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Gal Etna: Finanziate 15 aziende per progetti di rete

300 mila euro la somma con la sottomisura 16.3. «Continuiamo a lavorare per il territorio – evidenzia il presidente Nino Naso -.»

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Nuovi finanziamenti per il Gal Etna. A progettualità quasi conclusa per la programmazione 2014-2022, sono state rimesse in circolo le risorse residue, con l’obiettivo di spendere il massimo possibile a favore delle aziende e dei territori degli undici Comuni che fanno parte della società consortile.

Quindici le imprese finanziate con interventi su tutti gli undici Comuni del Gal Etna, per una somma complessiva di 300 mila euro.

Le somme arrivano dalla sottomisura 16.3 ambito 1 (sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali), denominata: “cooperazione tra piccoli operatori, per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse nonché per lo sviluppo e la commercializzazione del turismo” ed hanno premiato quelle ditte che sono riuscite a far rete, lavorando in cooperazione tra loro.

Una pratica, quella del creare network di sistema, non molto diffusa in Sicilia dove vince ancora l’individualismo; la cooperazione, invece, in molte realtà del nord Italia ed Europa è ampiamente sviluppata.

La rete spesso diventa occasione per superare anche difficoltà importanti, soprattutto quando le realtà imprenditoriali sono di piccole dimensioni.

L’obiettivo dell’intervento è dunque quello di creare nuove forme di impresa, guardando all’associazionismo che può dare l’occasione di affrontare anche traguardi ambiziosi che le sole forze di un’impresa individuale spesso non consentono.

Non a caso la sottomisura 16.3 ha guardato anche al finanziamento di progetti che puntavano alla promozione delle realtà imprenditoriali locali oltreconfine, con la partecipazione di fiere internazionali, oppure la creazione di una piattaforma di vendita comune, con più marchi, presenti on line.

«Con quest’intervento si chiudono tutti i bandi aperti nella prima fase del Gal Etna – evidenzia il presidente della società consortile etnea, Nino Naso -. Continuiamo a lavorare per il territorio. Non è stato facile portare a casa anche quest’obiettivo. Il progetto era complesso, ma con il lavoro di squadra del Gruppo d’azione locale del nostro Gal e con l’impegno e la progettualità seria delle imprese, siamo riusciti a investire queste risorse sul territorio. Il bilancio per noi è sicuramente positivo. Si chiude un periodo di grande lavoro e impegno di tutti, tra l’altro a cavallo di un difficilissimo periodo, come quello pandemico. Non è però finita. Nuove sfide ci attendono. Siamo pronti ad andare avanti e fare sempre di più per la crescita del nostro territorio.»

Non a caso il Gal Etna, con una dotazione finanziaria di quasi 5milioni di euro, per i bandi da indire nel territorio, per le imprese e i Comuni dell’area, secondo un report della Regione Siciliana per il periodo marzo 2018/marzo 2023, si è piazzato al primo posto, nella voce “Pagamenti/Impegni” e secondo, per “Pagamenti/dotazione”.

Il Gal Etna è, dunque, la prima società consortile dell’isola per aver completato tutte le procedure tecnico-burocratiche ed essere riuscita ad impegnare tutte le risorse richieste dalle realtà economiche del territorio.

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Paternò, grave incidente in via delle Gemme

Atterrato l’elisoccorso allo stadio “Falcone-Borsellino”

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Un grave incidente stradale si è verificato intorno alle 18:00 di oggi in via delle Gemme a Paternò. Ad intervenire un’ambulanza medicalizzata del 118 supportata da una del sistema di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia. Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che uno scooter su cui viaggiavano due minorenni abbia incidentato con un furgoncino che avrebbe poi fatto perdere le proprie tracce. Ad avere la peggio una delle due ragazze minorenni che si trovavano a bordo del veicolo a due ruote, che ha riportato diverse ferite al femore e agli arti superiori. Per lei si è reso necessario il trasferimento in codice rosso al “Falcone Borsellino” di Paternò dove è atterrato l’elisoccorso. Ferite minori per l’altra ragazza che sta per essere trasportata in un nosocomio di Catania.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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Cronaca

Paternò, lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’ospedale “SS. Salvatore”.

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Consegnati, a Paternò, i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’Ospedale “SS. Salvatore”.

L’apparecchiatura, fa parte del piano di aggiornamento tecnologico delle dotazioni diagnostiche dell’Asp di Catania e garantisce immagini di alta qualità, migliorando i tempi di acquisizione e ottimizzando i flussi di lavoro.

“L’investimento rientra in un percorso strutturato di innovazione tecnologica, che mira a standardizzare e rendere più efficienti i percorsi diagnostici in tutti i Presidi dell’Azienda- ha dichiarato il direttore generale, Giuseppe Laganga Senzio – stiamo dotando i nostri Ospedali di strumenti avanzati, indispensabili per una sanità pubblica più moderna, precisa e tempestiva”.

Oltre a quella di Paternò, l’Asp di Catania ha acquisito altre quattro Risonanze Magnetiche, da destinare agli ospedali di Militello in Val di Catania, Caltagirone, Acireale e il PTA “San Luigi” di Catania.

“Rafforziamo i servizi ospedalieri, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure – dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giuseppe Angelo Reina -. Con questa nuova tecnologia miglioriamo significativamente la capacità diagnostica del Presidio e potenziamo l’offerta di prestazioni sul territorio”.

La nuova apparecchiatura sarà collocata nei locali al piano terra del Presidio Ospedaliero già adibiti a tale funzione. Gli interventi edili prevedono l’adeguamento funzionale degli spazi e l’infrastrutturazione tecnica necessaria per la piena operatività del sistema.

Durante i lavori, che dovrebbero concludersi il 31 dicembre di quest’anno, gli esami programmati saranno ripianificati e svolti presso l’Ospedale di Acireale.

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