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Etna, allerta rossa della Protezione civile

La situazione meteorologica non consente di verificare la situazione attuale. Si potrebbe pensare ad una possibile eruzione

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La Protezione civile regionale ha emanato un’allerta rossa rispetto alle condizioni che si stanno registrando sull’Etna nelle ultime ore. Nessun allarme ma la necessità di predisporre la macchina d’azione nei Comuni, ai quali è stato richiesto di attivare i COC (Centro operativo comunale), e tra i volontari che si occupano di Protezione civile.

Questo il comunicato diramato nel pomeriggio.

“Si comunica stato attuale del vulcano Etna: F2 – Altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava. Il capo della protezione civile regionale, ing. Salvo Cocina invita i comuni ad attivare i CoC (centri operativi comunali), le proprie strutture e il volontariato nonché le misure previste nel Piano di Protezione civile.”

Sempre dalla Protezione civile, specificano: “L´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dal punto di vista sismico l´ampiezza media del tremore vulcanico, dopo una breve fase di diminuzione, ha subito una nuova fase di incremento nell´intervallo dei valori alti, a partire dalle 11:30 UTC circa, con una tendenza ad un ulteriore aumento. L´attività infrasonica non mostra variazioni significative. A causa della copertura nuvolosa, che insiste nella zona sommitale del vulcano, non è possibile effettuare osservazioni vulcanologiche tramite la rete di video sorveglianza. La simulazione dell´eventuale dispersione del plume vulcanico indica una direzione verso i quadranti orientali. I segnali delle reti permanenti clinometrica e GNSS di controllo delle deformazioni non mostrano variazioni significative. Si segnala una modesta variazione del segnale di strain alla stazione DRUv.”

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Catania, attese agli sportelli ASP: colloquio telefonico tra Codacons e Azienda Sanitaria

Al centro della discussione i grossi disagi degli utenti, soprattutto per chi deve ricevere servizi nella sede del PTA “San Luigi” di Catania, dove si registrano code e tempi di attesa prolungati

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Le infinite attese presso gli sportelli dei distretti sanitari dell’Asp di Catania oggetto di un colloquio telefonico tra il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi e il direttore generale dell’Asp Ct, Giuseppe Laganga Senzio.  Al centro della discussione i grossi disagi degli utenti, soprattutto per chi deve ricevere servizi nella sede del PTA “San Luigi” di Catania, dove si registrano code e tempi di attesa prolungati.

Nel corso della conversazione, Tanasi ha ribadito la necessità di garantire condizioni di accesso più efficienti, soprattutto nei periodi caratterizzati da temperature elevate.

Laganga Senzio ha espresso il proprio rammarico per i disagi vissuti dall’utenza, sottolineando come l’Azienda presti la massima attenzione non solo all’efficienza delle procedure, ma anche alla qualità dell’accoglienza offerta ai cittadini. L’elevato afflusso registrato nelle ultime settimane, soprattutto per le pratiche relative alle esenzioni ticket contrassegnate da “bollino rosso” ha generato problematiche che si stanno affrontando con misure correttive già attivate.

Tra gli interventi adottati, il direttore generale ha evidenziato il trasferimento dell’Ufficio Anagrafe Assistiti del Distretto Sanitario di Catania dal PTA “San Luigi” alla sede di via La Marmora, con l’obiettivo di diversificare i punti di accesso ai servizi e alleggerire la pressione sugli sportelli del PTA, che saranno comunque potenziati per dedicarsi anche ad altre attività. È stato inoltre descritto l’andamento del programma di digitalizzazione dei servizi intrapreso dall’Asp di Catania, che prosegue in modo graduale, e che può essere considerato utile al fine di velocizzare i serivizi.

“Apprezziamo la disponibilità al confronto dimostrata dal Direttore Generale dell’Asp di Catania – ha detto Tanasi – valutiamo positivamente le iniziative illustrate, che vanno nella direzione di una maggiore efficienza e tutela dell’utenza. Riteniamo tuttavia essenziale che le criticità segnalate dai cittadini, in particolare quelle legate ai tempi di attesa e all’accoglienza nei presidi sanitari, trovino risposte rapide e misurabili.”

“Sono consapevole delle difficoltà che molti cittadini stanno incontrando presso gli sportelli dei Distretti Sanitari e desidero esprimere il mio sincero dispiacere – ha affermato Laganga Senzio – Stiamo lavorando con determinazione per risolvere queste criticità”

Il dialogo tra Asp Ct e Codacons proseguirà nei prossimi giorni, prevedendo un momento di verifica tra dieci giorni.

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Paternò, incidente in centro città

Auto spacca coppa dell’olio e provoca lo scivolamento di uno scooter passato subito dopo

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Incidente, in queste ore, a piazza Santa Barbara.  Un’auto ha spaccato la coppa dell’olio dopo avere urtato contro una delle basole sporgenti del manto stradale.  La carreggiata, dunque, resa untuosa dalla perdita vistosa d’olio, ha subito dopo provocato la caduta di uno scooter che si trovava a percorrere quel tratto di strada. Il conducente del mezzo a due ruote è finito a terra. Pare abbia riportato lesioni probabilmente non gravi.

Al momento la strada è bloccata. Sul posto il 118 e i Vigili Urbani ad accertare i fatti. Dell’auto che ha spaccato la coppa dell’olio, nessuna traccia. E intanto riceviamo e pubblichiamo l’amaro commento del consigliere Michele Russo che definisce gli incidenti come questo “figli dell’abbandono” in cui versa la città:

Ogni giorno percorriamo strade che sembrano uscite da un campo di battaglia: buche ovunque, asfalto sbriciolato, marciapiedi impraticabili.
E ogni giorno, qualcuno si fa male. Qualcuno finisce in ospedale. Perché? Perché chi dovrebbe intervenire non lo fa. 

Questa non è sfortuna, è responsabilità politica. È l’effetto di anni di promesse non mantenute, di cantieri mai partiti, di fondi mal gestiti.
Ma soprattutto, è il risultato di un’amministrazione cieca, sorda e lontana dai problemi reali della città.

Chi guida oggi la città non può continuare a girarsi dall’altra parte. Le strade raccontano il fallimento di chi governa.
E ogni incidente è una ferita che pesa anche sulla coscienza di chi ha scelto l’immobilismo.

Basta scuse. Basta silenzi.
Pretendiamo sicurezza. Pretendiamo rispetto.”

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