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Cronaca

Emergenza rifiuti a Catania, si corre ai ripari

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A Catania si corre ai ripari per fronteggiare l’emergenza rifiuti in cui si trova il capoluogo etneo. Nelle scorse settimane erano stati effettuati controlli in diversi quartieri di Catania ed elevate raffiche di multe, ma ciò non è sufficiente, la città è in condizioni critiche tra microsiscariche e sporcizia. La giunta comunale adotta la variante al capitolato d’appalto del Consorzio Gema con modifiche sostanziali del contratto. Nel lotto centro aumenterà la frequenza di raccolta, spazzamento e lavaggio nei domenicali e festivi; la rimozione quotidiana di rifiuti e discariche, con 2 passaggi giornalieri; aumenterà la frequenza settimanale di spazzamento, manuale e meccanizzato e lavaggio strade; con cadenza ogni quindici giorni si attiverà la raccolta ingombranti in aggiunta a quanto previsto nel servizio ordinario; installati 1.500 cestini, svuotati 4 volte al giorno; pulizia giornaliera del fossato del Castello Ursino; raccolta differenziata dedicata ai mercati storici e rionali; un nuovo servizio di pronto intervento per la segnalazione degli utenti; scerbamento settimanale nel centro e almeno ogni 4 mesi in tutta la città, oltre all’installazione di altre 30 telecamere. Annunciata anche la trasformazione contrattuale a tempo indeterminato degli oltre 100 operatori temporanei da destinare soprattutto allo spazzamento e ai servizi di prossimità, risolvendo definitivamente la questione del loro precariato storico. “Ci sarà un deciso cambio di passo, in termini di decoro e pulizia: vi sarà la verifica dei lotti nord e sud, per dirigerci verso la Catania che sogniamo e pretendiamo, pulita e ordinata. Un obiettivo possibile rafforzato con l’apertura a breve dei nuovi quattro Centri di Raccolta e con la modifica del sistema di raccolta, senza aumentare di 1€ le tasse ai cittadini”, ha affermato l’assessore all’ecologia Salvo Tomarchio.

Cronaca

Paternò, lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’ospedale “SS. Salvatore”.

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Consegnati, a Paternò, i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’Ospedale “SS. Salvatore”.

L’apparecchiatura, fa parte del piano di aggiornamento tecnologico delle dotazioni diagnostiche dell’Asp di Catania e garantisce immagini di alta qualità, migliorando i tempi di acquisizione e ottimizzando i flussi di lavoro.

“L’investimento rientra in un percorso strutturato di innovazione tecnologica, che mira a standardizzare e rendere più efficienti i percorsi diagnostici in tutti i Presidi dell’Azienda- ha dichiarato il direttore generale, Giuseppe Laganga Senzio – stiamo dotando i nostri Ospedali di strumenti avanzati, indispensabili per una sanità pubblica più moderna, precisa e tempestiva”.

Oltre a quella di Paternò, l’Asp di Catania ha acquisito altre quattro Risonanze Magnetiche, da destinare agli ospedali di Militello in Val di Catania, Caltagirone, Acireale e il PTA “San Luigi” di Catania.

“Rafforziamo i servizi ospedalieri, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure – dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giuseppe Angelo Reina -. Con questa nuova tecnologia miglioriamo significativamente la capacità diagnostica del Presidio e potenziamo l’offerta di prestazioni sul territorio”.

La nuova apparecchiatura sarà collocata nei locali al piano terra del Presidio Ospedaliero già adibiti a tale funzione. Gli interventi edili prevedono l’adeguamento funzionale degli spazi e l’infrastrutturazione tecnica necessaria per la piena operatività del sistema.

Durante i lavori, che dovrebbero concludersi il 31 dicembre di quest’anno, gli esami programmati saranno ripianificati e svolti presso l’Ospedale di Acireale.

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Cronaca

Catania, Noleggi auto nel mirino della Polizia: denunciati 15 esercenti

L’ attività ispettiva si è concentrata principalmente nel quartiere Nesima. Violazioni alla normativa anti-terrorismo

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Maxi operazione della Polizia di Stato nei giorni scorsi nel capoluogo etneo, dove il Compartimento Polizia Stradale “Sicilia Orientale” ha effettuato una serie di controlli in numerose attività di noleggio auto senza conducente, un settore considerato particolarmente sensibile per i profili legati alla sicurezza pubblica.

L’attività ispettiva si è concentrata principalmente nel quartiere Nesima, con il supporto degli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, ed è stata estesa anche ad altre zone della città.  Secondo quanto emerso dalle verifiche, ben 15 titolari di attività di autonoleggio sarebbero risultati non in regola con gli obblighi previsti dalla normativa nazionale per la prevenzione del terrorismo. In particolare, gli esercenti avrebbero omesso l’iscrizione al portale ministeriale “Cargos”, attraverso il quale devono essere comunicati in tempo utile i dati identificativi dei clienti e dei veicoli oggetto di contratto.

La normativa, pensata per prevenire possibili utilizzi illeciti dei veicoli, impone infatti la trasmissione tempestiva di informazioni quali targa, numero di telaio, e ogni eventuale variazione contrattuale, compresi subnoleggi o passaggi di proprietà.

Accertata la violazione, gli agenti hanno provveduto a denunciare i 15 esercenti all’Autorità Giudiziaria, precisando che per tutti vige, in questa fase, la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno inoltre eseguito controlli in un autolavaggio della stessa zona, dove sono stati scoperti tre lavoratori in nero. Il caso è stato segnalato all’Ispettorato del Lavoro, che valuterà l’applicazione delle relative sanzioni e l’eventuale sospensione dell’attività. Contestualmente, al titolare sono state elevate multe per violazioni al Codice della Strada, tra cui l’uso improprio di veicoli destinati al noleggio.

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