L’Etna dopo la sfuriata di ieri sera torna a calmarsi. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso l’osservazione delle telecamere di sorveglianza ha comunicato che l’attività eruttiva al cratere di sud-est, registratesi nella serata di ieri, si è gradualmente esaurita a partire dalle 5 del mattino. Attualmente l’attività stromboliana si è conclusa ed il trabocco lavico non è più alimentato ed è in raffreddamento.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico ha completato il suo trend di risalita alle 21.40 circa di ieri, quando ha raggiunto il valore massimo dell’episodio. Successivamente è iniziata una tendenza al decremento, anche se, sino alle ore 03.50 di oggi i valori si sono mantenuti su un livello alto. La localizzazione del centroide della sorgente del tremore vulcanico non è stata sempre disponibile a causa di problemi tecnici. Nei momenti in cui la localizzazione è risultata affidabile questa, nel corso dell’episodio eruttivo, era ubicata in prossimità del cratere di sud-est ad una elevazione di circa 2.900 m s.l.m.
Attualmente risulta localizzata in prossimità del cratere di nord-est ad una elevazione di circa 1.800 m s.l.m. L’attività infrasonica è stata localizzata al cratere di sud-est dalle 20.14 di ieri sera alle 02.29 di oggi e sono stati osservati numerosi eventi con elevati valori di ampiezza. Attualmente si registra una debole attività infrasonica localizzata al cratere di nord-est. I dati delle reti clinometrica e GNSS per il monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.