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Coppa Italia Serie D, il Paternò batte l’Igea Virtus e accede al turno successivo

Con una prodezza del fantasista “Papito” De Jesus Rodriguez (colpo di testa a scavalcare il portiere) gli etnei hanno ragione di una squadra tosta e pragmatica

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Grazie ad una prodezza del fantasista “Papito” De Jesus Rodriguez (colpo di testa a scavalcare il portiere) il Paternò batte l’Igea Virtus e supera il primo turno di Coppa Italia di serie D. In un campo al limite della praticabilità un Paternò non spettacolare ma estremamente pratico e che ha badato al sodo ha avuto la meglio su una buona squadra quella barcellonese, la quale a centrocampo ha mostrato buone individualità, mentre in attacco è da rivedere  il duo Aperi -Di Piedi.

Prima frazione di gioco avara di emozioni e sostanzialmente equilibrata. Al 1’corta respinta di un difensore ospite la sfera arriva a Sinatra che calcia ma Belmonte para. Poi il match si snoda a centrocampo fino a quando al 34’ Ferrante in proiezione offensiva riceve la palla da un compagno e a pochi passi da Mileto centra il palo alla sinistra del portiere di casa. Due minuti dopo replica del Paternò con Puglisi la cui conclusione dalla distanza è preda di Belmonte.

Ripresa più effervescente con il Paternò che sembra più determinato. Dopo pochi secondi dall’avvio del secondo tempo Capitan Asero si invola sulla sinistra cross per l’accorrente Retucci che da buona posizione colpisce al volo spedendo alto di poco. Al 7’ padroni di casa in vantaggio. Cross dalla destra di Retucci verso il centro dell’area di rigore per “Papito” De Jesus Rodriguez autore di un colpo di testa che si trasforma in una sorta di pallonetto che supera Belmonte e si insacca alla sua destra. Al 14’ si fa vedere l’Igea Virtus con Panebianco che defilato sulla sinistra calcia mandando alto. Al 20’ Guida dalla distanza impegna il portiere ospite che para.

Al 34’ occasionissima per gli ospiti con Violante al quale arriva la sfera, pressato dalla difesa ospite e a pochi metri da Mileto,  spara incredibilmente alto. Al 43’ miracolo di Mileto bravissimo a togliere dall’incrocio dei pali un perfetto colpo di testa di Trombino destinato in rete. Inutile alla fine si è rilevato il forcing degli ospiti. Così il Paternò festeggia il passaggio del turno sotto la curva dei tifosi.  E domenica è già campionato. Nella prima giornata la squadra rossazzurra è in trasferta sul terreno della matricola Pompei.

 

la squadra festeggia alla fine della gara sotto la curva dei tifosi del Paternò

 

TABELLINO 

 

PATERNO’ – IGEA VIRTUS 1-0

Marcatori: St 7’ De Jesus Rodriguez

Paternò (3-5-2): Mileto 7; Caparros 6,5, Marino 6,5, Marco Greco 6; Sinatra 6,5, Puglisi 7 (33’ st Bertella sv), Viglianisi 6,5; Carmelo Greco 6,5 (40’st Elia sv), Asero 7(50’ st Pappalardo sv); Retucci 6,5 (16’ st Guida 6),De Jesus Rodriguez 7,5 (16’ st Marin 6).  A dispos.: Tosoni, Catania, Gullì, Montanaro. All.: Catalano 7

Igea Virtus: (3-5-2): Belmonte 5,5; Ferrante 6 (25’ st Lo Duca 5,5), Maltese 5,5, Maggio 5,5; Siino 6 (9’ st Trombino 6,5), Biondo 6, Trovato 6 (9’st Balsani 6), Calafiore 6; Aperi 5,5, Di Piedi 5,5 (25’st Violante 5). A dispos.: Cannizzaro, Di Cristina, Currò, Godoy, Trifilo.  All.: Di Gaetano 6

Arbitro: Alessandro Angelo di Marsala 6 (Rallo-Corona di Marsala)

Note: Ammoniti: Puglisi per il Paternò; Di Piedi, Ferrante, Aperi per Igea Virtus. Angoli 6 a 3 per Igea Virtus.  Spettatori oltre 600. Recuperi: PT 3′, ST 7′. Campo di calcio al limite della praticabilità, simile ad un campo di patate.

Cronaca

Catania, rogo a Fontanarossa, concluse indagini avvisi per due persone

Si tratta dell’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio e dell’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’, accusati entrambi di rogo colposo

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La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari all’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello, accusati entrambi di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò. all’aeroporto di Catania. A scriverlo è il quotidiano “La Sicilia”.

Nel fascicolo inizialmente risultavano sette indagati, sei dei quali mancano nell’avviso di conclusione indagini: la loro posizione è stata stralciata e si sta valutando di depositare al Gip una richiesta di archiviazione. Secondo la Procura etnea il rogo ebbe origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi.

Secondo le accuse, i due “in cooperazione tra loro, per colpa cagionavano, o contribuivano a cagionare, un incendio che si originava all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e si sviluppava all’interno del termina arrivi”.  Per la procura Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri. In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore”.

Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio”. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione”.

 

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S.M. di Licodia, successo per la XXXV edizione del premio “Torre d’Argento”

Diversi i personaggi che sono stati premiati durante la serata di sabato scorso

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Una serata all’insegna della cultura e dei nomi importanti del giornalismo (e non solo) quella che si è tenuta sabato scorso all’interno del chiostro dei Benedettini di Santa Maria di Licodia, la XXXV edizione del premio “Torre d’Argento”.  Nella magnifica cornice ai piedi della torre arabo-normanna simbolo del paese e a cui lo stesso riconoscimento si ispira, le premiazioni si sono alternate a momenti di intrattenimento. A presentare la serata, la giornalista Mary Sottile.  Il premio, nasce da un’idea del direttore artistico della manifestazione Giancarlo Santanocito che ne cura la realizzazione, insieme all’associazione “La Radice” da lui stesso fondata. Durante la serata, a ricevere il riconoscimento, il giornalista Andrea Giambruno, volto noto di Mediaset, l’attore Domenico Centamore che ha avuto tanto successo con il personaggio “Piccionello” all’interno della miniserie tv Màkari, il presidente dell’Ars Sicilia Gaetano Galvagno e il docente dell’Università di Catania Rosario Giuffrida.  Assente per motivi legati alla sua professione, il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. Alla serata hanno preso parte come ospiti diverse autorità civili e militari locali. Tra i presenti, il presidente del consiglio comunale Maria Russo, l’assessore Fabio Fazio e l’on. Giuseppe Castiglione.

 

Il Premio

Il premio della manifestazione “Torre d’Argento” è un manufatto di altissimo valore, disegnato dallo stesso direttore artistico Giancarlo  Santanocito, che è anche l’ideatore dell’evento. Il premio, giunto alla sua XXXV edizione, è adagiato su una lastra di pietra lavica dell’Etna, sulla quale spicca la riproduzione in argento, forgiata da un’antica fonderia catanese, della torre campanaria del 1143, simbolo di Santa Maria di Licodia

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