Nuova azione dei Carabinieri nell’attività di prevenzione della guida in stato di ebbrezza. Fenomeno su cui, specie nelle ore notturne e nei fine settimana, è sempre alta l’attenzione dei militari nell’intento di prevenire i rischi derivanti dalla guida in strada sotto effetto dell’alcol che, compromettendo sensibilmente la percezione del pericolo, la prontezza dei riflessi e il controllo del mezzo, diventa potenziale causa di tragedie su strada.
Nel dettaglio, durante un servizio perlustrativo, militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania, hanno deferito in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza, un giovane di 23 anni, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva. I militari si trovavano in transito in via Gramsci alle 4:45 di notte, quando hanno intimato l’alt al conducente di un’utilitaria che procedeva con una guida che ha ingenerato sospetti.
Dopo avere fatto accostare il veicolo, i Carabinieri hanno fatto scendere dall’abitacolo il giovane notando subito in lui un’evidente alterazione dello stato psico- fisico.
Identificato per un 23enne di Mascalucia lo hanno sottoposto agli accertamenti urgenti sulla sua persona mediante l’utilizzo dell’apparecchio di rilevazione del livello di alcol nel sangue. Il test, che consente di rilevare con rapidità e precisione la concentrazione di alcol nel sangue del conducente tramite l’aria espirata, ha rilevato un tasso alcolemico pari a 1,04 g/l, quindi oltre il limite consentito dalla normativa vigente.
L’articolo 186 del Codice della Strada fissa il limite alcolemico a 0,5 g/l, che per i neopatentati è pari a zero. Superata questa soglia si applicano sanzioni progressive: tra 0,5 e 0,8 g/l scattano sanzioni amministrative e la sospensione della patente, tra 0,8 e 1,5 g/l le multe diventano più pesanti con sospensioni più lunghe e possibile arresto, oltre 1,5 g/l la guida in stato di ebbrezza costituisce reato penale con ritiro della patente e confisca del veicolo, con inasprimenti in caso di incidenti.
I militari dell’Arma, dunque, sulla base di indizi raccolti e da verificare in sede giurisdizionale, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, per “guida sotto l’influenza dell’alcool”, con il ritiro immediato della patente di guida, in attesa del Decreto prefettizio che disporrà la sospensione del documento fino a sei mesi.