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Cronaca

Etna, soccorso turista olandese, ferito causa distacco masso da parete rocciosa

Il giovane ha riportato un trauma alla caviglia sinistra con emorragia e frattura esposta

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Intervento di recupero, nel pomeriggio di oggi, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano per un turista olandese di 32 anni, infortunatosi lungo la cresta sommitale di sud-est della Valle del Bove, la grande depressione presente sull’Etna. Allertati dalla Centrale Operativa 118, le squadre di soccorso, grazie alle coordinate GPS fornite dall’infortunato e dalla compagna di escursione, hanno raggiunto rapidamente il punto dell’incidente.

I due turisti erano partiti in mattinata dal vicino Rifugio Sapienza e avevano risalito il pendio della Schiena dell’Asino, fino al ciglio della Valle del Bove. Mentre percorrevano il sentiero lungo la cresta verso sud-est, il giovane olandese è stato colpito da un masso, staccatosi dalla parete, che gli ha provocato un importante trauma alla caviglia sinistra, con emorragia e frattura esposta, per le quali si è proceduto ad immobilizzazione con appositi presidi sanitari e strumenti di contenimento della perdita di sangue.

L’uomo è stato recuperato, mediante tecniche alpinistiche, dai tecnici del CNSAS Sicilia, insieme ai militari SAGF della Guardia di Finanza e pompieri del comando provinciale etneo e  trasportato con barella portantina a spalla, sui percorsi traversi dei fianchi della Valle del Bove, per essere poi condotto attraverso le faggete del sentiero di Acqua Rocca, fino a Piano del Vescovo e alla sottostante strada asfaltata, dove era presente un’ambulanza medicalizzata 118. Tramite ambulanza, il ferito è stato trasferito alla vicina piazzola di atterraggio, con il supporto e la collaborazione dei carabinieri della località di Zafferana, per essere ospedalizzato in volo con eliambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Cronaca

Adrano, denunciati 5 minori che avevano depredato e danneggiato alcune abitazioni

Gli agenti del locale commissariato li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochi giorni nella stessa zona quella di piazza Sant’Agostino

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Ad Adrano cinque minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni che nei giorni scorsi hanno preso di mira alcune abitazioni del centro adranita per danneggiarle e depredarle sono stati identificati e denunciati dalla polizia di stato del locale commissariato. Gli agenti li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochissimi giorni nella stessa zona, quella di piazza Sant’Agostino, alle spalle dell’ex ospedale cittadino.

I cinque minorenni stavano forzando la porta d’ingresso di una casa con un leverino metallico di cantiere di circa 55 centimetri, quando un cittadino ha contattato la sala operativa del locale commissariato. Alla vista degli agenti, gli adolescenti hanno provato a fuggire. I poliziotti hanno immediatamente fermato uno di loro, un 15enne che aveva il volto travisato da una maschera in lattice. Gli altri hanno cercato di fare frettolosamente ritorno nelle rispettive abitazioni, dove ad attenderli c’erano gli agenti.

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine  il gruppetto di ragazzini, pochi giorni prima aveva preso di mira altre tre abitazioni della stessa zona sfruttando il periodo di festa e la momentanea assenza degli inquilini. Nelle tre case visitate sono state trovate porte e finestre danneggiate. Tutti sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso e riaffidati ai genitori.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 43enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica

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A Catania il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a seguito di una perquisizione delegata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, ha arrestato in flagranza un uomo di anni 43, residente nel centro etneo, imprenditore, trovato in possesso di ingente materiale pedopornografico.

L’indagine trae origine da indagini svolte dal C.O.S.C. di Catania, ed in particolare da monitoraggi della rete finalizzati al contrasto della pornografia minorile.  Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica.

Il materiale informatico sequestrato è oggetto di ulteriore ed approfondita analisi investigativa. Il GIP del Tribunale di Catania ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari.

 

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