Stanchi, sfiduciati e arrabbiati. È questo lo stato d’animo dei residenti della zona che gravita attorno al sottopasso di Scalilli, lungo la strada statale 284, da tempo trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.
Cumuli di rifiuti di ogni tipo occupano ogni angolo della zona, tra sacchi neri, elettrodomestici dismessi, materiali edili e scarti di ogni genere. Come se non bastasse, gli stessi rifiuti vengono periodicamente dati alle fiamme da ignoti, aggravando ulteriormente le condizioni ambientali e mettendo a rischio la salute pubblica.
Nonostante numerose segnalazioni alle autorità competenti, gli abitanti denunciano di non aver ottenuto alcuna risposta concreta. “È una situazione che va avanti da troppo tempo — racconta un residente — e anche la stampa se n’è occupata più volte. Ma nulla è cambiato”.
La strada, già martoriata dai rifiuti, presenta inoltre un manto stradale dissestato, con grosse buche che rendono pericoloso e difficoltoso il transito dei veicoli. Un problema doppio: ambientale e infrastrutturale.


In mancanza di interventi, i cittadini cercano di far sentire la propria voce documentando quotidianamente il degrado. Fotografano gli accumuli di immondizia, le voragini sull’asfalto, e inviano segnalazioni, sperando che, prima o poi, qualcosa si muova.
Nel frattempo, Scalilli resta un angolo dimenticato, dove il degrado sembra ormai essersi radicato, e dove i cittadini si sentono sempre più soli e invisibili.