L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso l’analisi delle immagini satellitari e da osservazioni vulcanologiche, ha accertato che il flusso lavico intorno alle 10 di questa mattina era ancora attivo con una lenta propagazione verso sud. Il fronte più avanzato si attestava alla quota di 2450 metri di altezza. Al cratere di sud-est prosegue, con intensità variabile, la modesta attività esplosiva.
Il tremore vulcanico è rimasto costantemente nella fascia dei valori medi e le relative sorgenti sono situate appena a nord del cratere di sud-est, a circa 3000 metri sul livello del mare.
L’attività infrasonica è stata moderata con eventi localizzati prevalentemente al cratere di sud est. Le condizioni meteorologiche potrebbero incidere sul conteggio e sulla localizzazione degli eventi infrasonici.
I segnali delle reti clinometrica e strainmeter per il monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative