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Etna, tecnici del SASS in azione nella zona “Crateri Silvestri” e in quella della colata lavica

Diverse le persone rimaste ferite nel corso dell’ultimo fine settimana

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Il soccorso alpino e speleologico siciliano, nel corso dell’ultimo fine settimana, è stato impegnato a dare assistenza a degli escursionisti in difficolta nella zona “Etna Sud”. Domenica mattina intervento nei pressi dei Crateri Silvestri, dapprima per un giovane di 14 anni interessato da un malore con perdita di coscienza, e a seguire salvato un giovane diciottenne, il quale, avendo perso il controllo dello slittino, si è procurata una sospetta frattura del coccige.

Nel pomeriggio sono stati effettuati altri due interventi sul fronte della colata lavica ormai non più alimentata. Alle 16,00 circa una donna cinquantenne di Palermo, scivolando sulla neve dura, si è procurata la sospetta frattura della caviglia. La donna è stata raggiunta dai Tecnici del Soccorso Alpino presenti nell’area; è stata immobilizzata, posizionata in barella e trasportata all’ambulanza mediante la motoslitta del SAGF.

Ed ancora, poco prima delle ore 20 c’è stata un nuovo intervento nell’area del fronte lavico per recuperare una ragazza di 21 anni, interessata da un malore a causa della stanchezza. La giovane è stata soccorsa con il concorso della Protezione Civile ed è stata consegnata alle cure dei sanitari.

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Etna, “cratere a pozzo” in prossimità della Bocca Nuova

Continua l’attività stromboliana dal cratere di Sud-Est. Prosegue attività effusiva alla base della Bocca Nuova

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le osservazioni effettuate sul terreno da personale INGV-OE hanno rivelato la presenza di un piccolo cratere a pozzo degassante sul fianco meridionale del cratere Bocca Nuova ad una quota di circa 3100 m slm. Alle ore 06:00 UTC è iniziato un modesto trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est, formando un piccolo flusso sull’alto fianco meridionale del cratere; attualmente questo trabocco è in via di esaurimento ed in raffreddamento. Al medesimo Cratere di Sud-Est continua l’attività stromboliana iniziata ieri sera. Inoltre si osserva la continuazione dell’attività effusiva a regime variabile dalla fessura alla base meridionale del cratere Bocca Nuova, formando un braccio lavico a sud del campo lavico delle ultime settimane. Nelle ore successive al precedente comunicato, l’ampiezza media del tremore vulcanico è continuata ad incrementare gradualmente ed intorno alle ore 00:30 UTC di oggi ha prima
raggiunto l’intervallo dei valori alti ed intorno alle ore 03:30 UTC il valore massimo, sul quale si è grossomodo stabilizzata sino allo stato attuale. Le localizzazioni del centroide delle sorgenti del tremore risultano ubicate in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900 m sopra il livello del mare. E’ proseguita nel corso della notte e perdura fino allo stato attuale una vivace e continua l’attività infrasonica. Gli eventi infrasonici, che mostrano ampiezze con valori medi, risultano localizzati al Cratere di Sud-Est. Tra le 7 e le 10 UTC le stazioni clinometriche di Monte Conca e Rifugio Citelli hanno registrato un transiente deformativo inferiore ai 2 microradianti. Le altre stazioni della rete clinometrica e i dati GPS non mostrano variazioni significative.

Foto: Luigi Crispi

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Etna, attività stromboliana dai crateri accompagnata da una debole emissione di cenere

Il fenomeno è circoscritto alla zona sommitale del vulcano, mentre continua a essere moderatamente alimentata la colata che fuoriesce dalla frattura che si è aperta alla base della bocca nuova

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foto pagina Facebook - Boris Behncke

Dopo qualche giorno di apparente calma l’Etna torna a far sentire la sua voce. La presenza di attività stromboliana dai crateri del vulcano è stata osservata, assieme a una debole emissione di cenere, dalle telecamere del sistema di sorveglianza dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania.

Il fenomeno è circoscritto alla zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa.  Continua a essere moderatamente alimentata la colata che fuoriesce, dall’8 febbraio scorso, dalla frattura che si è aperta alla base della Bocca Nuova, a quota 3-050 metri di quota, e il cui fronte avanzato staziona a 1.800 metri. Il tremore vulcanico, che registra i livelli di energia di risalita del magma nei condotti interni dell’Etna, è in risalita, passando da valori medio-bassi a medio-alti.

Gli esperti dell’Ingv hanno mantenuto il bollettino di avviso per il volo, il Vona, di colore arancione, che non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.

 

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