mesi ai ricoverati programmati, critiche M5stelle

Il direttore sanitario Antonino Rapisarda ha specificato che si tratta di “riprogrammare ricoveri e interventi chirurgici che non hanno caratteristiche di urgenza o emergenza”

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“Sembra una barzelletta, ma purtroppo è una drammaticissima e vergognosa realtà. In estate negli ospedali che fanno capo all’Asp di Catania saranno bloccati i ricoveri programmati perché sono in arrivo i turisti e i siciliani che tornano a casa per le vacanze”.
Lo sostiene la deputata del M5S all’Ars Jose Marano subito dopo aver appreso di una disposzione della direzione dell’ASP di Catania destinata a sconvolgere i piani dei pazienti degli ospedali di Caltagirone, Paternò, Militello, Acireale, Bronte, Giarre, e Biancavilla che dovrebbero rinunciare, da quanto si apprende,  alle previste cure in ospedale nel periodo dal 15 luglio al 15 settembre, durante il quale sono previsti solo ricoveri urgenti. “É inammissibile – dice Marano – che in Sicilia si debba scegliere se aprire ai turisti o chiudere gli ospedali. Vorremmo capire cosa ci dobbiamo aspettare ancora. Credevamo di avere visto di tutto, ma, purtroppo, avevano torto. Evidentemente in una terra in cui governa il centro-destra, al peggio non c’è mai fine”.

Marano ha inoltre sollecitato interventi urgenti dell’Asp e del governo per risolvere le criticità che attagliano l’ospedale di Caltagirone. “Permangono – dice – forti le criticità della UOC di rianimazione e anestesia di Caltagirone a causa della forte carenza di personale in organico che rischia fortemente di provocare un ulteriore ridimensionamento dei servizi alla collettività. È necessaria una risposta urgente da parte dell’Asp e dell’assessorato alla Salute per evitare che anche nei periodi di luglio ed agosto il peso della rianimazione ed anestesia ricada sulle spalle dei pochi operatori superstiti rimasti in corsia al servizio di tutte le restanti unità operative”.

A sottolineare il momento terribile della sanità siciliana è il capogruppo M5S all’Ars Antonio De Luca: “É paradossale – dice Antonio De Luca – che tutte le notizie negative arrivate in questi giorni dalla sanità siciliana, bocciata da importanti organismi come Agenas. Ministero della Salute e Crea, non sembrano scuotere più di tanto il governo, intento più a litigare con l’opposizione e pezzi di maggioranza, piuttosto che a fare gli interessi dei siciliani. Qui occorrerebbe una sorta di piano Marshall per puntellare un sistema che sta crollando e invece non si fa nulla o quasi” ha concluso De Luca.

Prova a fare chiarezza sulla vicenda il direttore sanitario dell’ASP etnea Antonino Rapisarda il quale ha specificato che “l’intenzione della Direzione, così come ogni anno, e così come accade anche in altre Aziende sanitarie e ospedaliere, è rivolta solo alla possibilità di far godere un periodo di riposo agli anestesisti, vista la grande carenza di cui soffrono tutti gli Ospedali dell’Asp di Catania e la grande mole di lavoro che svolgono quotidianamente. I ricoveri in urgenza sono tutti garantiti. L’obiettivo, condiviso con le Direzioni mediche dei Presidi, è semmai di riprogrammare quei ricoveri e quegli interventi chirurgici che non hanno caratteristiche di urgenza o emergenza e che possono essere riorganizzati senza arrecare alcun disagio ai pazienti. Sarà mia personale cura chiarire i contenuti della disposizione in modo da risolvere eventuali incomprensioni che possano emergere”.

Cronaca

Catania, pedone investito lungo il Viale dei lidi Playa, sul posto soccorritori

Presenti personale del 118 e agenti della locale polizia municipale

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Un pedone è stato investito questa sera poco dopo le ore 21 lungo Viale Kennedy a Catania, nei pressi della spiaggia libera nr. 3 . Le notizie sono ancora frammentarie. Da quanto si apprende dalla centrale operativa della polizia municipale del capoluogo etneo, l’uomo sarebbe rimasto ferito e si trova riverso a terra.

Da capire se al momento dell’investimento stava per attraversare la strada oppure camminava ai margini della strada. A soccorrere il pedone investito sarebbe  stato lo stesso conducente dell’autovettura che l’ha travolto. Il pedone teneva in mano un pallone. Sul posto è giunto il personale del 118 . Non si conoscono le sue condizioni di salute. Sul posto agenti della locale polizia municipale per i rilievi del caso.

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Cronaca

Catania, denunciato titolare di autolavaggio per impiego manodopera straniera irregolare

Sospesa l’attività imprenditoriale in quanto i carabinieri hanno trovato, su 8 lavoratori, sette irregolari

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I carabinieri del comando stazione di Catania Librino, nel corso di un controllo sul territorio, hanno proceduto all’ispezione di un autolavaggio situato nel quartiere Zia Lisa, dove hanno riscontrato la presenza di sette cittadini stranieri extracomunitari intenti a lavorare senza contratto e privi della documentazione necessaria per svolgere regolarmente attività lavorativa in Italia.

Accertate già nelle prime fasi del controllo gravi violazioni in materia di lavoro, i carabinieri della Stazione hanno richiesto l’ausilio dei colleghi specialisti del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Catania, che hanno immediatamente valutato la situazione, accertando l’impiego illecito di manodopera straniera non regolarizzata e avviando le relative procedure amministrative e sanzionatorie.

Il datore di lavoro non ha verificato la regolarità dei permessi di soggiorno dei lavoratori, non ha formalizzato alcun contratto di assunzione e non ha effettuato le comunicazioni obbligatorie agli enti preposti prima dell’inizio dell’attività lavorativa.

Punito il datore di lavoro che occupa cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e prevede, nei casi in cui una quota significativa del personale risulti impiegata in nero, l’adozione della sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, come avvenuto nel caso specifico in cui 7 lavoratori su 8 sono risultati irregolari.

Il titolare, un uomo di 25 anni, incensurato e residente a Catania, è stato deferito in stato di libertà.  Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di 36.600 euro, di cui 2.500 euro relative al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera. L’operazione ha anche consentito il recupero di contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza.

 

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